Confcommercio e Generali Italia: nuova convenzione contro i rischi catastrofali per le imprese

Confcommercio e Generali Italia: nuova convenzione contro i rischi catastrofali per le imprese

Rafforzata la partnership per offrire alle imprese una copertura assicurativa agevolata contro gli eventi catastrofali.

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8 maggio 2025

Confcommercio-Imprese per l’Italia e Generali Italia consolidano la loro "storica" collaborazione con la firma di una nuova convenzione che guarda al futuro delle imprese associate, offrendo strumenti concreti per affrontare i rischi legati a eventi catastrofali. L’accordo, esteso anche alla rete Cattolica, mira a fornire coperture assicurative sempre più personalizzate e vantaggiose, pensate per le esigenze del vasto mondo del terziario di mercato. Tra le principali novità, spiccano le soluzioni dedicate alla protezione da calamità naturali, in linea con i nuovi obblighi normativi. Un’opportunità concreta per gli imprenditori che vogliono tutelare le proprie attività da rischi sempre più frequenti, con il supporto di uno dei principali gruppi assicurativi del Paese. L’offerta, riservata esclusivamente agli associati Confcommercio, prevede condizioni economiche particolarmente favorevoli e un ampliamento delle coperture già esistenti, ora estese anche a eventi catastrofali. Accedere ai vantaggi è semplice: sarà sufficiente presentare la tessera associativa Confcommercio valida per l’anno 2025 presso le reti distributive di Generali e Cattolica. 

Loretta  Credaro, Vice Presidente di Confcommercio: "Le imprese del terziario di mercato rappresentano una componente essenziale del tessuto economico italiano e devono poter contare su strumenti adeguati per affrontare rischi sempre più complessi, soprattutto in un contesto, come quello italiano, fortemente sottoassicurato rispetto agli altri paesi. Offrire soluzioni assicurative accessibili, personalizzate e in linea con le nuove disposizioni normative, come quelle messe a disposizione da questo accordo, significa rafforzare la capacità di resilienza delle nostre imprese, supportare gli imprenditori nella tutela della propria attività e contribuire alla sostenibilità dell’intero sistema economico"».

Massimo Monacelli, General Manager di Generali Italia: "Il cambiamento climatico richiede azioni concrete di fronte a eventi caratterizzati da impatti sempre più pesanti in termini di intensità e frequenza. Come primo assicuratore a livello nazionale, grazie alla capillarità e alla professionalità della nostra Rete, vogliamo mettere a disposizione del settore produttivo la nostra offerta per tutelare il motore del Sistema Paese e colmare il protection gap. Questa collaborazione con Confcommercio va esattamente in questa direzione, contribuendo a diffondere la cultura della prevenzione e della gestione del rischio".

Polizze anti-catastrofe, c'è la proroga

È arrivata la sospirata proroga del termine a partire dal quale le imprese saranno obbligate ad assicurarsi contro i danni causati da calamità naturali ed eventi catastrofali. Nella riunione del 28 marzo scorso il Consiglio dei ministri ha infatti approvato un decreto legge che pospone la scadenza (inizialmente fissata al primo aprile) al primo ottobre per le medie imprese e al primo gennaio 2026 per le piccole e micro imprese.

Per le grandi imprese il termine resta quello originario, ma non si terrà conto, per novanta giorni, dell'eventuale inadempimento dell'obbligo di assicurazione "nell'assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali".

Confcommercio: “Bene le proroghe, ma ora sciogliere i nodi interpretativi e operativi”

“È giusta la scelta di prorogare il termine del 31 marzo per l‘obbligo di sottoscrizione delle polizze anti catastrofali da parte delle piccole e medie imprese e di rinviare le sanzioni per le grandi  imprese. Resta, comunque, la complessità di un’operazione di sistema che coinvolge circa quattro milioni di imprese che devono poter valutare e scegliere coperture assicurative di particolare complessità”. Così Loretta Credaro, vicepresidente di Confcommercio con incarico alla Finanza e Assicurazioni, nel corso dell'audizione in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici alla Camera del 9 aprile scorso sul “disegno di legge di conversione del decreto-legge 31 marzo 2025, n. 39, recante misure urgenti in materia di assicurazione dei rischi catastrofali”.

