Aviaria: Federcarni, "situazione drammatica per le vendite"
Aviaria: Federcarni, "situazione drammatica per le vendite"
Aviaria: Federcarni, "situazione drammatica per le vendite"
"La perdita complessiva del comparto della distribuzione tradizionale determinata dalla mancata vendita dei prodotti avicoli per il periodo agosto 2005-febbraio 2006 è valutata in circa 25 milioni di euro". Questa la situazione ad oggi denunciata da Federcarni-Confcommercio, che associa oltre 30 mila macellerie che rappresentano il 50% del prodotto avicolo distribuito. "La flessione delle vendite di prodotti avicoli - spiega una nota – è iniziata ad agosto del 2005 registrando un calo del 20% che è andato progressivamente crescendo: per i mesi di ottobre e novembre la media delle vendite a livello nazionale è quantificabile con una diminuzione del 60% con picchi dell'80% al centro sud (ed una flessione al nord del 40%)". "Attualmente la situazione - sottolinea Federcarni - è drammatica: nei primi 15 giorni di febbraio è stata registrata una flessione di vendita che si e' attestata sul 70%. Per questo motivo Federcarni-Confcommercio solleciterà al tavolo interministeriale di domani a Palazzo Chigi "misure urgenti per il settore ed in particolare: la sospensione o il differimento dei termini relativi agli adempimenti ed ai versamenti tributari; la sospensione, per sei mesi, dei pagamenti di ogni contributo o premio di previdenza ed assistenza sociale; la revisione degli studi di settore; un bonus fiscale per l'acquisto di attrezzature tecnologiche al fine di attivare un idoneo sistema di tracciabilita' del prodotto carne per la distribuzione al dettaglio; l'adeguamento alla media europea (fra il 6% e l'8%) dell'aliquota iva sulle carni, in Italia attualmente al 10%; il finanziamento di un "Progetto qualità e sicurezza" con la costituzione di un Osservatorio nazionale per il monitoraggio della filiera della zootecnia dall'allevamento alla distribuzione".