La questione settentrionale dopo il voto

La questione settentrionale dopo il voto

Fisco e infrastrutture, impresa diffusa e lavoro autonomo come temi di un’agenda di legislatura (Tavola rotonda)

DateFormat

3 maggio 2006

LA RADIOGRAFIA DEL NORD DI FAMIGLIE E IMPRESE (Sintesi per la stampa)

Scarica il documento integrale in PDF

CHI SONO?

Oltre il 45% della popolazione italiana risiede al Nord. Nelle regioni settentrionali si concentra la maggiore parte di stranieri (63%) rispetto alle altre aree che rappresenta quasi il 6% della popolazione settentrionale. Più marcato rispetto alle altre aree del Paese risulta il processo di invecchiamento della popolazione: gli over 65 sono oltre il 20% mentre la percentuale di giovani under 15 si è ridotta al 13%. In controtendenza con questo dato, si segnala la ripresa della natalità: il numero medio di figli per donna che in Italia è di 1,34, livello più alto registrato negli ultimi 15 anni, è in larga parte imputabile alle regioni del Nord.

Oltre 10 milioni di famiglie (il 47% del totale delle famiglie italiane) con un numero medio 2,4 di componenti risiedono al Nord. Il 27% sono famiglie di single e meno del 5% di famiglie ha più di 5 componenti.

QUANTO GUADAGNANO E COME SPENDONO

Circa il 54% del Pil (di cui il 31,7% nel Nord-Ovest e il 22,3% nel Nord-Est) è prodotto nel Settentrione e il Pil pro-capite è superiore all'incirca del 20% rispetto alla media nazionale.

Le imposte correnti sul reddito e sul patrimonio pagate dalle famiglie settentrionali rappresentano il 55,8% del totale sull'intero territorio: in termini pro-capite questo dato si traduce in un livello di imposte superiore del 10% rispetto al dato nazionale.

La maggiore ricchezza prodotta nelle regioni settentrionali determina un più elevato reddito disponibile (tab. 1) per le famiglie del Nord (circa il 53% del totale nazionale) che in termini pro-capite è superiore di circa il 17,6% rispetto al dato medio nazionale (il valore del Nord-Ovest risulta, peraltro, del 19,6% più elevato rispetto al dato nazionale, mentre scende al 14,7% nel Nord-Est). Anche i consumi in questa parte del Paese (tab. 2) sono più elevati: nel Nord si concentra il 52% della spesa effettuata dalle famiglie sul territorio nazionale (circa il 30% nel Nord-Ovest e poco meno del 22% nel Nord-Est). La spesa pro-capite per consumi è, peraltro, più elevata nel Nord-Ovest che nel Nord-Est.

All'interno delle tipologie di spesa delle famiglie italiane, nel Nord si concentra oltre il 55% della spesa per beni durevoli e il 54% della spesa in servizi: in termini pro-capite questi valori si traducono in un livello di spesa più elevato del 22,5% rispetto al dato nazionale per i beni durevoli, con valori sostanzialmente analoghi nel Nord-Ovest e nel Nord-Est, e del 19,7% per i servizi. In particolare risultano maggiori rispetto al dato nazionale le spese pro-capite in comunicazioni, soprattutto nel Nord-Ovest dove ogni abitante spende oltre il 22% in più rispetto alla media, per ricreazione e cultura, in particolare nel Nord-Est, e in beni e servizi vari, spesa in cui il primato spetta al Nord-Ovest.

QUALE IMPRESA

Nel corso dell'ultimo decennio è aumentato il numero delle società di persone e di capitale, soprattutto nel settore dei servizi (tab. 3 e tab. 4). Attualmente in tutto il Nord il peso delle imprese del terziario rappresenta oltre il 50% del tessuto imprenditoriale locale.

