Nuovo Codice della strada: il costo della sicurezza non deve gravare solo sugli autotrasportatori

“Comprendiamo la necessità dell’inasprimento delle sanzioni per le violazioni”, ma il “Governo adesso deve impegnarsi” per permettere agli autotrasportatori di lavorare senza che soltanto su di loro gravi “il costo della sicurezza”. Conftrasporto, per bocca del segretario generale reggente, Pasquale Russo, prende posizione sulle recenti modifiche introdotte dall’Esecutivo al Codice della strada e chiede la modifica di alcuni punti del decreto legge. In particolare,

una graduazione più razionale delle sanzioni previste per la violazione delle norme che disciplinano il trasporto di merci pericolose e una revisione della norma che stabilisce la sanzione sia per il proprietario del veicolo che per l’impresa da cui dipende il conducente, che rischia di trasformarsi nel pagamento di una doppia multa per il trasportatore.

“Positiva, invece, in quanto evidenzia la volontà di introdurre un principio che dovrà essere adottato anche se in una forma più allargata per altre fattispecie, è la previsione – continua Russo - della corresponsabilità delle sanzioni al committente, così come l’introduzione del ritiro dei documenti di circolazione anche per gli stranieri, che è senza dubbio uno dei pochi rimedi concreti per contrastare la concorrenza sleale di alcuni vettori esteri”.

Conftrasporto giudica infine “pesanti ma giuste”, le sanzioni a carico di chi viola le norme di sicurezza sociale, come la guida in stato di ebbrezza o la manomissione del cronotachigrafo: “comportamenti che sono avversati da tutti coloro che fanno della guida la propria professione. Non tolleriamo chi mette in pericolo la sicurezza di tutti quelli che quotidianamente sono sulle strade”.