A Roma un programma di formazione contro la violenza di genere

A Roma un programma di formazione contro la violenza di genere

Nel 2025, Ebit Lazio introdurrà un nuovo programma formativo, realizzato con il supporto di Terziario Donna Confcommercio, dedicato alla lotta contro la violenza di genere. 

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6 dicembre 2024

Nel 2025, il catalogo formativo di Ebit Lazio, l'Ente bilaterale del commercio creato e gestito dai sindacati di settore Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e da Confcommercio, si arricchirà di un nuovo programma di formazione dedicato esclusivamente alla lotta contro la violenza di genere realizzato grazie all'impegno di Terziario Donna Confcommercio Roma. L'iniziativa è stata annunciata a Roma, nella Sala del Carroccio in Campidoglio, alla presenza di Guido Lazzarelli e Vittorio Pezzotti, rispettivamente presidente e vicepresidente di Ebit Lazio, Simona Petrozzi, presidente di Terziario Donna Confcommercio Roma, Romolo Guasco, direttore di Confcommercio Roma, Alessandra Pelliccia, segretaria generale di Filcams Cgil Roma e Lazio, Giulia Falcucci, componente della Segreteria di Fisascat Cisl Roma e Lazio, Alessandro Maria Contucci e Roberta Valenti, rispettivamente segretario generale e componente della segreteria di Uiltucs di Roma e Lazio, membri di Ebit Lazio, e Svetlana Celli, presidente dell'Assemblea Capitolina. "Il corso – ha spiegato Guido Lazzarelli – si propone di formare i partecipanti nell'individuazione di situazioni di violenza, sia nelle mura domestiche che nei luoghi di lavoro, garantendo assistenza alle vittime. È destinato a un pubblico ampio, comprese le figure dirigenziali delle imprese del terziario. Ogni anno, grazie alla collaborazione con enti di formazione accreditati dalla Regione Lazio, il nostro Ente offre numerosi corsi su temi molto vari, che spaziano dall'informatica alla sicurezza, dalle lingue straniere al management. Dal 2025, questo percorso aggiuntivo sul contrasto alla violenza di genere arricchirà l'offerta formativa, affrontando una tematica purtroppo ancora attuale: i luoghi di lavoro possono essere sia ambienti a rischio di violenza che contesti in cui è possibile riconoscere segnali di allarme per le vittime di violenza domestica", ha concluso il presidente di Ebit Lazio. "Non possiamo abbassare la guardia – ha dichiarato Simona Petrozzi – ma dobbiamo diventare sentinelle attente a ciò che accade intorno a noi, sia nei luoghi di lavoro che nelle nostre case. È importante ricordare che la parità non esiste finché persiste la violenza di genere". "Contrastare la violenza di genere è una responsabilità collettiva - ha detto Svetlana Celli - che coinvolge tutti, dalle istituzioni alle aziende, fino ai singoli cittadini. Il progetto di formazione presentato da Ebit Lazio è un passo fondamentale in questa direzione, poiché mira a sensibilizzare e formare non solo le vittime, ma anche coloro che possono prevenire e intervenire. L'impegno di Ebit Lazio nel coinvolgere il settore terziario e commerciale del Lazio è un segno importante di come anche il mondo del  lavoro possa fare la sua parte".

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