Finanziaria: ok al concordato fiscale
Finanziaria: ok al concordato fiscale

Finanziaria: oggi la fiducia sul maxi emendamento
Dal concordato fiscale di massa ai fondi ex Tfr, fino alla stangata sul porno. Queste alcune delle misure inserite nel maxi-emendamento alla Finanziaria, sul quale oggi il governo porrà la fiducia, che "blinda" i saldi di bilancio e conferma gli impegni europei sui conti pubblici.
ASILI NIDO. Per le spese sostenute fino ad un massimo di 632 euro spetterà ai genitori una detrazione fiscale del 19%. E' scomparso l'analogo riferimento alla spesa per le baby sitter.
BONUS BEBE'. Vale 1.000 euro e riguarda tutti i neonati nel 2005 e i nati o adottati dal secondo figlio in poi nel 2006. Prevede un limite di reddito di 50.000 euro (in un primo tempo la cifra era pari a 45mila euro): è richiesta l'autocertificazione per riscuotere l'assegno.
CONCORDATO FISCALE. Alla cosidetta "Programmazione fiscale" su Ire, Irap e Iva potranno aderire professionisti e piccole e medie imprese per periodi triennali. Per il 2005-2007 si potrà concordare un aumento dell'imponibile in base all'andamento dell'economia con l'obbligo di adeguare gli anni d'imposta 2003-2004 in caso di "reddito non congruo". Non si tratta di una novità assoluta: il ministro Vanoni utilizzò questo strumento per consolidare lo sviluppo dell'economia negli anni Cinquanta.
MUTUO CASA. La norma interessa i lavoratori precari con meno di 35 anni di età, un reddito fino a 40mila euro l'anno e un rapporto di lavoro a tempo determinato o subordinato in base alle tipologie previste dalla legge Biagi. Il governo istituisce un fondo per la concessione di garanzia sui mutui bancari.
NOTAI. Le spese notarili per la compravendita di appartamenti sono ridotte del 20%.
PLUS-VALENZE IMMOBILIARI. La norma modifica l'attuale regime di tassazione. L'aliquota del 12,50% sarà applicata entro i cinque anni dall'acquisto esattamente come avviene per il "capital gain" delle azioni. Il regime attuale era praticamente inattuato: ad oggi sono stati dichiarati circa 50 milioni all'anno di plusvalenze.
PORNO TAX. Adottato il modello francese che prevede un tributo speciale non solo per il materiale pornografico ma anche per le forme di intrattenimento che incitano a comportamenti estremamente violenti. L'imposta pari al 25% e' applicata ai redditi derivanti dai ricavi della produzione, distribuzione, vendita e rappresentazione di materiale a luci rosse. E' previsto un acconto pari al 120% per il 2005. Sale invece al 10% l'Iva sugli abbonamenti a canali televisivi porno. La "Porno tax e' radicalmente cambiata - ha spiegato ieri sera il ministro dell'Economia Giulio Tremonti -, diventa un'imposta etica secondo il modello francese".
TASSA PER I PARTITI. Stretta sulle donazioni: partiti e movimenti pagheranno una somma pari all'1%.
TFR. Un punto a favore per il ministro Tremonti. Le risorse risparmiate attraverso il rinvio al 2008 della riforma della previdenza complementare saranno destinate alla riduzione del deficit. Complessivamente si tratta di 2,060 milioni di euro suddivisi nel periodo 2006-2008.
START-UP. Boccata d'ossigeno per le imprese: diminuisce il periodo entro cui si puo' dedurre dall'imponibile l'ammortamento dell'avviamento. Il decreto fiscale lo aveva raddoppiato da 10 a 20 anni: il maxi-emendamento lo riduce a 18 anni.