La tradizione culinaria fiorentina torna protagonista

La tradizione culinaria fiorentina torna protagonista

Da ottobre 2024 a febbraio 2025 quarta edizione di “Io sono fiorentino”, iniziativa ideata dalla Confcommercio nell’ambito del progetto regionale “Vetrina Toscana”.

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15 ottobre 2024

La grande tradizione culinaria di Firenze torna protagonista, a tavola e sui social, con la quarta edizione di “Io sono Fiorentino”, l’iniziativa ideata dalla Confcommercio Toscana nell’ambito del progetto regionale “Vetrina Toscana” per promuovere la qualità dell’enogastronomia locale, con il sostegno di Regione Toscana, Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana e il contributo di Unioncamere e Camera di Commercio di Firenze.

Da ottobre 2024 fino a febbraio 2025, il calendario sarà scandito da cinque piatti iconici della cucina gigliata reinterpretati dall’estro degli chef contemporanei e promossi sui social con foto e video. Ad aprire le danze nel mese di ottobre è stata la schiacciata con l’uva, che celebra con dolcezza il rito della vendemmia; a novembre salirà sul trono il peposo, calda alchimia di carne di manzo, spezie e Chianti per affrontare i rigori dell’inverno appena iniziato. A dicembre sarà la volta dei tortelli di patate, nati come piatto povero alla metà del 1800 e diventati una vera leccornia, mentre a gennaio arriverà la ribollita, per eccellenza la “zuppa toscana di magro dei contadini” come la definì Pellegrino Artusi. Chiuderanno la nuova edizione di “Io sono fiorentino”, a febbraio, i crostini coi fegatini di pollo, antipasto che più toscano non si può.

Dodici i ristoranti di Firenze e dintorni aderenti a “Vetrina Toscana” che daranno vita a interpretazioni contemporanee di queste specialità, portando in tavola tutta la loro creatività : l’Ora d’Aria dello chef Marco Stabile, La leggenda dei Frati dello chef Filippo Saporito, la trattoria Da Burde, la Trattoria Ada, La Chicca Boutique Restaurant, il ristorante Il Vezzo e il Caffè Le Rose, poi l’Osteria La Gramola di Tavarnelle in Val di Pesa, il ristorante Carmagnini del ‘500 di Calenzano, il Saladier di Scandicci, la Trattoria Sciabolino di Empoli e il ristorante della fattoria Il Palagio di Scarperia. Locali molto noti a fiorentini e non, che hanno un posto d’onore nel cuore dei gourmand in cerca di sapori genuini e materie prime d’eccellenza.

Il viaggio nel gusto proposto da “Io sono Fiorentino” ha anche un formato digitale: il progetto si avvale infatti di due pagine social su Facebook e Instagram, aggiornate costantemente con gli scatti della food stylist Liudmila Musatova e le clip video a cura della web agency Max Mile. L’obiettivo è promuovere anche presso un pubblico più giovane le ricette, la storia e le curiosità di alcuni dei piatti più celebri della toscanità a tavola, valorizzando la professionalità di chef e ristoratori che continuano a proporli in chiave aggiornata.

“Un’iniziativa perfettamente coerente con il progetto Vetrina Toscana, ed efficace per valorizzare il nostro patrimonio regionale di eccellenze agroalimentari. Tra le prime motivazioni di viaggio che fanno scegliere la Toscana – ha commentato Leonardo Marras, assessore all’economia e al turismo della Regione Toscanal'enogastronomia ha un ruolo sempre più cruciale; per questo abbiamo deciso di rilanciare Vetrina ampliando la platea di soggetti coinvolti, per offrire al visitatore informazioni, curiosità, proposte, sempre più ricche e diversificate. “Io sono Fiorentino”, unendo prodotti tipici e maestria degli chef, va in questa direzione”.

“L’enogastronomia – ha ricordato da parte sua il direttore di Confcommercio Toscana, Franco Marinoniè motore importante del turismo e dell’economia locale. Con ‘Io sono fiorentino’ rendiamo omaggio ai professionisti che ogni giorno selezionano per i loro clienti i migliori prodotti per inserire in menù piatti che affondano le radici nella tradizione ma rispettano le moderne esigenze in fatto di gusto e salute”.

“Dalla schiacciata con l’uva fino ai classici crostini neri, i piatti su cui focalizziamo l’attenzione quest’anno rappresentano cinque motivi per essere orgogliosi della tradizione culinaria fiorentina, che i nostri chef tramandano ogni giorno nei loro locali. Un distillato di sapere e di saper fare – ha sottolineato il presidente di Confcommercio Toscana, Aldo Cursano - che merita di essere valorizzato agli occhi del pubblico, anche dei più giovani, ai quali forse può essere d’aiuto nel recupero di una cultura del gusto alimentare che rischia altrimenti di andare perduta”.

“Bene l’iniziativa Vetrina Toscana, bene il viaggio nel gusto di ‘Io sono fiorentino’: i prodotti dell’enogastronomia rappresentano una delle eccellenze che caratterizzano la nostra regione nel mondo. Se oggi il nome Toscana rappresenta un marchio riconosciuto a livello globale (un privilegio che pochi possono vantare) – ha infine ribadito Massimo Manetti, presidente della Camera di Commercio di Firenzeil merito è anche, per non dire soprattutto, del vino, dell’olio e della cucina della nostra regione”.

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