Botteghe e attività storiche: istituito l'Albo nazionale
Botteghe e attività storiche: istituito l'Albo nazionale
Pubblicato il decreto sul nuovo Albo che tutela e promuove le attività storiche. La normativa entrerà in vigore dal prossimo 31 gennaio.

È arrivato anche in Gazzetta ufficiale il decreto legislativo che istituisce l’Albo Nazionale delle attività commerciali, botteghe artigiane ed esercizi pubblici storici. La normativa entrerà ufficialmente in vigore il 31 gennaio 2025, con l'obiettivo di tutelare e valorizzare le attività storiche, riconoscendone il valore culturale, commerciale e sociale nel panorama economico italiano.
Il provvedimento ha definito i criteri per la classificazione e i requisiti necessari per l’iscrizione all’Albo, creando un sistema di protezione per garantirne la salvaguardia e la promozione.
Le principali categorie di attività sono:
- Attività commerciale storica: attività di vendita al dettaglio con operatività continuativa (comma 1, lettera a);
- Bottega artigiana: attività gestita dall’imprenditore artigiano, caratterizzata dalla prevalente manualità delle lavorazioni, come definita dall’art. 2 della legge 443/1985 o dalle normative regionali (comma 1, lettera b);
- Esercizio pubblico storico: attività di ristorazione o somministrazione di alimenti e bevande (comma 1, lettera c).
L’Albo Nazionale delle attività storiche si basa sugli albi regionali, comunali, delle città metropolitane e delle province autonome, aggiornati periodicamente da regioni, comuni e province autonome di Trento e Bolzano. All'interno dell'Albo nazionale è prevista una sezione dedicata alle attività storiche di eccellenza.
La gestione e l’aggiornamento dell’Albo sono affidati al MIMIT, mentre il Ministero del Turismo si occuperà della sua promozione.
Entro il prossimo 2 maggio, un decreto del MIMIT, di concerto con il Ministro del Turismo e dopo il parere della Conferenza unificata, definirà le modalità attuative dell’Albo, tra cui:
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individuazione delle caratteristiche dell’Albo nazionale, della sezione delle attività storiche di eccellenza e di ulteriori sezioni per categoria merceologica, nonché le modalità per lo scambio di informazioni con regioni, città metropolitane, comuni e province autonome per l’aggiornamento periodico;
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pubblicazione dell’Albo in una specifica sezione del sito internet del MIMIT, con rinvii ai siti internet di regioni e comuni;
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predisposizione, nel portale “Italia.it” del Ministero del turismo e nel sito internet di ENIT spa di un apposito rinvio alla sezione del sito internet del MIMIT in cui è pubblicato l’Albo e pubblicazione, sul sito internet del Ministero del turismo, delle informazioni sulle attività di valorizzazione come sotto specificate;
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raccordo con regioni, città metropolitane, comuni e province autonome.
Federmoda: "la norma riconosce un enorme patrimonio economico e culturale"
Grande soddisfazione per il nuovo provvedimento arriva da Federazione Moda Italia, in particolare per vedere accolto il contributo della Federazione avanzato al Tavolo della Cultura e al Tavolo della Moda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy a garanzia di uno sviluppo urbano e commerciale equilibrato, tra identità e innovazione.
"È un provvedimento - ha commentato il presidente Giulio Felloni - che rivolge l’attenzione a quegli esercizi commerciali di prossimità che arricchiscono, con le loro attività, il nostro Paese e che riconosce, con forza di legge, quel patrimonio di eccellenze del Made in Italy fatto di negozi, botteghe e attività storiche e di tradizione che dovranno essere censite, catalogate, sostenute e salvaguardate come un enorme valore economico e culturale".
Per la Federazione si tratta di un primo significativo risultato che darà sicuramente maggiore fiducia a tutte quelle attività storiche che vorranno competere sul mercato in un momento così complicato. "Ci aspettiamo ora l'istituzione di un fondo ad hoc per ridurre la tassazione e fornire adeguate risorse per migliorare le sedi delle nostre attività e i nostri servizi alla clientela in termini di innovazione e sostenibilità e per accompagnare il futuro di queste eccellenze attraverso un adeguato passaggio generazionale", ha concluso Felloni.