Concessioni balneari, “evitare interventi affrettati e pasticciati”

Concessioni balneari, “evitare interventi affrettati e pasticciati”

Dal Sindacato italiano balneari appello alle istituzioni: “si rischia di distruggere un patrimonio prezioso per il Paese, la balneazione attrezzata italiana è un prezioso fattore di vantaggio competitivo da salvaguardare e tutelare".

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3 novembre 2021

“Evitare soluzioni frettolose e pasticciate, come il possibile inserimento nella legge delega sulla concorrenza, data la complessità della questione. È necessario attendere il deposito della sentenza dell'adunanza plenaria del Consiglio di Stato”. Questo l’appello lanciato a Governo e Parlamento da Antonio Capacchione, presidente del Sindacato italiano balneari aderente a Fipe-Confcommercio, sull’annosa vicenda del rinnovo delle concessioni balneari. Al di là dell’aspetto giuridico della vicenda il Sib sottolinea che “spetta comunque alla politica e quindi alle istituzioni dirimere l'intricata vicenda per la sua indubbia importanza per l'economia e per la stessa identità nazionale, ma, soprattutto per le scelte ‘squisitamente’ politiche da effettuare: dalla salvaguardia delle caratteristiche peculiari delle aziende del settore, prevalentemente a conduzione familiare, al giusto bilanciamento fra i diritti fondamentali di proprietà e lavoro delle aziende”.

Per il Sindacato “si devono pertanto evitare autolesionistici provvedimenti che potrebbero risultare tragici non solo per le decine di migliaia di famiglie impegnate nel settore, ma anche per il Paese che rischia di perdere un patrimonio di professionalità e un sicuro elemento di vantaggio competitivo, quanto mai prezioso in questo momento storico nel quale si sta determinando il rilancio e il riposizionamento del turismo nel mercato internazionale delle vacanze”.

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