Il mondo della sicurezza privata chiede regole nuove per competere

Il mondo della sicurezza privata chiede regole nuove per competere

A Roma si è svolto il convegno di ConFederSicurezza su Intelligence e Cybersecurity. La sicurezza nazionale nel contesto di mercato.  Il presidente Gabriele: "Serve più attenzione per il settore della vigilanza privata". 

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16 giugno 2022

A Roma nella sede di Confcommercio, si è tenuto il convegno “Intelligence e Cybersecurity. La sicurezza nazionale nel contesto di mercato”, presentato da ConFederSicurezza e Servizi in collaborazione con Forum Nazionale delle Professioni. Si è parlato di sicurezza nazionale prendendo spunto dalle recenti riforme normative in tema di sicurezza digitale, per parlare poi di intelligence e cybersecurity tra sfera privata e sfera pubblica e, in particolare, della transizione del comparto privato dall'analogico al digitale, in un'ottica di espansione del mercato oltre che di difesa degli interessi strategici nazionali. 

Solo un terzo del totale le imprese certificate 

Nel corso del convegno è stato presentato un focus, realizzato in collaborazione con Format Research, sulla vigilanza privata in Italia. Sono oltre mille e trecento le imprese che operano nel settore della vigilanza privata in Italia ma solo poco più di un terzo (462), con un fatturato annuale complessivo stimato in 3,4 miliardi euro, sono certificate dal Ministero dell’Interno. Le imprese del comparto sono soprattutto di micro e piccole dimensioni (82,3%), quasi una su due ha sede nel Sud Italia, occupano complessivamente più di 96mila lavoratori di cui oltre la metà al Nord. Lombardia, Emilia Romagna e Lazio rappresentano il 57,6% degli occupati complessivi. In particolare, i lavoratori del settore operano all’interno di società di capitali (per il 76,5%) e sono soprattutto uomini (87,5%), di età compresa tra i 30 e 49 anni (per il 54%). Rispetto alla pandemia i servizi di vigilanza tradizionale hanno mediamente recuperato le perdite subite nella prima fase del Covid, mentre i servizi fiduciari, cioè i servizi di vigilanza non armata, hanno registrato un incremento di fatturato tra il 10 e il 15%.

Analisi per classe dimensionale delle imprese di vigilanza privata

Fonte: elaborazione Format Research su dati Camere di Commercio

 

La distribuzione delle imprese per macroarea

Fonte: Istat 2021

 

Universo degli occupati della sicurezza privata

Fonte: Istat, Camere di Commercio 2021

 

Gabriele (presidente ConFederSicurezza): "Servono regole uguali per tutti"

Per il presidente di ConFederSicurezza e Servizi, Luigi Gabriele, “un comparto che inquadra, ad oggi, circa 100.000 unità, crediamo meriti la massima attenzione da parte del legislatore e delle istituzioni, non solo come acritici, seppure giusti, controllori, quanto piuttosto per un intelligente affiancamento nella valutazione delle nuove realtà in cui la filiera della sicurezza si estrinseca, così da favorire la miglior apertura ai nuovi mercati oggi rappresentati". "Un’impresa che in un mercato non produce ricchezza - ha detto Gabriele - non garantisce e non incrementa l’occupazione. Per produrre ricchezza c’è bisogno di regole uguali per tutti, così da rimuovere i limiti che oggi non ci consentono di accedere a pieno titolo ai mercati esteri”.

Proietti (presidente Forum nazionale Professioni): "Fondamentale la tutela dei dati"

Marco Proietti, presidente del Forum nazionale Professioni, ha sottolineato che "lo Stato italiano dovrebbe avviare un percorso di aggiornamento e compenetrazione con il privato per tutelare qualsiasi dato. La violazione delle banche dati mette a rischio l'ordine pubblico". Proietti ha ricordato come le nuove tecnologie e l'uso dei dati attraversino vari temi, dalla gestione del lavoro alla sfera privata fino alla gestione della cosa pubblica. "Viviamo nell'internet delle cose, ogni oggetto che abbiamo è connesso". "L'archiviazione dei dati non è un problema, ma lo è l'uso che se ne fa". 

 

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