Gli autotrasportatori restano sul piede di guerra
Gli autotrasportatori restano sul piede di guerra
Autotrasporto: il bonus fiscale si restituirà da ottobre, ma la categoria resta sul piede di guerra
A partire dal prossimo mese di ottobre, le imprese di autotrasporto che hanno beneficiato tra il 1992 e il 1994 del bonus fiscale dichiarato illegittimo dall'Unione Europea dovranno restituire un miliardo di euro. E' il frutto di un decreto legge varato dal Governo che ha anche scaglionato il pagamento della s omma correggendone la natura fiscale: per il recupero, infatti, non verranno inviate cartelle esattoriali ma - al termine della verifica sui reali beneficiari del bonus - sarà il Ministero delle Infrastrutture a trasmettere gli "inviti al pagamento" delle somme dovute.
Il decreto va incontro alla principale richiesta fatta dagli autotrasportatori. L'invio di una sola cartella – avevano detto – sarebbe bastata a far scattare il fermo generale. Per questo è stato "congelato" il blocco già annunciato per il prossimo 25 marzo.
La categoria rimane tuttavia sul piede di guerra. "Il fermo – ha affermato il Segretario generale Paolo Uggè - è stato sospeso perché le cartelle esattoriali non arriveranno. Ma la restit uzione si può effettuare solo a condizione che sul settore non continuino a gravare costi aggiuntivi che rendono gli autotrasportatori italiani svantaggiati rispetto ai concorrenti europei". Le principali rivendicazioni riguardano la differenza del prezzo del gasolio italiano rispetto al prezzo medio pagato in Europa e le difficoltà nell'attraversamento dei valichi alpini, "che producono – ha ricordato Uggè - un danno per il solo autotrasporto di cir ca 1,5 milioni di euro". E' per questo che Conftrasporto ha chiesto al Governo la proclamazione dello stato di crisi per il settore ed un incontro per conos cere quali prospettive si siano aperte in occasione del vertice europeo di Barcellona. Una richiesta, quest'ultima, tanto più necessaria considerando il commento rilasciato da Uggè sulle conclusioni del summit: "inferiori alle aspettative tanto annunciate: del tanto pubblicizzato intervento italiano a difesa della mobilità garantita si possono riscontrare solo brevi accenni".
Per valutare la situazione complessiva, sono stati convocati per sabato prossimo i Consigli generali delle federazioni che aderiscono a Conftrasporto.