Conftrasporto propone la sospensione della patente per gli autisti ubriachi

Sospensione della patente e suo declassamento per 20 anni per i conducenti di mezzi  pesanti che vengono trovati in stato di ebbrezza. La proposta fatta da Conftrasporto non è nuova (risale al 1994), ma i fatti di Latina - esempio classico di come il comportamento criminale di un singolo porti alla colpevolizzazione di tutta una categoria - la riportano tragicamente di attualità, Una norma, ricorda il Segretario generale Paolo Uggè, che “deve funzionare da forte deterrente e che irresponsabilmente non è stata introdotta neppure nel nuovo Codice della strada”, anche se “è un dato di fatto che le condizioni di lavoro stanno peggiorando, che si fanno sempre più pressanti le richieste dei committenti anche in barba alla più elementari norme di sicurezza e che in Italia manca un piano di aree di sosta per permettere ai conducenti dei Tir di rispettare le norme di sicurezza per quanto riguarda i turni di guida”.

In più, sempre secondo il Segretario generale di Conftrasporto, “nel nuovo Codice della  strada è assente un’ulteriore richiesta degli autotrasportatori italiani, riguardante l’applicazione del cosiddetto 'fermo del mezzo' in vigore negli altri Paesi. L’assenza di tale misura consente infatti a un conducente straniero che commette una grave infrazione in Italia di vedersi ritirare la patente ma non il libretto di circolazione. Una volta nel suo Paese, il trucchetto consiste nel fare una denuncia di smarrimento della patente, ottenendo il duplicato che gli consentirà di tornare a circolare liberamente nel nostro Paese. Ciò mentre agli italiani vengono comminate sanzioni pesantissime e il fermo del mezzo”.