Come funziona il bonus cultura da 500 euro

Come funziona il bonus cultura da 500 euro

Per i nati nel 2004 c'è tempo fino al 31 ottobre 2023 per fare richiesta sul portale 18app del contributo per acquistare libri, biglietti del cinema, per concerti e tante altre attività culturali.

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19 ottobre 2023

Il Bonus Cultura è una misura introdotta nel 2017 che prevede un contributo da 500 euro per i neo maggiorenni, da spendere per prodotti o attività culturali. L'agevolazione può essere richiesta sulla piattaforma 18app, dove sarà possibile verificare anche i punti vendita, fisici o online, autorizzati ad accettare il buono. Nella Legge di Bilancio 2023 il governo Meloni ha annunciato che verrà sostituito da una Carta Cultura e da una Carta Merito, entrambe di 500 euro.

Per i nati nel 2004, il bonus per la cultura non cambia: dal 31 gennaio fino al 31 ottobre 2023 sono aperte le iscrizioni per ottenere il contributo. Vediamo nel dettaglio come funziona e come si può spendere il buono.

Chi può accedere

Il Bonus Cultura di questa edizione è disponibile per i neo maggiorenni che hanno compiuto 18 anni nel 2022 e quindi nati nel 2004. Oltre all'età i richiedenti dovranno essere residenti in Italia o essere in possesso di un permesso di soggiorno valido.

Secondo i dati dei librai di Ali, l'agevolazione ha contribuito all'aumento della percentuale dei lettori giovani che è passata: dal 46,8% del 2016 al 53,4% del 2017, al 51,1% del 2018, e infine al 54% del 2019.

Come registrarsi

Per richiedere la misura basterà registrarsi sulla piattaforma 18app con Spid o Cie, inserire i propri dati e accettare le condizioni d'uso. In breve arriverà una mail di conferma che dovrà essere conservata fino alla scadenza del buono. Il 31 ottobre ottobre 2023 sarà l'ultimo giorno utile per iscriversi sulla piattaforma. C'è tempo invece fino al 30 aprile 2024 per spendere i 500 euro previsti dal contributo, mentre per i nati nel 2003 già iscritti lo scorso anno, l'incentivo è scaduto il 28 febbraio scorso.

Cosa si può comprare

Come abbiamo detto con i 500 euro del contributo si possono acquistare prodotti o attività culturali, tra cui:

  • biglietti per cinema, teatri, concerti, eventi culturali, musei, monumenti e parchi archeologici;
  • musica, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici (anche in formato digitale), audiolibri;
  • corsi di teatro, musica e lingue straniere.

Gli acquisti possono essere effettuati sia in un negozio fisico che online. Secondo i dati dell'Associazione dei librai italiani, tra il 2016 e il 2019 il 47% delle somme erogate per app18 (circa 525 milioni su un miliardo e 110 milioni) è stato speso per l'acquisto di libri.

Quando scade il bonus cultura

Per i nati nel 2005 il Bonus Cultura 18app cambia veste: il governo Meloni ha deciso di divedere l'agevolazione in Carta Cultura e Carta del Merito, entrambe da 500 euro per un totale di mille euro. Cambieranno anche i destinatari dell'agevolazione: se prima era riservato a tutti i neo maggiorenni, le nuove misure prevedono due nuovi requisiti:

  • Carta Cultura - Isee massimo di 35mila euro;
  • Carta Merito - per coloro che si sono diplomati con il massimo dei voti (100/100) all'esame di maturità.

La decisione iniziale della maggioranza era quella di cancellare la risorsa e di utilizzare le risorse per altri scopi. Una notizia che aveva scatenato la preoccupazione delle associazioni di categoria del settore come Impresa Cultura Italia-Confcommercio, Ali Confcommercio, Federcartolai Confcommercio e Assomusica Confcommercio.

"Si tratta in assoluto dell’unica fascia di età con un sensibile aumento nel periodo - ha affermato il presidente Paolo Ambrosini - a conferma delle ricadute positive per gli indici di lettura (elaborazione Forum del libro), che ricordiamo nel 2021 risultano essere pari al 40.8 della popolazione dai 6 anni in su, dato che ancora colloca l’Italia in fondo alle classifiche europee".

