Operativo il tavolo tecnico per risolvere la vertenza dei balneari

Operativo il tavolo tecnico per risolvere la vertenza dei balneari

Incontro a Roma il 4 gennaio scorso tra Governo e organizzazioni di rappresentanza degli imprenditori. L'obiettivo è arrivare a un testo condiviso per salvaguardare requisiti e prerogative del comparto.

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13 gennaio 2022

Per la liberalizzazione delle concessioni balneari non c’è fretta. O meglio, c’è ancora qualche giorno per discutere. Il pressing di Bruxelles e le recenti sentenze del Consiglio di Stato passano infatti, almeno per il momento, in secondo piano, visto che a Roma si discute ancora. Già, perché i rappresentanti di tutte le organizzazioni di rappresentanza degli imprenditori balneari (SIB-Fipe/Confcommercio, Fiba, Cna, Assobalneari, Confartigianato e Itb) hanno incontrato il 28 dicembre scorso i ministri Giancarlo Giorgetti, Massimo Garavaglia e Mariastella Gelmini chiedendo di evitare provvedimenti legislativi affrettati “stante la delicatezza e la complessità della materia”, e l’apertura di un tavolo tecnico-politico per “mettere in sicurezza la nostra balneazione attrezzata nel pieno rispetto della normativa italiana ed europea”. Contemporaneamente, si svolgeva un sit-in di protesta con la partecipazione di oltre 300 balneari provenienti da tutta Italia.

Il tavolo si è riunito per la prima volta il 4 gennaio scorso, con la partecipazione degli stessi ministri Garavaglia e Giorgetti, presenti i tecnici del Ministero degli Affari regionali. Nel corso della riunione le organizzazioni sindacali si sono impegnate a presentare un documento unico al Governo. Il ministro Garavaglia, da parte sua, ha proposto la creazione di un gruppo di lavoro ristretto con l'obiettivo di convergere in tempi brevi su un testo condiviso, salvaguardando requisiti e prerogative del comparto.

 

Sib: “bene l’iniziativa Fdi a difesa della categoria e delle prerogative costituzionali del Parlamento”

“È un progetto che apprezziamo, avevamo chiesto da settimane ai parlamentari e alle istituzioni rappresentative un ‘atto di coraggio e di orgoglio’ a difesa delle prerogative del Parlamento, ‘umiliate’ dal Consiglio di Stato. Il partito di Giorgia Meloni ha finalmente e correttamente raccolto questa sollecitazione". Così Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe-Confcommercio, commenta la decisione di Fratelli d’Italia di sollevare davanti alla Corte Costituzionale un conflitto di attribuzione contro la sentenza dell'adunanza plenaria del Consiglio di Stato sulle concessioni demaniali marittime.

Si tratta, per il Sib, di “un fatto estremamente positivo che va non solo a difesa dei 30mila imprenditori balneari italiani, ma soprattutto delle prerogative del Parlamento e delle istituzioni rappresentative. Per quanto ci riguarda confermiamo che impugneremo la sentenza dell'adunanza plenaria del Consiglio di Stato davanti alla Corte di Cassazione per eccesso di giurisdizione”.

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