Ecobonus 2024: come ottenere l'incentivo per veicoli a basse emissioni

Ecobonus 2024: come ottenere l'incentivo per veicoli a basse emissioni

Con il nuovo anno tornano gli incentivi per acquistare veicoli non inquinanti di categoria M1 (autoveicoli), L1e-L7e (motocicli e ciclomotori) e N1 e N2 (veicoli commerciali). Il primo febbraio scorso si è tenuto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy un incontro del Tavolo Automotive per presentare i contenuti del Dpcm di rimodulazione degli incentivi Ecobonus. Per il 2024 sono stati stanziati 950 milioni di euro per l'acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti.

Le risorse complessive dell’Ecobonus 2024 saranno ripartite così:

  • 793 milioni per le auto;
  • 35 milioni per ciclomotori, motocicli, quadricicli;
  • 53 milioni per i veicoli commerciali leggeri;
  • 20 milioni per l'usato di auto;
  • 50 milioni per un programma sperimentale di noleggio a lungo termine.

Tra le novità è previsto anche un contributo di rottamazione proporzionale alla classe ambientale di appartenenza del veicolo da demolire e la possibilità di rottamare anche le Euro 5. Per l'anno in corso il contributo massimo per rottamare un veicolo fino a Euro 2 salirà da 5mila a 13.750 euro. Il primo obiettivo del governo è infatti quello di stimolare la rottamazione delle auto altamente inquinanti, l'euro 0, 1, 2 e 3, che sono ancora il 25% del parco circolante nel nostro Paese. Per le classi meno abbienti è anche prevista una maggiorazione del 25% dei contributi, oltre che incentivi per l'usato con rottamazione, fino a Euro 4, per i veicoli fino a 25mila euro.

Le agevolazioni sosempre sulla piattaforma Ecobonus del Ministero. La gestione della misura è affidata a Invitalia. Potranno usufruire del bonus anche privati, aziende, noleggiatori e imprese di car sharing.

"Questo nuovo Piano degli incentivi per il settore automotive – ha affermato il ministro Ursopoggia su tre pilastri: lo svecchiamento del parco auto italiano, uno dei più vecchi in Europa; il sostegno alla domanda delle persone con redditi più bassi; il rilancio della produzione di veicoli in Italia".

La novità principale per il 2024 riguarda l'aumento degli importi, in particolare per le fasce di reddito medio basso. L'incentivo sarà infatti pari a 13.750 euro (un aumento del 25% in più rispetto all'anno precedente) per i soggetti con Isee fino a 30mila euro che compreranno un'auto elettrica nel 2024 e rottameranno una macchina tra Euro 0 e Euro 2. Per chi ha un reddito più alto il bonus sarà di 11mila euro. L'obiettivo è quello di svecchiare il parco auto italiano.

L'agevolazione sarà presentata sempre con il sistema a fasce:

  • prima fascia:
    • veicoli di categoria M1 almeno Euro 6 con emissioni comprese nella fascia 0-20 grammi di anidride carbonica per chilometro (elettrici)*. Se in contemporanea si rottama anche un veicolo Euro 4 il beneficio salirà a 9mila euro, con Euro 3 a 10mila euro e con un Euro 0,1,2 fino a 11mila euro di contributo;
  • seconda fascia:
    • autoveicoli M1 almeno Euro 6 nella fascia di emissioni 21-60 g/km (auto ibride plug-in). Se in contemporanea si rottama anche un veicolo Euro 4 il beneficio salirà a 5mila e 500 euro, con Euro 3 a 6mila euro e con un Euro 0,1,2 fino a 8mila euro di contributo.

Non sono previsti incentivi per chi acquista M1 almeno Euro 6 nella fascia di emissioni 61-135 g/km (auto full/mild hybrid, benzina, diesel, metano, gpl). Con la rottamazione di un Euro 4 si potrà ricevere lo stesso un beneficio di 1.500 euro, con un Euro 3 si sale a 2mila euro, con un Euro 0, 1 o 2 si passa a 3mila euro.

L'Ecobonus contribuisce all’abbattimento delle emissioni di anidride carbonica, in linea con la normativa europea in vigore sulla qualità dell'aria e dell'ambiente e con gli obiettivi dell'Agenda 2030 e del PNIEC, il Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima, pubblicato nel 2020 dal Mise e dai Ministeri dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il contributo viene riconosciuto come minor prezzo, da parte del concessionario, in fattura al momento dell’acquisto.

Come fare domanda

Per richiedere l'Ecobonus 2024 bisognerà attendere l'approvazione del nuovo decreto. L'iter per richiedere e ottenere l'incentivo per la mobilità sostenibile dello scorso anno prevedeva quattro fasi:

  1. Prenotazione: il concessionario/rivenditore, dopo la registrazione sulla piattaforma del Ministero, potrà procedere con la prenotazione del contributo per ogni veicolo. Riceverà la conferma in base alla disponibilità del fondo;
  2. Erogazione: il concessionario/rivenditore riconoscerà al cliente il contributo tramite compensazione del prezzo di acquisto;
  3. Rimborso: sarà il costruttore/importatore del veicolo che rimborserà al concessionario/rivenditore il contributo erogato;
  4. Recupero: il costruttore/importatore riceverà dal concessionario/rivenditore la documentazione necessaria per recuperare il contributo, che verrà rimborsato sotto forma di credito d'imposta.

A chi è destinato

Il contributo è rivolto a tutte le persone fisiche o giuridiche che intendono acquistare, anche in leasing finanziario, veicoli non inquinanti mantenendo la proprietà per almeno 12 mesi. Sono compresi anche coloro che svolgono attività di noleggio e le Piccole e medie imprese che svolgono attività di trasporto.

Contributi concessi

Di seguito le tabelle del 2023 divise per categorie di veicoli con le modalità e i criteri di attribuzione degli incentivi Ecobonus. Le tabelle per il 2024 arriveranno a breve.

Veicoli con categoria M1


M1
 

Livello di emissioni g/Km Co2 Con rottamazione di un veicolo della stessa categoria omologato alle classi Euro da 0 a 4 Senza rottamazione
0-20

€5.000

 

€3.000

 21-60

 

€4.000

 

€2.000

 61-135


€2.000
 

ND

Veicoli con categoria M1 per Isee inferiore a 30mila euro per l'anno 2022


M1 - ISEE >30mila
 

Livello di emissioni g/Km Co2 Con rottamazione di un veicolo della stessa categoria omologato alle classi Euro da 0 a 4 Senza rottamazione
0-20

 €7.500


€4.500
 

 21-60

€6.000


€3.000
 

 

Veicoli con categoria M1 per l'autonoleggio


M1 - autonoleggio
 

Livello di emissioni g/Km Co2 Con rottamazione di un veicolo della stessa categoria omologato alle classi Euro da 0 a 4 Senza rottamazione
0-20



 €2.500

 

 

€1.500

 

 21-60

 

€2.000

 

€1.000

 

 

Veicoli con categoria N1 e N2

N1 - N2
 

Massa totale a terra (t) N1 N2
0-1,5



 €2.500

 

 

ND

 

1,51-3,5

€2.000



ND

 


3,51-7
 

ND €12.000


7,1-12
 

ND €14.000

 

Veicoli di categoria Le


Le
 

Alimentazione  Con rottamazione di un veicolo della stessa categoria omologato alle classi Euro da 0 a 3 Senza rottamazione
Elettrica


40% del prezzo d'acquisto
fino a massimo € 4.000 (Iva esclusa)

 

 

30% del prezzo d'acquisto
fino a massimo € 3.000 (Iva esclusa)

 

Non Elettrica

 

40% del prezzo d'acquisto fino a massimo € 2.500 (Iva esclusa)
È inoltre obbligatorio uno sconto del venditore pari ad almeno il 5% del prezzo di acquisto.

 

ND

 

Veicoli ammessi

I veicoli ammessi per le persone fisiche sono i seguenti:

  • M1, con almeno 4 ruote e massimo 8 posti a sedere, oltre a quello del conducente, che devono essere:
    • nuovi di fabbrica;
    • con emissioni di CO2 non superiori a 135 g/km;
    • Classe Euro 6 o superiore
    • con prezzo (optional compresi ed Iva esclusa) non superiore a:
      • 35 mila euro per le fasce 0-20 g/km e 61-135 g/km di CO2;
      • 45 mila euro per la fascia 21-60 g/km di CO2;
  • Le, daL1e a L7e, ciclomotori e motocicli con due, tre o quattro ruote senza limiti di potenza, che devono essere:
    • nuovi di fabbrica;
    • elettrici o non elettrici;
    • non elettrici, ma di Classe Euro non inferiore a 5.

