Confcommercio Professioni: "Serve un anno di tregua per i contributi"

Confcommercio Professioni: "Serve un anno di tregua per i contributi"

Sul Corriere della Sera la presidente Anna Rita Fioroni si dice insoddisfatta per le misure contenute nei decreti di emergenza. Necessario "un vero e proprio anno bianco dalla contribuzione ai professionisti ed autonomi interessati".

DateFormat

22 febbraio 2021

Delusioni e speranze. Sono i sentimenti dei lavoratori autonomi (soprattutto quelli iscritti alla Gestione separata Inps) in questa tornata di cambio del governo. Delusione per i provvedimenti fin qui adottati dall'esecutivo guidato da Giuseppe Conte e speranze per quello di Draghi che si appresta a muovere i primi passi. "I professionisti non si possono certo dire soddisfatti delle misure stabilite dai decreti emergenziali — afferma Anna Rita Fioroni, presidente di Confcommercio professioni — perché continuano ancora a subire l'effetto del rallentamento e, in alcuni casi, del fermo della propria attività, con forti impatti sul fatturato, anche per i mancati pagamenti da parte dei loro clienti Le misure che sono state finora messe in campo, quindi, non bastano certamente".

Gli aiuti

Primo ostacolo da rimuovere è quello dei cosiddetti codici Ateco da cui dipendono i ristori e gli aiuti statali per i lavoratori autonomi. "Non riteniamo idonei i parametri per calcolare la diminuzione del fatturato — continua Fioroni — Non si può confrontare mese con mese perché il periodo è troppo breve per venire incontro alle effettive esigenze di liquidità e il criterio si presta ad effetti casuali e addirittura iniqui. Peraltro il criterio dei codici Ateco è penalizzante anche rispetto agli obiettivi del decreto legge ristori perché non si riescono ad inserire tutte le attività professionali che rientrano nelle filiere colpite dai provvedimenti restrittivi".

Le richieste

Ma per gli autonomi è arrivata anche qualche buona notizia come l'istituzione del Fondo, con dotazione di 1 miliardo, per finanziare l'esonero parziale per il 2021 dal pagamento dei contributi previdenziali per tutti i professionisti e autonomi. E poi la creazione del primo ammortizzatore universale per lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps denominato Iscro. "Mancano ancora i decreti attuativi che disciplinano le modalità per chiedere ed ottenere l'esonero per autonomi e i professionisti anche iscritti alla gestione separata Inps. E soprattutto ci attendiamo che sia ribadita la volontà di ampliare il fondo per garantire un vero e proprio anno bianco dalla contribuzione ai professionisti ed autonomi interessati". E per quanto riguarda Iscro? "Giudizio positivo — ribadisce la presidente di Confcommercio professioni — ma attenzione: è prevista una contribuzione aggiuntiva per sostenere la misura a carico dei professionisti per il 2021 pari allo 0,2696 ed allo 0,5196 per gli anni successivi. Il periodo sperimentale può giustificare lo 0,51 per cento, ma la richiesta di Confcommercio professioni rimane lo o,2896. Inoltre, Iscro è strategico ma non dà risposta alle esigenze di ristori che tengano conto della situazione di emergenza straordinaria e diffusa in cui si sono trovati i professionisti nel 2020 per cui chiediamo comunque interventi immediati commisurati al calo di reddito". Infine restano sul tavolo temi «scottanti» come l'equo compenso e la possibilità per i lavoratori autonomi di una deducibilità dei contributi versati alle forme di sanità integrativa come opportunità di sviluppo del sistema di welfare complementare.

tratto dal Corriere della Sera

 

di Isidoro Trovato

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca