A Milano usura ed estorsione in calo

A Milano usura ed estorsione in calo

Secondo un’analisi commissionata da Confcommercio gli episodi sono diminuiti del 44% rispetto al 2020. Il vicepresidente Peserico: “non bisogna abbassare la guardia”.

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17 dicembre 2021

Nel 2021 i casi di estorsione e usura nella zona di Milano e dintorni sono diminuiti del 44,1% rispetto all’anno precedente. Questi i dati che emergono dall’analisi condotta da “Mine crime”, il primo database italiano sulla criminalità geo-localizzata, per Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza. Secondo la ricerca i casi di usura sono stati 33, rispetto ai 59 del 2020. L’area metropolitana di Milano è quella che presenta il maggior numero di casi: 17 di estorsioni (-29,2%) e 8 di l’usura (-27,3%). Le zone più critiche sono state piazza Selinunte, via Padova e il quartiere Barona. In proporzione, però, troviamo più casi nella zona di Monza e della Brianza.

Il 71,4% delle estorsioni rilevate dalla ricerca è riconducibile alla criminalità organizzata, mentre il restante 28,6% è riconducibile ad atti isolati di matrice personale.

“Il calo registrato – ha commentato il vicepresidente Mario Pesericonon deve assolutamente farci abbassare la guardia. I dati rischiano di apparire illusori e vanno probabilmente inquadrati in un’evoluzione dei metodi d’infiltrazione della criminalità organizzata. “Mine crime” monitora l’andamento di usura/estorsione fornendo dati strutturati a livello geografico e sociale così da poter contribuire ad una pianificazione più efficace dei presidi di prevenzione. È quindi un possibile strumento di supporto anche per le Forze dell’ordine. Naturalmente occorrerà una sempre maggiore partecipazione da parte delle istituzioni pubbliche e una collaborazione costante fra tutti i referenti: delle imprese, degli istituti di ricerca, del mondo associativo”.

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