Lavoro autonomo professionale, “bene prevedere nuove tutele”

Lavoro autonomo professionale, “bene prevedere nuove tutele”

Tavolo tecnico di confronto fra le parti sociali e il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando. Confcommercio Professioni: “ampliare la platea dell’Iscro e rafforzare l’equo compenso”. Conftrasporto: "bene Orlando sull'equo compenso".

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28 aprile 2021

Il decreto attuativo per l'Iscro, l'indennità introdotta in via sperimentale a sostegno del reddito dei lavoratori autonomi, arriverà a breve, probabilmente già entro la fine di maggio Lo ha assicurato al Tavolo con le parti sociali sulla riforma degli ammortizzatori previsti per i professionisti, riunito in videoconferenza il 27 aprile scorso, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando.

Per Anna Rita Fioroni, presidente di Confcommercio Professioni, è però “importante intervenire riducendone l’onere contributivo e ampliandone la platea dei destinatari in vista di una riforma complessiva degli ammortizzatori sociali per il lavoro autonomo professionale”. Inoltre, le Associazioni, ha detto nel suo intervento nel corso della riunione, “dovranno essere coinvolte nella definizione delle modalità dei percorsi di formazione e aggiornamento connesse alla parte di politica attiva, da definire a livello ministeriale”. Si è poi parlato di equo compenso per le prestazioni dei professionisti, sul quale le parti sociali hanno espresso una generale condivisione sulla necessità di rafforzamento. “Condividiamo la necessità di rafforzare l’attuazione del principio dell’equo compenso individuando i parametri di riferimento anche per le professioni non ordinistiche e di costruire un welfare specifico per il lavoro autonomo professionale”, ha detto la Fioroni, ricordando che si è ancora in attesa dei decreti attuativi per l’esonero contributivo del 2021, mentre “sarebbe necessario prevedere deroghe specifiche per superare il periodo emergenziale attraverso interventi mirati ed equilibrati, come ad esempio mantenere bassa la contribuzione per le annualità successive al 2021, per favorire la ripresa delle attività. Ci auguriamo che il Tavolo divenga un luogo di confronto permanente per il futuro, come previsto dalla Legge 81/2017 che ha introdotto nuove tutele che guardano al lavoro autonomo professionale in una logica inclusiva”.

Sul PNRR, infine, Confcommercio Professioni ha sottolineato che “è positivo sottolinei la necessità di un sistema di politiche attive che faciliti le transizioni occupazionali mantenendo alta l’attenzione sul valore della professionalità e su formazione e competenze”. Anche qui “resta fondamentale coinvolgere le Associazioni nella definizione di programmi e piani nazionali per l’occupabilità e formazione che ricomprendano anche le professioni. Anche la riorganizzazione dei centri per l’impiego deve guardare al lavoro autonomo professionale attivando gli sportelli del lavoro autonomo con un ruolo per le Associazioni dei professionisti a livello territoriale, anche con riferimento all’erogazione di servizi”.

 

Conftrasporto: “bene il ministro Orlando sull’equo compenso, significa tutelare i più deboli e dare una maggiore sicurezza”

“Concordo pienamente sul principio dell’equo compenso che il ministro Orlando vuole portare avanti con un forte rilancio della battaglia  sulla misura, che è un valore universale”. Così il presidente di Conftrasporto-Confcommercio, Paolo Uggè, per il quale “è attraverso l’equo riconoscimento dei costi incomprimibili che si realizza maggior sicurezza e si riconosce il giusto valore ai sacrifici di tanti piccoli operatori”.

“Non si tratta di un principio solo giurisdizionale ma di una risposta di civiltà che valorizza tutto il mondo delle piccole imprese e dei più deboli. Dopo una fase difficile, il Pnrr è sicuramente uno strumento eccezionale, ma deve essere accompagnato dal principio doveroso del sostegno delle fasce più deboli presenti sia nel mondo delle professioni che delle piccole imprese”, aggiunge il presidente di Conftrasporto.

“Riconoscere  l’apporto di chi contribuisce alla crescita del Paese per fornire opportunità di lavoro al mondo giovanile diviene la leva fortissima per generare crescita, e lo Stato ha il dovere di perseguire e tutelare questo obiettivo anche per evitare lo sviluppo di un mercato nel quale lo sfruttamento la fa da padrone”, conclude Uggè. 

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