Per i contributi previsti dalla categoria Le, come stabilito dalla Legge 178/2020, possono accedere anche le persone giuridiche e non è previsto nessun vincolo per il mantenimento della proprietà.

I veicoli ammessi per le persone giuridiche sono M1,destinati al trasporto di persone, con almeno 4 ruote e massimo 8 posti a sedere, oltre a quello del conducente. Devono, inoltre, avere i seguenti requisiti:

  • devono essere nuovi di fabbrica;
  • con emissioni di CO2 non superiori a 60 g/km;
  • con Classe Euro 6 o superiore;
  • con prezzo di listino (optional compresi ed Iva esclusa) non superiore a:
    • 35 mila euro per la fascia 0-20 g/km di CO2;
    • 45 mila euro per la fascia 21-60 g/km di CO2.

Per le Pmi, persone giuridiche comprese, che dal primo gennaio al 31 dicembre 2023 acquistano in Italia, veicoli commerciali (categoria N1 e N2), anche in leasing finanziario, destinati al trasporto di merci i veicoli ammessi devono essere:

  • nuovi di fabbrica;
  • dotati di Massa Totale a Terra non superiore a 3,5 t per la categoria N1 e non superiore a 12 tonnellate per la categoria N2;
  • elettrici.

Normativa

Negli anni si sono susseguiti diversi interventi normativi relativi all'Ecobonus per la mobilità sostenibile. Di seguito riportiamo i principali decreti, le circolari e gli allegati per l'anno 2022-2023.

Il commento di Unrae e Federauto

Al Tavolo Automotive del Mimit hanno partecipato anche Unrae, l'Unione dei rappresentanti autoveicoli esteri, e Federauto, la Federazione dei concessionari auto, insieme alle altre Associazioni di settore.

"I nuovi incentivi - ha commentato il presidente Unrae, Michele Crisci - accolgono le richieste, da noi più volte reclamate, di estendere l'Ecobonus a importo pieno a tutte le imprese di aumentare l'entità dello stesso, di riportare al 2024 i fondi inutilizzati nel 2022 e, nel corso dell'anno, quelli del 2023. Considerando i tempi per esaurire i vari passaggi autorizzativi e per aggiornare la piattaforma di Invitalia, i nuovi incentivi - come indicato stamani - saranno operativi non prima della metà di marzo 2024, con il rischio concreto che nel frattempo il mercato rimanga paralizzato".

Per Federauto il nuovo provvedimento arriva con forte ritardo rispetto alle richieste avanzate già oltre un anno fa dalla filiera. Secondo il presidente Adolfo De Stefanis Cosentino: "sarebbe meglio guardare la realtà e riconoscere che finora lo schema di incentivazione non è stato in grado di far avanzare in modo deciso la quota dell’elettrico, che resta inchiodata a circa il 4% e molto distante dalla performance degli altri grandi Paesi europei, e purtroppo, temo che anche la rinnovata riformulazione dell’Ecobonus, tra l’altro limitata al solo 2024, non sia funzionale all’obiettivo".

News e aggiornamenti

Il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato i decreti per attivare gli interventi a favore della riconversione e dello sviluppo della filiera automotive in Italia. Gli sportelli rimarranno aperti dal 13 al 27 ottobre 2022 per i progetti già presentati nella prima fase, invece per le nuove domande si partirà il 15 novembre per i Contratti di sviluppo e il 29 novembre per gli Accordi per l'innovazione.

Gli incentivi fanno parte del Fondo Automotive, tra cui fanno parte anche quelli per il rilancio del mercato e per il rinnovo del parco circolante, per il quale sono stati stanziati 8,7 miliardi fino al 2030. Le risorse sono distribuite fra vetture elettriche pure, ibride plug-in ed endotermiche a basse emissioni, ma ci sono incentivi anche per moto e veicoli commerciali.

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