Cresce l’ottimismo per l’estate, ma c’è il “nodo” lavoro

Cresce l’ottimismo per l’estate, ma c’è il “nodo” lavoro

A Parma la settantaduesima Assemblea di Federalberghi. Bocca: “dagli ultimi weekend segnali che ci fanno ben sperare, anche se una rondine non fa primavera”. “Bisogna spingere su investimenti e innovazione, il personale si allontana dal nostro settore”.

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15 maggio 2022

Un po’ di ottimismo dopo due anni tragici, ma le nubi sul turismo continuano a essere tante, visto che le imprese si trovano costrette a fare i conti con il rincaro dell'energia, con il peso del fisco e della burocrazia, con l'abusivismo dilagante e con la carenza di personale. È il sentimento prevalente che si è respirato a Parma nel corso della settantaduesima Assemblea di Federalberghi-Confcommercio.

“I segnali registrati nei week end di Pasqua e del 25 aprile ci fanno ben sperare per la stagione estiva", ha affermato il presidente Bernabò Bocca, avvertendo che però "una rondine non fa primavera" e che "due fine settimana positivi non possono coprire il buco causato da due anni di stallo". "I dati in nostro possesso - ha continuato - ci fanno essere ottimisti per la stagione estiva, perché abbiamo un ritorno del turismo straniero, soprattutto americano, nelle città d'arte. Ma il segnale più importante proviene dagli italiani, che fanno vacanze e restano in Italia. Questo è un motivo per noi di vanto e orgoglio". Certo, ha continuato Bocca, “dobbiamo fare a meno di altri mercati internazionali, dalla Russia a tutto il Far East, totalmente assente causa Covid” e per questo è necessario che la politica metta il turismo al centro dei programmi. Nel 2021 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è diminuita di oltre 22,5 miliardi di euro, con un calo del 50,9% rispetto al 2019. Con l'inizio del nuovo anno, purtroppo la situazione è ulteriormente peggiorata e solo quando si sono allentate le misure di sicurezza l'Italia ha giocato ad armi pari con gli altri Paesi: allora finalmente gli stranieri sono tornati”.

“Ora si tratta di dare forza a questo processo spingendo su investimenti e innovazione: gli albergatori puntano all'enogastronomia, convinti che la ristorazione di qualità sia l'alleata ideale per attrarre flussi”, ha detto ancora il presidente di Federalberghi. Ma c’è un altro, enorme problema per le imprese: la difficoltà nel reclutare lavoratori, quasi paradossale se si affronta la questione in modo semplicistico. "Questi anni – ha detto al proposito Bocca - hanno messo in risalto quanto sia importante per la nostra attività poter contare su collaboratori validi, professionalmente competenti e motivati. Purtroppo, ai tradizionali problemi di reperimento della manodopera si aggiunge oggi un fenomeno di allontanamento del personale dal nostro settore".

All’Assemblea – oltre al presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli - è intervenuto il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, secondo il quale "l'Italia ha enormi margini di miglioramento. Tolto il tappo, c'è un fenomeno di grandissima voglia di tornare in Italia dopo due anni di assenza. Dai primi dati notiamo che su aprile, maggio e giugno l'Italia ha un tasso di riempimento delle strutture ricettive di dieci punti superiore alla Spagna, nostro tradizionale competitor. Non si vedeva da anni: c'è un rimbalzo ma dobbiamo renderlo strutturale".

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