I prezzi al consumo salgono del 2% su base annua, poco meno della stima preliminare ma comunque al livello massimo da oltre otto anni a questa parte. Continua la “cavalcata” dei beni energetici.

Nel mese scorso l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, è salito dello 0,4% su base mensile e del 2% su base annua (da +1,9% del mese precedente). Lo rileva l'Istat (link ai dati completi in pdf) correggendo leggermente al ribasso la stima preliminare (era il 2,1%) e precisando che l'inflazione tocca un livello che non si registrava da gennaio 2013 (+2,2%), per effetto soprattutto del forte rialzo dei prezzi dei beni energetici, sia per la componente regolamentata che per quella non regolamentata.

Indice dei prezzi al consumo NIC, IPCA. FOI, agosto 2021. Fonte: Istat

L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rimane stabile a +0,6%, mentre quella al netto dei soli beni energetici accelera lievemente dal +0,4% di luglio a +0,5%. L'inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,7% per l'indice generale e a +0,9% per la componente di fondo.