Federlogistica: "il crollo del ponte, si abbatte anche sull'attività del porto"

Federlogistica: "il crollo del ponte, si abbatte anche sull'attività del porto"

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3 agosto 2018
Luigi Merlo, presidente Federlogistica-Conftrasporto (ex presidente del Porto di Genova)   Il primo pensiero va a tutte quelle persone che ieri hanno perso la vita nel crollo del ponte Morandi. Alle loro famiglie esprimo il mio personale cordoglio e quello della Federazione che rappresento. Esprimo solidarietà alla gente sfollata dalle case pericolanti. Una tragedia immane della quale non si ha ancora la portata complessiva, ma che avrà conseguenze sulla vita quotidiana, sociale ed economica di Genova.   Il crollo del ponte Morandi rappresenta, oltre che un fatto di una gravità inaudita, una pesante emergenza per la portualità ligure, di gran lunga la più importate d'Italia. Infatti l'inadeguata infrastruttura ferroviaria a completamento del terzo valico ancora in corso e il mancato completamento del raddoppio Genova-Ventimiglia limitano i collegamenti al solo trasporto stradale.   La mancanza di alternativa al ponte Morandi, per l'assurda opposizione alla gronda autostradale, rischia di mettere in ginocchio un'economia che al solo erario statale garantisce ogni anno quasi 5 miliardi di entrate tra Iva e accise generate dalla attività portuale.   Non solo,  ma anche il turismo crocieristico, i collegamenti con traghetti per l'Italia e il nord Africa, la cantieristica rischiano un colpo mortale. E in ballo ci sono 50mila posti di lavoro.   Auspico che il ministro Toninelli attivi da subito un'unità di crisi per dare supporto all'Autorità di sistema portuale e agli operatori individuando misure immediate, come ad esempio la creazione di una rete di aree logistiche che possano alleggerire la grave situazione emergenziale in atto.  

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