Dal tasso di natalità delle imprese emerge, inoltre, che nell'ultimo decennio al Sud si è registrata una maggiore crescita di ditte individuali, mentre al Nord di società. Si evidenzia, poi, nel Nord una maggiore diffusione di imprese sul territorio sia per numero di abitanti che per kmq.

L'OCCUPAZIONE

Nonostante la crescita economica molto debole, il Nord non ha perso occupazione: oltre il 50% dei lavoratori dipendenti e indipendenti risiedono in quest'area. Si accentua, inoltre, la presenza di occupati nel terziario.

La componente femminile rappresenta il 45,4% del totale: oltre il 73% ha un contratto a tempo pieno e l'88% un contratto permanente, percentuali entrambe inferiori rispetto ai maschi. I giovani imprenditori (fino a 34 anni) rappresentano il 24,1% del totale degli indipendenti, dato al di sotto della media nazionale. Più alto rispetto al dato nazionale (pari a 14,6%) è, invece, la quota degli imprenditori più anziani: quelli di età compresa tra 55 e 64 anni nel Nord rappresentano il 15,7% e gli over 65 sono il 5,5% degli indipendenti (4,8% la quota dell'Italia). Anche il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) è tra i più bassi a livello nazionale: un valore pari al 13,2% rispetto al 24% della media nazionale.

LE INFRASTRUTTURE

Nel Nord si registra un adeguato livello di infrastrutture se confrontato con il resto del Paese: nel Nord-Ovest la dotazione infrastrutturale è mediamente superiore alle media italiana del 21,1%, mentre nel Nord-Est i valori sono più vicini alla media nazionale (+2,6%). In particolare, per alcune categorie (aeroporti, strutture e reti per la telefonia, reti bancarie e servizi vari, impianti energetico-ambientali per il Nord-Ovest, porti e impianti energetico-ambientali per il Nord-Est) la dotazione è largamente positiva, mentre per altre tipologie di infrastrutture emergono situazioni critiche, le cui punte più accentuate sono da identificare nella rete ferroviaria per il Nord-Ovest e negli aeroporti per il Nord-Est.

DOVE VANNO LE TASSE DEL NORD (IRAP, IVA)

Dalle regioni del Nord proviene mediamente circa il 62% del gettito dell'IRAP, da quelle centrali poco meno del 22% e il restante 16% circa dalle regioni meridionali. Il minore gettito dell'IRAP del Centro Sud è compensato da un maggiore ricorso alla compartecipazione all'IVA, mediante trasferimenti delle eccedenze di gettito dalle regioni del Nord a quelle del Mezzogiorno attraverso il Fondo perequativo nazionale.

Di fatto, le regioni del Mezzogiorno necessitano ogni anno di un trasferimento di fondi derivanti dal gettito IVA che si aggira intorno ai 5-6 miliardi di euro e che proviene esclusivamente dal contributo al Fondo perequativo delle regioni del Nord di pari ammontare.

Le entrate fiscali destinate alla copertura della spesa sanitaria corrente sul territorio sono ingenti, come dimostra la rapida crescita che hanno registrato nel quadriennio 2001-2004 passando dai 73,5 ai quasi 86 miliardi di euro: di questi, una quota, che è passata dai circa 33 agli oltre 40 miliardi nel periodo, proviene dalla regioni del Nord. Di fatto, questa ripartizione contribuisce per circa il 47% al totale delle risorse fiscali destinate al Servizio sanitario nazionale.

RESTA, COMUNQUE, PESANTE IL "COSTO" DELLA P.A.

In Italia nel 2005 il livello del costo del lavoro per unità di prodotto nella PA è risultato di ben il 45,3% più elevato rispetto alla media di tutti i settori produttivi di mercato.

Una delle cause potrebbe risiedere nei meccanismi di selezione del personale e negli eccessivi automatismi relativamente alla progressione di carriera. Nel 1993 nella P.A. vi era un dirigente ogni 31 dipendenti, contro i 58 del settore privato. Nel 2005 vi è un dirigente ogni 18 dipendenti, contro i 67 dei settori privati.

