Prampolini (Confcommercio) sul Decreto Lavoro:“bene l’approccio alla riduzione del cuneo, ma occorre renderlo strutturale. Bene la flessibilità governata dalla contrattazione leader e gli sgravi alle assunzioni, nonché gli interventi sugli strumenti di inclusione sociale e lavorativa”

Prampolini (Confcommercio) sul Decreto Lavoro:“bene l’approccio alla riduzione del cuneo, ma occorre renderlo strutturale. Bene la flessibilità governata dalla contrattazione leader e gli sgravi alle assunzioni, nonché gli interventi sugli strumenti di inclusione sociale e lavorativa”

“Bene l’intervento di riduzione del cuneo contributivo, che auspichiamo si renda presto strutturale, per sostenere ulteriormente il potere di acquisto dei lavoratori. In prospettiva, auspichiamo interventi anche a favore delle imprese, liberando risorse per la detassazione degli aumenti contrattuali. Nella stessa direzione valutiamo positivamente l’incentivazione al welfare aziendale ma riteniamo che sia giusto, gradualmente, allargarne la portata verso tutti quei beni e servizi oggi erogati attraverso gli enti bilaterali di natura contrattuale”: così ha dichiarato Donatella Prampolini Manzini, Vice Presidente di Confcommercio con delega al lavoro ed alla bilateralità, in sede di audizione presso la X Commissione del Senato.

“Sui contratti a termine – prosegue Prampolini - si procede in direzione di una giusta flessibilità contrattata. Siamo soddisfatti, inoltre, per la semplificazione delle procedure riferite agli obblighi informativi dei rapporti di lavoro derivanti dal Decreto Trasparenza e per l’intervento sulla maggiore agibilità del lavoro occasionale, da tempo richiesto dalla Confederazione, come misura di emersione del lavoro irregolare. Occorre, però, una più decisa apertura a tutto il comparto turistico, nonché una maggiore chiarezza sull’ambito applicativo della norma che, per analogia, dovrebbe ricomprendere le imprese appaltatrici dei servizi di stewarding”.

Infine, la Vice Presidente di Confcommercio, ha sottolineato l’utilità degli incentivi alle assunzioni dei giovani e la rivisitazione degli strumenti di inclusione sociale e lavorativa con un saldo ancoraggio tra lavoro e sistema di sicurezza sociale.

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