La nuova Carta della Cultura è stata invece accolta favorevolmente anche dal Garante della Privacy, soprattutto in merito alle nuove disposizioni che riguardano la protezione dei dati personali. Il decreto prevede infatti una ridefinizione dei ruoli nell'ambito del trattamento, di cui è titolare il Ministero della cultura, che si avvale, come responsabili, di PagoPA, Consap e Sogei. Per accedere alla nuova graduatoria dei beneficiari serviranno:

  • il codice fiscale degli appartenenti al nucleo familiare;
  • il protocollo della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU)
  • il valore numerico dell'Isee.

I commenti delle Associazioni di Confcommercio

La scelta di trasformare il Bonus cultura 18app in una nuova misura è "un passo avanti raggiunto anche grazie al nostro intervento" ha spiegato Paolo Ambrosini, presidente Ali Confcommercio, che ha però aggiunto "rimangono comunque forti criticità". La richiesta dell'Associazione è infatti quella di far entrare in vigore al più presto le nuove agevolazioni e con metodi di attuazione il più semplice possibile. "Non solo - ha proseguito Ambrosini - il tetto ISEE riduce in maniera significativa la platea di beneficiari, ma la complicazione delle procedure di accesso può scoraggiare anche chi ne ha diritto a richiedere il bonus".

Ali ha fortemente sostenuto il mantenimento di app18 nei termini attuali, impegno che continuerà anche quest'anno: "La cultura è libertà anche nel poter scegliere senza subire i condizionamenti economici e familiari".

Leggi anche: "Dove nascono i librai...", la presentazione del corso di Alta Formazione in gestione della libreria organizzato da Ali

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Impresa Cultura Italia, il Coordinamento delle imprese culturali e creative promosso da Confcommercio, per un confronto rapido in merito alla nuova impostazione della App18. Anche l'Associazione non è convinta della scelta di ridurre la platea dei beneficiari attraverso una selezione ISEE, soprattutto perché l’obiettivo del bonus cultura era differente: "Non uno strumento - ha spiegato il presidente Carlo Fontana - di sostegno economico a fasce disagiate della popolazione, bensì uno strumento per avvicinare tutti i giovani alla ricchezza e al valore della cultura. Così come rivisitato, tale obiettivo risulta fortemente depotenziato".

Inoltre, secondo gli ultimi dati Ali, a novembre, per colpa della congiuntura economica, gli acquisti delle librerie fisiche, online e nei supermercati sono calati dell'8%. Alla luce di questa situazione, Ali ha anche chiesto al governo di fornire agli operatori dati settimanali sull'utilizzo delle nuove carte e di aprire un tavolo di confronto con il mondo del libro per la nuova legge di sistema.

"Siamo pronti a sederci al tavolo e ci auguriamo che questa sia l'occasione per una forte collaborazione tra pubblico e privato a sostegno di tutto il settore librario, prima industria culturale del Paese", ha concluso Ambrosini.

Tra gli altri commenti:

Vincenzo Spera, presidente di Assomusica, ha messo in evidenza che “togliere o modificare 18App significa precludere ai giovani la scoperta della socialità e dell'aggregazione offerti dal nostro mondo”.

18App - ha concluso Medardo Montaguti, presidente di Federcartolai - in tutti questi anni ha fatto riscoprire ai giovani l’esperienza fisica d’acquisto aiutando le nostre imprese anche nei momenti più difficili. Toglierla o rivederla è un danno per noi e per i giovani”.

In occasione dell'inaugurazione della nuova libreria Mondadori Duomo, il 22 marzo scorso a Milano, librai ed editori sono tornati sul tema della 18app. Per il presidente di Ali-Confcommercio, Paolo Ambrosini, "il tema dei controlli è importante ma non si può buttare via una misura utile come l'app18 per il rischio di frodi: è una cosa che non riesco a comprendere. Per noi la soluzione è la detrazione del consumo di libri, una proposta che rinnoviamo ogni anno ma ogni anno ci dicono che non ci sono i soldi, anche se ne abbiamo visti passare vagonate per altre iniziative".

Sulla stessa linea il presidente dell'Associazione italiana editori, Riccardo Franco Levi: "Siamo in prima linea nella lotta agli abusi ma non buttiamo via un bambino prezioso, l'app18 è stata importante perché è stata una misura universale grazie alla quale la lettura nella fascia 18-21 anni è passata dal 46,8 al 54%".

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