Confcommercio su vendite al dettaglio: dato peggiore delle attese, molto difficili i prossimi mesi

Confcommercio su vendite al dettaglio: dato peggiore delle attese, molto difficili i prossimi mesi

Occorrono adeguati indennizzi a fondo perduto e rapidi incentivi agli investimenti per salvare il tessuto commerciale italiano

Dato peggiore rispetto alle attese che evidenzia i primi sintomi di un rallentamento destinato ad amplificarsi nei prossimi mesi con il riacutizzarsi della pandemia e il ritorno a misure di limitazione della mobilità e delle attività produttive. Nonostante il recupero del terzo trimestre, nell’area non alimentare il vuoto di domanda creatosi nei mesi di marzo e aprile è ancora ben lontano dall’essere colmato. Se si escludono l’alimentazione e i beni per la fruizione del tempo trascorso in casa, anche per motivi di studio e lavoro, molti segmenti di spesa scontano nei primi nove mesi del 2020 riduzioni in doppia cifra rispetto all’analogo periodo del 2019. Questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati sulle vendite al dettaglio a settembre diffusi oggi dall’Istat.

Il commercio elettronico – prosegue la nota – continua a crescere, come anche i discount. Le piccole superfici sono in difficoltà. La pandemia ha, dunque, enfatizzato tendenze già presenti nell’economia italiana. Anche ammesso che sia possibile superare rapidamente le difficoltà logistiche, infrastrutturali e organizzative, non basterà alle attività commerciali di prossimità ricorrere al canale virtuale per sopravvivere. Per tale ragione, sarà necessaria un’efficace miscela di adeguati indennizzi a fondo perduto e rapidi incentivi agli investimenti tecnologici per salvare il tessuto commerciale italiano e il suo prezioso portato di pluralismo distributivo.

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