Sangalli: "Dall'Umbria un esempio della forza della rappresentanza"

Sangalli: "Dall'Umbria un esempio della forza della rappresentanza"

Assemblea elettiva della Confcommercio umbra: Mencaroni confermato presidente. Presentate tre proposte per lo sviluppo della regione e una serie di contributi sulle priorità delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi. 

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8 marzo 2023

A Perugia, nella Sala dei Notari di Palazzo dei Priori, è andata in scena l'assemblea elettiva di Confcommercio Umbria che ha confermato alla presidenza Giorgio Mencaroni per i prossimi cinque anni. Tema dell'incontro, "Imprese Futuro Umbria: la forza delle imprese per costruire insieme il futuro dell’Umbria". Sono state presentate tre proposte per lo sviluppo della regione e una serie di contributi sulle priorità delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi. All’incontro hanno partecipato la presidente della Giunta regionale dell’Umbria, Donatella Tesei, gli assessori Paola Agabiti e Michele Fioroni, il sindaco di Perugia Andrea Romizi, i vicepresidenti di Confcommercio Umbria Chiara Pucciarini e Andrea Tattini, il presidente di Federalberghi Umbria Simone Fittuccia, Roberto Palazzetti, membro di Giunta Confcommercio Umbria, la presidente di Confcommercio Perugia Ivana Jelinic, Stefano Lupi, vicepresidente Confcommercio Umbria, e il membro del Consiglio direttivo Simone Pastorelli.

Perugia, Palazzo dei Priori (Sala dei Notari) 

 

 

Sangalli: "Per rilanciare l'Umbria fondamentale la sinergia tra Perugia e Terni"

Il presidente di Confcommercio ha partecipato all'assemblea elettiva di Confcommercio Umbria. "In questo momento storico - ha detto Sangalli - è fondamentale riuscire a dare una rappresentanza articolata ma insieme unitaria all’Umbria. Lo sappiamo bene, è storicamente complicato mettere insieme valli e colli, città e monti, in un’unica realtà. Ma laddove questa sintesi riesce il risultato è di certo più grande della somma delle singole parti. L’Umbria è infatti più della semplice addizione tra Perugia e Terni. La sinergia di questi territori ha un valore aggiunto che si esprime proprio nella Confcommercio dell’Umbria". "Per far volare alto questa regione, non basta un solo motore, quello di Perugia; serve rafforzare anche la realtà di Terni, come il Presidente Mencaroni ripete spesso. Questo è l’impegno e la prospettiva anche della Confcommercio nazionale che sta al vostro fianco in questa esperienza laboratorio che è la regione Umbria.  Avete messo insieme storie e rappresentanza di una Regione che rappresenta il cuore del Paese".

Perugia, Palazzo dei Priori (Sala dei Notari). Il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli

 

Sangalli ha ricordato come l'Umbria sia "terra di convivenze riuscite tra identità diverse: pensiamo ai francescani e ai benedettini, con quel filo immaginario da Assisi a Norcia che ha inciso come pochi altri sull’intera cultura e identità europea". "Dal tempo della pandemia e delle leggi per l’emergenza al progressivo ritorno alla normalità, che di normale non ha avuto più nulla, tra guerra ai confini dell’Europa, ritorno dell’inflazione e nuovi usi e consumi della popolazione. In questo periodo, l’Italia ha mostrato una capacità di reazione eccezionale e, diciamolo pure, inattesa. Inattesa perché nel biennio 2021-2022 tutte le previsioni economiche sono state abbondantemente superate dalla realtà.  Ma anche una ripresa eccezionale mi verrebbe da dire, da miracolo economico". "Ma - ha aggiunto Sangalli - non possiamo pensare che i dati positivi del PIL abbiano spazzato via tutti i problemi strutturali e di lungo corso del Paese. Tanto più che l’inflazione, seppure in riduzione, pesa oggi pesantemente sui conti delle imprese e sui bilanci delle famiglie e l’economia è in rallentamento. L’anno scorso l’inflazione ci ha “rosicchiato” un decimo di punto di PIL in termini di crescita (a 3,7%).  Dobbiamo allora lavorare per costruire una nuova fase di sviluppo, proprio per evitare di ripiombare nell’incubo degli zero virgola. Gli ultimi due anni ci hanno insegnato che abbiamo le energie per farlo. Al Governo abbiamo chiesto, buone regole, buoni investimenti, buone politiche a sostegno del terziario di mercato, per il commercio, per i servizi, per turismo.  Ci sono incentivi diffusi che sono in scadenza, e bisognerà capire – anche in base all’andamento dell’inflazione – quale sarà il reale fabbisogno per sostenere, da un lato famiglie e imprese, e dall’altro lato per raffreddare l’inflazione. Le partite aperte sono tantissime. Riteniamo certo giusto che si concentrino le risorse per sostenere le imprese che scontano anni di pandemia e di caro-energia. A partire da un alleggerimento del prelievo fiscale sulle imprese e sul lavoro autonomo.  Così come sono giuste le misure di pacificazione fiscale a sostegno dei contribuenti che, pur in regola, non sono stati in grado di versare le imposte per le grandi difficoltà economiche.  Ma resta urgente una strutturale, significativa riduzione del cuneo fiscale e contributivo, compresa la detassazione degli aumenti contrattuali e per il welfare aziendale.  Vanno poi senza dubbio potenziate le misure per turismo e cultura".

Secondo il presidente di Confcommercio, "crescita, produttività, riforme e investimenti del PNRR, pluralismo distributivo, turismo e cultura: sono tutti temi che vanno messi a terra vicino alle imprese.  E “per mettere a terra” sono indispensabili i corpi intermedi, dalla Confcommercio alle Camere di commercio. Rappresentare comunità e territori, con l’alleanza continua con le istituzioni, la regione, i comuni, la provincia, la camera di commercio è il nostro impegno e la nostra prospettiva come parte sociale, come corpo intermedio.  L’ho detto tante volte e lo ripeto qui: dalla rappresentanza economica nelle città, noi siamo diventati la rappresentanza economica delle città. Le nostre imprese, con le loro funzioni, disegnano infatti i temi dei servizi, della sicurezza, della rigenerazione urbana, della mobilità sostenibile, della cura dell’ambiente. Non ci possiamo permettere che sia il digitale senza luogo e senza tempo a dettare i tempi della vita. Il digitale, come tutta l’innovazione, deve abilitare e ampliare la qualità della vita e del lavoro, non renderla più deserta e più angusta. E’ anche questo il senso della nostra ampia battaglia per una “web-tax” che riequilibri la prossimità fisica, e che salvaguardi il ruolo e la funzione dei negozi di vicinato, della filiera turistica che è fatta di accoglienza e qualità. Stesso mercato, stesse regole. Ma soprattutto, viva il digitale se serve all’economia reale e a migliorare realmente la vita delle persone".

 

 

 

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