“Occorre utilizzare bene questa finestra temporale - ha sottolineato Credaro - per sciogliere i nodi tecnico-interpretativi e applicativi connessi al nuovo obbligo assicurativo e mettere in campo un sistema caratterizzato da una efficace applicazione del principio mutualistico e del principio solidaristico. In particolare, nei casi di locazione di un immobile per l’esercizio dell’attività di impresa (per esempio di un  esercizio commerciale), va chiarito su chi ricade l’onere di stipulare la polizza e vanno introdotti meccanismi adeguati sul versante dei premi e dei ristori”.

“Va altresì fornita una metodologia unica per la valutazione dei rischi per tutto il mercato. Mentre il sistema tariffario deve differenziarsi nell’ambito della libera concorrenza fra compagnie assicurative”, ha concluso la vicepresidente di Confcommercio.

Federalberghi: "l'obbligo deve riguardare solo i beni di cui l'impresa è proprietaria"

"Allo scopo di ristabilire un corretto equilibrio, l'impresa deve essere soggetta all'obbligo assicurativo solo in relazione ai beni dei quali è proprietaria" ed "è necessario ricomprendere esplicitamente nel campo di applicazione della norma l'acqua alta, le bombe d'acqua, i maremoti e il bradisismo flegreo". Lo ha detto Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi, nell'audizione davanti alla commissione Ambiente della Camera il 9 aprile scorso, esprimendo apprezzamento perché il decreto "consente di rinviare l'entrata a regime di un nuovo onere, in una congiuntura già di per sé complicata a causa dell'incremento dei costi energetici, della domanda interna in contrazione e delle incertezze del quadro geopolitico globale" e perché "offre l'opportunità di apportare dei correttivi".

Nel suo intervento Nucara ha sottolineato che l'articolo 3 del decreto 30 gennaio 2025 numero 18 ha perimetrato il campo di applicazione della norma, specificando cosa si debba intendere per frana, sisma, alluvione, inondazione ed esondazione, ma "le definizioni adottate lasciano spazio per interpretazioni restrittive, che consentono alle compagnie assicurative di rifiutare la stipula di polizze anche in relazione a fattispecie meritevoli di tutela". "Il tema - ha proseguito - è di importanza non trascurabile per un Paese come l'Italia che ha 8mila 300 chilometri di costa, che non di rado si trovano in zone caratterizzate da rischio sismico alto o medio alto".

Federalberghi chiede poi che le polizze catastrofali vengano esentate dall'imposta del 21,25% normalmente applicata alle polizze del ramo danni, rammentando che un'analoga esenzione è attualmente prevista per le assicurazioni contro i danni derivanti da eventi calamitosi di qualunque specie relativamente a unità immobiliari ad uso abitativo. Gli albergatori chiedono infine di differire ulteriormente l'entrata in vigore dell'obbligo fino al nono mese successivo all'attivazione del portale che Ivass dovrà attivare per consentire di comparare in modo trasparente i contratti assicurativi offerti e, in ogni caso, non prima del 31 dicembre 2025.

Fimaa: "Bene il decreto che posticipa l'obbligo per le polizze"

La Fimaa ha espresso soddisfazione per l’adozione del decreto. Per il presidente, Santino Taverna,questa decisione, ampiamente sollecitata e richiesta dalla nostra categoria, offre alle imprese, in particolare alle piccole e micro realtà che costituiscono il 95% del panorama produttivo nazionale, il tempo necessario per valutare con calma e attenzione le proposte assicurative disponibili sul mercato”. Il presidente della Federazione ha sottolineato come il rinvio delle scadenze, fissato al 1° ottobre 2025 per le imprese di dimensioni medie e al 1° gennaio 2026 per quelle piccole e micro, consenta una scelta più consapevole. “In questo modo – ha aggiunto Taverna – ogni azienda avrà il tempo di accedere a informazioni complete e dettagliate sui contenuti dei contratti assicurativi”. Secondo il Presidente, questa misura, che risponde alle istanze sollevate da tempo da Fimaa, "costituisce un passo significativo verso la tutela del sistema produttivo nazionale e il rafforzamento della competitività delle imprese italiane".

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