A marzo mercato dell'auto in crescita del 6,2%

A marzo mercato dell'auto in crescita del 6,2%

Sono state immatricolate 172.223 autovetture a fronte delle 162.140 dello stesso mese dell'anno scorso, con un aumento del 6,22%. Nei primi tre mesi immatricolazioni in calo dell'1,64%.

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1 aprile 2025

I dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti indicano che a marzo 2025 sono state immatricolate 172.223 autovetture a fronte delle 162.140 iscrizioni registrate nello stesso mese dell'anno precedente, pari ad un aumento del 6,22%.  Nei primi tre mesi le immatricolazioni registrano invece un calo dell'1,64%. I trasferimenti di proprietà sono stati 512.698 a fronte di 481.531 passaggi registrati a marzo 2024, in aumento del 6,47%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 684.921, ha interessato per il 25,14% vetture nuove e per il 74,86% vetture usate. 

La quota di mercato delle auto elettriche pure (BEV) a marzo sale al 5,4%, in aumento rispetto al 5,0% di febbraio e rispetto al 3,3% di marzo 2024, periodo però penalizzato dall’attesa per l’avvio degli incentivi. Le auto ibride plug-in (PHEV) confermano la stessa quota di mercato di febbraio al 4,5%, in crescita rispetto al 3,5% di marzo 2024.

Unrae: "Vendite in aumento ma dazi preoccupano"

Secondo il presidente dell'Unrae, Michele Crisci, "con questi dati risulta evidente, come il percorso di transizione energetica stia proseguendo ancora molto lentamente. La decisione degli Stati Uniti di imporre dal 2 aprile dazi del 25% sulle importazioni di veicoli prodotti all'estero desta grande preoccupazione nel settore. Dalle dichiarazioni odierne della Presidente Von der Leyen emerge che, pur mantenendo l'obiettivo di una soluzione negoziale, la Commissione Europea sta valutando con i capi di Stato e di Governo europei un piano di contromisure immediate volte a colpire specifici prodotti statunitensi, garantendo al contempo un impatto minimo sull'economia europea. "Una guerra commerciale di questo tipo penalizzerà tutti: le Case automobilistiche globali e i consumatori sia americani che europei". 

Come già richiesto anche dall'Acea, l'Unrae auspica che si trovino rapidamente soluzioni negoziali, anche alla luce degli ingenti investimenti delle Case automobilistiche europee negli Stati Uniti, che contribuiscono alla creazione di posti di lavoro, alla crescita economica e al gettito fiscale di quel Paese.

Il Presidente Crisci fa notare che "il settore automotive ha bisogno con urgenza di un quadro normativo chiaro da parte dell'Unione Europea, indispensabile per definire le strategie di investimento e garantire la competitività delle aziende. Dopo le fumate grigie della scorsa settimana, oggi la Commissione Europea ha finalmente presentato l'emendamento al Regolamento sulle emissioni di CO2, annunciato già lo scorso 5 marzo. Questo intervento, se approvato dal Consiglio e dal Parlamento UE, introdurrà un meccanismo di conformità basato sulla media triennale delle emissioni di CO2, con l'obbligo di compensare eventuali scostamenti di un anno in quelli successivi", conclude Crisci. Venendo poi alle tematiche più strettamente di competenza nazionale, durante il Tavolo Automotive tenutosi al MIMIT il 14 marzo scorso, l'UNRAE ha presentato alcune proposte concrete per accelerare la diffusione di veicoli a zero e bassissime emissioni, con particolare attenzione allo sviluppo delle infrastrutture di ricarica.

"Abbiamo chiesto al Ministro Urso di promuovere un Tavolo interministeriale per affrontare con la massima urgenza la revisione della fiscalità delle auto aziendali, partendo dal trattamento penalizzante per le imprese in termini di detraibilità, deducibilità e ammortamento, ma considerando anche le recenti modifiche al fringe benefit, che contraddicono il principio di neutralità tecnologica e rischiano di creare impatti negativi sul mercato", ha concluso Crisci.

Federauto: "Il noleggio fa da stampella al mercato"

"Il noleggio continua a fare da stampella al mercato dell'auto, mentre i privati restano al palo''. E' il commento del presidente di Federauto, la federazione dei concessionari, Massimo Artusi. ''Con un contributo del 40% al totale dell'immatricolato di marzo, il noleggio tiene su il mercato delle autovetture nuove e spinge la crescita numerica delle vetture elettriche in attesa di chi vorrà utilizzarle'', ha spiegato, sottolineando che però ''il comportamento di acquisto da parte delle famiglie , probabilmente le più toccate dagli alti prezzi, e il basso clima di fiducia'' e la ''confusione generata dal dibattito europeo sulla transizione continuano a destare preoccupazione''. Soprattutto, Federauto evidenzia ''il trend negativo delle immatricolazioni aziendali, innescato dopo la finanziaria 2024 come purtroppo pronosticato, per la penalizzazione dell'auto quale benefit. Sarà fattore di ulteriore invecchiamento del circolante. Purtroppo, anche per il settore dei veicoli commerciali il dato è avvilente: un -16% indistintamente dai canali di vendita''.

I segnali che provengono da Bruxelles sono tutt'altro che rassicuranti. È slittata nuovamente l'adozione da parte della Commissione Ue della proposta di modifica al regolamento sulle emissioni di CO2 di auto e furgoni, che mira a dare ai costruttori più flessibilità sui target di taglio alle emissioni per evitare di incappare nelle multe al via dal 2025 per chi non si adegua. "È questo un tema a cui siamo molto sensibili - ha concluso Artusi - anche per l'evidente esposizione dei dealer alle pressioni provenienti dai costruttori. Nel mese di marzo il mercato ha beneficiato, insieme alle auto-immatricolazioni, della stampella del noleggio a lungo termine, ma non sempre potrà essere così''. 

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