I contenuti principali del decreto
I contenuti principali del decreto
- CEDOLARE SECCA. Si pagherà una sola aliquota del 20% sui redditi provenienti dai contratti di locazione. La novità è che sarà alternativa. Vale a dire, il proprietario potrà optare per la cedolare secca oppure tornare al ‘vecchio’ sistema di tassazione Irpef che prevede più aliquote a seconda degli scaglioni di reddito.
- COME SI PAGA. Bisognerà versare in acconto l’85% per il 2011 e il 90% per il 2012 ma spetterà comunque all’Agenzia delle Entrate definire nel dettaglio le modalità.
- SANZIONI. Chi farà il ‘furbo’ dovrà pagare multe salatissime. Il Governo ha infatti deciso di elevare le sanzioni per chi non indica o indica importi in misura inferiore al vero.
- ARRIVA L’IMU. Dal 2014, arriva l’Imu, l’imposta municipale che si applicherà solo sulle seconde case e su quelle di lusso. l’aliquota verrà fissata da un decreto del Presidente del Consiglio entro il prossimo 30 novembre. Saranno poi i Comuni ad aumentare o diminuire il prelievo dello 0,3%. L’Imu sostituisce, per la componente immobiliare, l’imposta sul reddito delle persone fisiche e le relative addizionali dovute in relazione ai redditi fondiari relativi ai beni non locati, l’imposta di registro, l’imposta ipotecaria, l’imposta catastale, l’imposta di bollo, l’imposta sulle successioni e donazioni, le tasse ipotecarie, i tributi speciali catastali e l’imposta comunale sugli immobili. Sarà versata in quattro rate di pari importo con scadenza: al 31 marzo, al 16 giugno, al 30 settembre e al 16 dicembre. Il contribuente potrà anche decidere di versarla in un’unica soluzione annuale da corrispondere entro il 16 giugno.
- IMPOSTA FACOLTATIVA. Non riguarderà gli immobili a uso abitativo. Potrà sostituire la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, il canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche, l’imposta comunale sulla pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni, il canone per l’autorizzazione all’installazione dei mezzi pubblicitari, l’addizionale per l’integrazione dei bilanci degli enti comunali di assistenza.
- COMPRAVENDITE. Il tributo sulle compravendite spetterà ai Comuni e sarà del 3% sulle prime case, e del 7% sulle seconde.
- FONDO COMUNI E IMPOSTE DEVOLUTE. Ai Comuni viene devoluto il gettito derivante da: imposta di registro e imposta di bollo; imposte ipotecaria e catastale; imposta sul reddito delle persone fisiche, in relazione ai redditi fondiari, escluso il reddito agrario; imposta di registro e imposta di bollo sui contratti di locazione relativi a immobili; tributi speciali catastali; tasse ipotecarie e cedolare secca sugli affitti.Per realizzare in forma progressiva e territorialmente equilibrata l’operazione di far defluire ai Comuni gli incassi provenienti dagli immobili, è istituito un Fondo sperimentale di riequilibrio della durata di 5 anni. Allo Stato è attribuita una compartecipazione sul gettito dei tributi e la percentuale di compartecipazione è stabilita entro il 30 novembre, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, d’intesa con la Conferenza Stato- città e autonomie locali.
- LOTTA EVASIONE E IMMOBILI FANTASMA. Il maggior gettito derivante dall’accatastamento degli immobili finora non dichiarati in catasto andranno ai comuni. Viene elevata al 50% la quota dei tributi statali riconosciuta ai Comuni. I Comuni avranno inoltre accesso, secondo le modalità stabilite con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate d’intesa con la Conferenza Stato- città e autonomie locali, ai dati contenuti nell’anagrafe tributaria. Si tratta delle informazioni relative ai contratti di locazione nonché a ogni altra informazione riguardante il possesso o la detenzione degli immobili ubicati nel proprio territorio; somministrazione di energia elettrica, di servizi idrici e del gas relativi agli immobili ubicati nel proprio territorio; ai soggetti che hanno il domicilio fiscale nel proprio territorio; ai soggetti che esercitano nello stesso un’attività di lavoro autonomo o di impresa; il sistema informativo della fiscalità è integrato, d’intesa con l’ANCI, con i dati relativi alla fiscalità locale.