Confcommercio Sicilia: "la protesta paralizza le attività produttive"

Confcommercio Sicilia: "la protesta paralizza le attività produttive"

Il presidente regionale di Confcommercio, Pietro Agen, sottolinea che "bloccare le attività produttive dell'intera Sicilia è un atto ignobile, che procura un danno enorme all'intera economia e che causa disagi ai consumatori".

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19 gennaio 2012

'Bisonte selvaggio' paralizza la Sicilia. Monta la protesta nel secondo giorno di blocchi
organizzati a tappeto dagli autotrasportatori siciliani dell'Aias e dai produttori agricoli del Movimento dei forconi, ai quali si sono aggiunti le marinerie di diverse citta', da Catania a Termini Imerese. Tra le ragioni della protesta l'aumento del costo del carburante, la mancanza di regolamentazione dei pagamenti della committenza, il cartello imposto dalle compagnie assicurative e una rete infrastrutturale inadeguata. Il presidente di Confcommercio Sicilia, Pietro Agen, condanna la forma della protesta: "Bloccare le attivita' produttive dell'intera Sicilia e' un atto ignobile, che procura un danno enorme all'intera economia e che causa disagi ai consumatori''. ''E' amaro dover constatare che la protesta - ha osservato Agen - avviata con onesta' e convinzione da alcuni, sia strumentalizzata da altri per scopi non del tutto legittimi. Anzi, tali situazioni si prestano
pericolosamente ad infiltrazioni di organizzazioni malavitose, che traggono soltanto vantaggi dal disagio della collettivita' siciliana e del mondo produttivo dell'isola".

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