Archiviata la vittoria del centrodestra alle elezioni, il prossimo passo sarà ora la prima riunione delle nuove Camere, fissata per il 13 ottobre. Tempi strettissimi, dunque, per la manovra economica da approvare entro fine anno.

È stata la coalizione di centrodestra a vincere le elezioni politiche 2022: con il 44% circa delle preferenze (43,79% alla Camera, 44,02% al Senato) ha la maggioranza assoluta dei seggi in entrambi i rami del Parlamento. A trascinare la coalizione il risultato di Fratelli d'Italia: il partito guidato da Giorgia Meloni si attesta al 26% sia alla Camera che al Senato, seguito a notevole distanza dalla Lega (scesa intorno al 9%) e Forza Italia (poco sopra l'8%). Il centrosinistra si ferma intorno al 26%, con il Pd che non raggiunge la soglia del 20 per cento. I 5 Stelle sono il terzo partito poco oltre il 15% mentre la lista Calenda-Renzi è intorno al 7,7 per cento.  L'affluenza è stata del 63,9%, la più bassa di sempre, circa nove punti percentuali in meno rispetto al 2018. L'indicazione arrivata dagli italiani "è per un governo di centrodestra a guida Fdi. Non tradiremo la vostra fiducia. Siamo pronti a risollevare l'Italia", ha dichiarato dopo il voto Giorgia Meloni.

Almeno un mese per il nuovo governo

I numeri sono netti, la maggioranza uscita dalle urne è inequivocabile: il centrodestra ha una maggioranza ampia sia alla Camera (235 su 400) che al Senato (112 su 200). E ora che succede? Una volta che saranno stati eletti i presidenti dei due rami del Parlamento e i presidenti dei gruppi (ovvero dopo il 13 ottobre, data della prima riunione a Montecitorio e Palazzo  Madama), il Presidente della Repubblica avvierà le consultazioni. I tempi sono stretti, tanto più che c’è una manovra economica da scrivere e mandare a Bruxelles per poi farla approvare dalle Camere entro il 31 dicembre, e il Pnrr da portare avanti con riforme e norme attuative.

Se la maggioranza eleggerà in fretta i presidenti delle Camere, le consultazioni potrebbero partire già dopo il 18 ottobre. Servirà un paio di giorni e dalla fine di quella settimana o al massimo da quella successiva il Capo dello Stato potrebbe così affidare l'incarico a Giorgia Meloni, con il nuovo governo in carica negli ultimi giorni di ottobre o al massimo nei primi di novembre.

Manovra, sarà corsa contro il tempo

I tempi tecnici necessari per il varo del nuovo governo hanno evidentemente un impatto sulla tempistica degli adempimenti di finanza pubblica. Se difficilmente il nuovo esecutivo potrà essere operativo prima di inizio novembre, va da sé che la manovra economica non potrà essere presentata a Bruxelles entro metà ottobre e approvarla per fine anno, per non incorrere nell’esercizio provvisorio, sarà una vera impresa oltre che una corsa contro il tempo. Quanto alla sua consistenza,  tenendo conto solo delle spese cosiddette obbligate come i rifinanziamenti, i rinnovi contrattuali e l'adeguamento delle pensioni all'inflazione, la legge di bilancio parte già da 20-25 miliardi. Il tutto in un quadro macroeconomico in netto peggioramento: la nota di Aggiornamento al Def  stima per l'anno prossimo non più il 2,3% come precedentemente previsto ma lo 0,6%%.

Fto: “bene la stabilità, sostenere il turismo”

"Al di là delle opinioni di ciascuno, le urne ci hanno restituito un esito chiaro. Non possiamo che salutare con favore l’eventuale scenario di stabilità che ne deriva e che consentirebbe una pianificazione delle azioni e degli interventi a favore del settore turistico, in particolare del turismo organizzato". Così Franco Gattinoni, presidente della Federazione turismo organizzato di Confcommercio, commenta i risultati delle elezioni politiche aggiungendo che "ora ci aspettiamo dalla classe politica che sia davvero vicina ai ceti produttivi, dimostrando per il turismo quella sensibilità che il comparto merita, dato il suo peso nell’economia italiana. Non siamo ancora usciti in via definitiva da due anni e mezzo tremendi, dunque siamo ansiosi di instaurare un dialogo e una collaborazione istituzionale improntati alla lealtà e alla concretezza".