Bonus una tantum edicole, domande entro l'8 marzo

Bonus una tantum edicole, domande entro l'8 marzo

C'è ancora un mese di tempo per fare domanda e ricevere il contributo fino a 3mila euro per sostenere i rivenditori di giornali, quotidiani e riviste.

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15 febbraio 2024

Si apre una nuova finestra per presentare domanda per il Bonus edicole, un aiuto una tantum per sostenere gli esercenti di attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici.

La misura prevede un contributo fino a 2mila euro che può aumentare fino a 3mila per i punti vendita presenti nelle Aree interne indicate nella mappa Aree Interne 2020 (valido per il ciclo di programmazione 2021-2027) aggiornata dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS).

Il bonus è riconosciuto a fronte della realizzazione di almeno di una delle seguenti attività effettuate tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2023:

  • fornitura di pubblicazioni agli esercizi commerciali limitrofi;
  • attivazione di punto/i vendita addizionale/i;
  • realizzazione di progetti di consegna a domicilio di giornali quotidiani e periodici;
  • apertura domenicale pari almeno al 50% delle domeniche su base annua.

Si tratta di un contributo forfettario, riconosciuto all'impresa indipendentemente dal numero di punti vendita (e quindi nella domanda basta indicarne uno solo).

Chi può richiederlo

Possono fare domanda per ricevere il bonus:

  1. gli esercenti di attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici con codice Ateco 47.62.10 come attività primaria, non sottoposte a procedure di liquidazione volontaria, coatta amministrativa o giudiziale.

Sono ammessi al credito i soggetti con:

  • sede legale in uno Stato dell'Unione europea o nello spazio economico europeo;
  • residenza fiscale in Italia;
  • indicazione nel Registro delle imprese.

Il contributo è forfettario e quindi concorre alla formazione del reddito ed è soggetto a ritenuta. La misura ha come obiettivo quello di favorire la trasformazione digitale, l’ammodernamento tecnologico, la fornitura di pubblicazioni agli esercizi commerciali limitrofi, l’attivazione di punti vendita addizionali, nonché la realizzazione di progetti di consegna a domicilio di giornali quotidiani e periodici. 

Per ulteriori istruzioni sulla compilazione della domanda è possibile consultare il manuale utente della procedura. Per assistenza tecnica contattare l'Help Desk al numero 0664892717 dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 17:00. Per richieste di chiarimento sul credito di imposta inviare un messaggio all'indirizzo di posta elettronica credito.edicole@governo.it

Come presentare la domanda

C'è ancora un mese di tempo per inviare le domande. I soggetti che intendono accedere al contributo potranno inoltrare la richiesta a partire dalle ore 10 dell'8 febbraio fino alle ore 17 dell'8 marzo 2024. Le istanze possono essere presentate dal titolare o legale rappresentante dell'impresa esclusivamente per via telematica, nell'area riservata del portale impresainungiorno.gov.it. Per accedere servirà:

  • un'identità digitale (SPID);
  • la Carta nazionale dei servizi (CNS);
  • una Carta d'identità elettronica (CIE).

L'invio della domanda è previsto una sola volta per impresa e deve essere firmata digitalmente dal titolare di impresa individuale o socio titolare/legale rappresentate di società di persona, solo con firma CAdES. In caso di errori, sarà possibile, per tutta la durata di apertura dello sportello, presentare una nuova domanda per annullare la precedente.

Il contributo sarà erogato, al netto delle ritenute erariali, con accredito sul conto corrente intestato al beneficiario e dichiarato nella domanda di accesso.

Normativa

Il credito d'imposta è stato riconosciuto per gli anni 2019 e 2020 dall'articolo 1, commi da 806 a 809, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (modificato dall’articolo 98, comma 2, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18) e convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27.

La misura è stata poi prorogata, con alcune modifiche, anche per gli anni 2021 e 2022, con un limite di spesa di 15 milioni di euro per ciascuno dei due anni (articolo 1, comma 609, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 e modificato dall'articolo 67, comma 8, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 e poi convertito con modificazioni dalla legge 23 luglio 2021, n. 106).

News e aggiornamenti 

Il primo marzo scorso, il Ministero dello Sviluppo economico aveva previsto un contributo per comprare abbonamenti ad internet ultraveloci, il cosiddetto Bonus internet. Il presidente di Snag aveva accolto positivamente la misura, con la speranza che anche le tante edicole del territorio potessero usufruire dei voucher messi a disposizione dal governo. 

Tante le chiusure nel 2021 per il settore delle edicole, ma nonostante tutto per il presidente Innocenti i ristori del governo hanno salvato la rete di vendita: "Bisogna continuare su questa strada per aiutare il settore".

Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all'editoria

Nello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle finanze, è stato istituito, già dal 2021, un Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all'editoria. La misura ha uno stanziamento di 140 milioni per l'anno 2023, di cui 10 milioni per un bonus destinato alla rete di vendita delle edicole. "Una grande soddisfazione. Abbiamo l'occasione di porre un altro tassello per salvare la rete", ha commentato Andrea Innocenti, presidente di Snag, il Sindacato nazionale autonomo giornali, che ha poi ringraziato il sottosegretario Alberto Barachini e tutto il Dipartimento per l'Informazione e l'editoria "con i quali abbiamo avuto un confronto estremante costruttivo e positivo per sostenere la rete di vendita delle edicole".

Il Sindacato si è dimostrato particolarmente soddisfatto anche per la formulazione tecnica del bonus, che sarà ripartito tra una quota forfettaria di incentivo per nuove attività di consegna e una quota strutturata sulle spese gestionali e di ammodernamento dei punti vendita. "Una soluzione - ha spiegato Innocenti - che coniuga incentivo allo sviluppo e sostegno all’attività, con un’attenzione particolare alle edicole delle aree interne del Paese".

Ad oggi, secondo il presidente Innocenti, il sostegno pubblico rimane un punto essenziale per arginare il trend di chiusure delle edicole e anche per promuoverne il rilancio e la modernizzazione. Rimane però una grande preoccupazione per il futuro del settore, dal momento che per il 2024 non è ancora stato previsto alcun sostegno per le attività. "Mi auguro che il governo - ha proseguito Innocenti - confermi anche in Legge di Bilancio l’attenzione e la sensibilità verso la rete di vendita delle edicole" considerata la sua rilevanza strategica per garantire una diffusione capillare della stampa su tutto il territorio, a favore di tutte le fasce della popolazione, incluse quelle prive di competenze digitali. È infatti grazie a misure come il Fondo straordinario, del bonus edicole e del tax credit per gli edicolanti, che il saldo di chiusure dei punti vendita (al netto delle nuove aperture) è sceso al 3,5%, mentre nel 2019 era superiore al 13%

Il Sindacato aveva già avanzato alle forze politiche dieci proposte per salvaguardare la categoria degli edicolanti, garantire il pluralismo e promuovere una informazione di qualità. L'arrivo del sostegno pubblico rimane però essenziale per arginare "il trend di chiusure di edicole e per promuoverne il rilancio, la modernizzazione e l'efficienza. La strada è giusta e con il Fondo straordinario abbiamo l'occasione di porre un altro tassello per salvare la rete di vendita della stampa", ha concluso Innocenti.

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