L'intervento del presidente Sangalli (integrale)

L'intervento del presidente Sangalli (integrale)

DateFormat

16 ottobre 2015

 

"Ho ascoltato con molta attenzione ed interesse i precedenti autorevoli interventi.
Mi discosto per qualche minuto dal tema centrale del forum per soffermarmi sulla situazione dell'economia italiana che stiamo vivendo oggi. Dopo tanti, troppi anni, di previsioni negative e di revisioni al ribasso, oggi registriamo segnali di ripresa dell'economia. Mi riferisco, in particolare, al risveglio dei consumi, alla fiducia delle famiglie e delle imprese ai massimi, al buon andamento dell'occupazione.
Tuttavia, in questa fase la prudenza è d'obbligo perché la ripresa è ancora ben lontana dall'essere robusta e diffusa. Perché molte famiglie e imprese non l'hanno toccata con mano, perché molte piccole imprese dei nostri settori continuano a soffrire, perché soprattutto il Sud è rimasto indietro. Infatti, a fronte di un Nord trainato dalle esportazioni e che ha beneficiato dell'effetto Expo, rispetto ad una crescita delle regioni centrali grazie all'espansione dei servizi, il Meridione è rimasto indietro. La nostra previsione di +1,1% di Pil per il 2015 è, infatti, sintesi di un +1,5% del Centro-Nord e di un arretramento dello 0,5% del Mezzogiorno.
Il Sud l'anno scorso ha fatto segnare un calo di ricchezza addirittura sei volte maggiore del resto del Paese confermando come, quest'area amplifica, purtroppo quasi sempre in negativo, le performance delle altre regioni. C'è da dire, tuttavia, che qualche segnale positivo nel Mezzogiorno c'è. E alludo all'occupazione che è in crescita da quattro trimestri consecutivi anche se, rispetto al 2012, il calo è consistente, circa 250 mila unità, e molto superiore a quello del Nord che ha perso "solo" 26 mila occupati.
Questi sono i numeri che ci fanno dire che il Governo deve avere più coraggio e deve averlo subito, scommettendo sulla ripresa e abbassando senza indugio le tasse su famiglie e imprese perché se manteniamo il triste primato della pressione fiscale tra le più alte al mondo la crescita non verrà mai.
E allo stesso tempo il Governo deve scommettere su un'accelerazione  del processo di riforme economiche, indispensabili a tutto il sistema imprenditoriale per tornare a crescere. Ho appena chiuso un altro Forum dalla parte opposta del paese, a Cernobbio, dove Confcommercio con Conftrasporto ha chiamato a raccolta tutto il mondo dei trasporti e della logistica. Anche in quel contesto alla presenza del ministro Del Rio abbiamo chiesto riforme.
Perché oggi i trasporti e la logistica tra Nord e Sud del paese mostrano  ancora molte inefficienze aggravando ancora di più il gap competitivo del nostro mezzogiorno.  Un' Italia a 2 velocità, insomma, sempre più disconnessa.
Potenziare quindi  le infrastrutture e spendere bene le risorse dei fondi strutturali europei concentrando gli sforzi su quella vocazione naturale all'export del Mezzogiorno che si chiama turismo e che in quest'area non è adeguatamente valorizzata.
E il turismo e tutto il terziario di mercato è il settore in cui l'imprenditoria femminile è più diffusa. Nei servizi di mercato che, nel loro complesso,  valgono oltre il 40% del Pil e dell'occupazione del Paese, si concentra una forte, vivace, dinamica imprenditoria femminile. Il terziario, quindi, premia la centralità della componente femminile nelle imprese e avvalora la tesi di un'impresa sempre più al femminile.
Il nostro ufficio studi ha rilevato una piccola ripresa dell'occupazione femminile nella prima parte del 2015, non solo nella media del Sud ma, in particolare, in Sicilia (+15mila unità rispetto a +46mila unità dell'intero Mezzogiorno).
Il Censis, ha messo in luce che, negli ultimi anni, la condizione femminile nel suo insieme mostra lenti ma significativi miglioramenti in Italia.  Le imprese femminili costituiscono il 30,2% del totale, con punte del 31, 2 % nell'Italia centrale e hanno dimostrato una maggiore capacità di resistenza rispetto alle imprese, diciamo, maschili. E, lasciatemelo dire con una certa enfasi, delle donne che fanno impresa 7 su 10 scelgono il Terziario. Le donne imprenditrici operano con tenacia, flessibilità, determinazione. Fanno impresa, e questo è bene ricordarlo e, a voce alta, cercando di conciliare il più delle volte, e spesso con sofferenza,  lavoro e famiglia. La loro è una determinazione vera, voluta e difesa fortemente che le aiuta ad affrontare con notevole dinamismo e flessibilità i mutamenti economici e sociali per cogliere le opportunità di innovazione, di cambiamento e di crescita in modo da trasformare la crisi in un'occasione di rilancio e di sviluppo imprenditoriale.
Ecco allora, e sono giunto alla chiusura, suona sempre più attuale e centrato il titolo di questa seconda edizione del Forum "Donne motore della ripresa": che non è un augurio ma  è una certezza: proprio da voi  imprenditrici può arrivare un contributo importante per scommettere sulla ripresa per trasformarla in una crescita vera, robusta e duratura".


 

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca