Il governo "vara" il Def, Pil 2024 all'1%

Il governo "vara" il Def, Pil 2024 all'1%

Il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento di economia e finanza. Nel 2025 il Pil crescerà dell'1,2%, mentre il deficit si attesterà al 3,7% del Pil e il debito al 138,9%. Confcommercio: “crescita tutta da costruire”.

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9 aprile 2024

Il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento di economia e finanza fissando il livello della crescita del Pil 2024 al +1%, rispetto al programmatico della NaDef del +1,2%. Il governo ha confermato il rapporto deficit-Pil 2024 al 4,3%, lo stesso livello previsto nel quadro programmatico della Nadef per l'anno in corso. Il rapporto debito/pil è previsto collocarsi nel 2024 al 137,8%, leggermente più alto del 137,3% della chiusura del 2023 ma più basso rispetto al 140,1% previsto nella Nadef.  Nel 2025 il pil crescerà dell'1,2%, mentre il deficit si attesterà al 3,7% del pil e il debito al 138,9%. Nel 2026 il pil dovrebbe registrare un +1,1%, il deficit si dovrebbe assestare al 3% del pil e il debito al 139,8%. L'anno successivo il pil è previsto in crescita dello 0,9%, il deficit al 2,2% del pil e il debito al 139,6%.

Giorgetti: "Nuovo documento il 20 settembre, forse prima"

Nella consueta conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti,  ha sottolineato che l'approvazione del Def è avvenuta "in un  contesto di rivoluzione delle regole europee. In sede europea è stato deciso che il 20 di settembre va presentato il nuovo documento fiscale. La nostra volontà è presentarlo anche prima del 20% quando saranno disponibili tutti gli elementi". Secondo Giorgetti, "il debito pubblico in risalita previsto dal Def "è pesantemente condizionato dai riflessi per cassa del superbonus nei prossimi anni" ma successivamente al 2026 "comincerebbe a scendere". "Ci sono degli impegni - ha osservato Giorgetti - che intendiamo confermare come la decontribuzione che scade nel 2024 e intendiamo replicare nel 2025". "Quello della decontribuzione che scade nel 2024 - ha concluso il ministro -  è un obiettivo che intendiamo assolutamente replicare nel 2025", è il vero obiettivo che ci poniamo quando andremo a definire il piano strutturale entro il 20 settembre" . 

Confcommercio: “crescita tutta da costruire”

 

 

“Condivisibile l’obiettivo dichiarato dal ministro Giorgetti di confermare, con la Nadef e la prossima legge di bilancio, il pacchetto di misure di decontribuzione e di tipo fiscale che hanno sostenuto i consumi e l’economia. E, con l’inflazione largamente sotto controllo, le aspettative degli operatori ben orientate e l’introduzione delle nuove regole di aggiustamento pluriennale della finanza pubblica, è auspicabile un prossimo taglio dei tassi di interesse. In ogni caso, la crescita per il 2024 resta ancora tutta da costruire, considerando che l’Italia è in buona salute ma è in una fase di rallentamento dell’economia”: questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio sul Def approvato dal Consiglio dei Ministri.

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