Fiducia dei consumatori ancora in calo, meglio le imprese

Fiducia dei consumatori ancora in calo, meglio le imprese

Ad aprile l’indice di fiducia dei consumatori scende da 100,8 a 100, mentre quello relativo alle imprese sale da 105,3 a 105,5. In aumento il commercio al dettaglio, giù i servizi di mercato. Confcommercio: “quadro fortemente condizionato dall’inflazione”.

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28 aprile 2022

Ancora in calo la fiducia dei consumatori, che ad aprile tocca il minimo dal novembre 2020, mentre quella delle imprese torna ad aumentare leggermente. È quanto emerge dai dati resi noti dall’Istat (link ai dati completi in pdf), che nello specifico indicano che la prima è passata da 100,8 a 100 e che la seconda è salita da 105,3 a 105,5.

Indici del clima di fiducia dei consumatori e delle imprese italiane, gennaio 2013-aprile 2022. Fonte: Istat

Per quanto riguarda l'indice di fiducia dei consumatori le componenti sono tutte in calo, tranne il clima futuro (che sale da 93,5 a 98,9). In particolare, il clima economico scende da 98,2 a 97,3, quello personale da 101,7 a 100,9 e il clima corrente da 105,7 a 100,8. Sul fronte delle imprese, nell'industria manifatturiera l'indice di fiducia rimane sostanzialmente stabile (da 110,1 a 110) e nel comparto delle costruzioni aumenta leggermente (da 160,1 a 160,6) così come nel commercio al dettaglio (da 100,1 a 103,4), mentre c’è un peggioramento nei servizi di mercato (da 98,9 a 97).  In questi ultimi i giudizi sugli ordini e sull'andamento degli affari si deteriorano, ma c’è un aumento delle attese sugli ordini.

 

Confcommercio: “quadro fortemente condizionato dall’inflazione”

 

“Dati che rispecchiano la fase di forte incertezza che caratterizza il quadro congiunturale, condizionato dalla ripresa dell’inflazione e dall’accumulo di diversi ostacoli allo svolgimento dell’attività produttiva. L’ulteriore ridimensionamento rilevato presso le famiglie, che ha riportato il clima di fiducia sui livelli di fine 2020, è causato in larga parte dall’accelerazione dei prezzi che pregiudica i bilanci familiari, mentre più articolata appare la situazione sul versante delle imprese con aspettative meno favorevoli per gli operatori del settore dei servizi, in particolare nel turismo. Emergono, inoltre, preoccupazioni anche sul versante del manifatturiero con un numero crescente di imprese che segnalano ostacoli alla produzione”: questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati Istat.

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