Secondo una ricerca Netcomm, il valore dell’e-commerce nel nostro Paese è salito a circa 48,1 miliardi di euro. In grande ripresa gli acquisti di servizi (+59%).

Nonostante il generale calo del potere d'acquisto, a causa della forte spinta inflazionistica, prosegue anche nel 2022 la crescita dell’e-commerce in Italia. A sostenerlo è l'ultima indagine dell'Osservatorio eCommerce B2C Netcomm-School of Management del Politecnico di Milano, secondo la quale gli acquisti online degli italiani sono cresciuti del 20% rispetto al 2021, per un valore di 48,1 miliardi di euro.

Gli acquisti di prodotto continuano a salire, sebbene con un ritmo più contenuto (+8%) rispetto a quello dello scorso anno (+18%), per un totale di 33,2 miliardi di euro. In ripresa anche gli acquisti di servizi che raggiungono i 14,9 miliardi di euro (+59%). Infine, grazie alla crescita del comparto del turismo e dei trasporti, in particolare nei mesi estivi, è stato registrato un rientro delle perdite accusate durante l'emergenza sanitaria.

Non sono però rosee le prospettive future, come ha spiegato Alessandro Perego, responsabile cientifico degli Osservatori digital innovation del Politecnico di Milano: "Negli ultimi anni, in particolare durante la pandemia, l’online ha svolto un ruolo trainante per la crescita e l’innovazione del Retail, anche fisico. Nel 2022 invece anche l’eCommerce, soprattutto di prodotto, sta attraversando un momento di incertezza a livello internazionale, dovuto in primis alle conseguenze economiche delle tensioni socio-politiche".

L’aumento dei costi delle materie prime, dell’energia, del trasporto sta condizionando l’andamento del commercio, sia online sia offline. Se da un lato i consumi risentono della riduzione del potere di acquisto per via dell’inflazione, dall’altro lato le aziende si stanno focalizzando sull'ottimizzazione dei processi per garantire una maggiore sostenibilità economica, soprattutto in questo scenario così instabile e complesso.