Tra il 1970 e il 2005 la produttività in Italia è cresciuta ad un tasso medio annuo dell'1,8% con un sensibile rallentamento dalla metà degli anni Novanta, mentre il costo del lavoro è cresciuto nello stesso periodo ad un tasso medio annuo superiore al 10%. Questo fortissimo divario è risultato ancora più accentuato per il comparto pubblico o non di mercato, che ha visto una crescita modestissima della produttività, ad un tasso medio annuo di appena lo 0,7%, a cui si è contrapposta una dinamica elevatissima del costo del lavoro, apri al 10,4% in termini di tasso medio annuo.

TAB. 1 - REDDITO DISPONIBILE DELLE FAMIGLIE PER RIPARTIZIONE - 2003

 

COMPOSIZIONE PERCENTUALE

VALORI PRO CAPITE Italia =100

Italia

100.0

100.0

Nord

53.0

117.6

Nord-Ovest

31.4

119.6

Nord-Est

21.6

114.7

Centro

20.7

107.6

Mezzogiorno

26.3

73.6

Fonte: Elaborazioni Centro Studi CONFCOMMERCIO su dati ISTAT

TAB. 2 - I CONSUMI DELLE FAMIGLIE PER RIPARTIZIONE - 2003

 

COMPOSIZIONE PERCENTUALE

VALORI PRO CAPITE Italia =100

Italia

100.0

100.0

Nord

51.6

51.6

Nord-Ovest

29.8

29.8

Nord-Est

21.7

21.7

Centro

20.9

20.9

Mezzogiorno

27.5

27.5

Fonte: Elaborazioni Centro Studi CONFCOMMERCIO su dati ISTAT

TAB. 3 - IMPRESE ATTIVE PER SETTORE DI ATTIVITA' ECONOMICA E NATURA GIURIDICA NORD-OVEST (Variazioni % 2005/1995)

 

Totale

Società di capitale

Società di persone

Ditte individuali

Altre forme

Industria (2)

15,2

36,5

-5,8

19,5

-5,2

Commercio (3)

-0,7

33,7

-4,2

-4,0

-18,9

- di cui dettaglio

-7,3

41,7

-3,3

-10,9

-8,4

Turismo (4)

15,3

101,2

46,0

-11,5

70,7

Servizi (5)

34,9

63,1

51,8

11,8

82,4

N.C. (6)

177,1

196,0

96,0

107,8

486,4

Totale

28,5

49,8

19,2

26,5

47,3

Fonte: Elaborazioni Centro Studi Confcommercio su dati Movimprese

TAB. 4 - IMPRESE ATTIVE PER SETTORE DI ATTIVITA' ECONOMICA E NATURA GIURIDICA NORD-EST (Variazioni % 2005/1995)

 

Totale

Società di capitale

Società di persone

Ditte individuali

Altre forme

Industria (2)

23,1

63,7

-2,8

27,6

-13,6

Commercio (3)

0,1

56,1

1,9

-6,2

-30,2

- di cui dettaglio

-4,8

60,6

2,3

-10,0

1,0

Turismo (4)

18,8

127,4

50,2

-9,2

65,9

Servizi (5)

43,0

116,8

49,9

15,6

84,6

N.C. (6)

-93,4

-70,2

-93,8

-98,2

-42,0

Totale

42,7

77,3

18,9

46,6

28,1

Fonte: Elaborazioni Centro Studi Confcommercio su dati Movimprese
(2) Comprende: estrazioni minerali; attività manufatturiere; produzione e distribuzione energia elettrica, gas, acqua; costruzioni.
(3) Comprende: commercio e riparazione autoveicoli e motocicli; comm. ingrosso e intermediari; comm. dettaglio e rip. beni pers.
(4) Comprende: alberghi e pubblici esercizi.
(5) Comprende: trasporti e comunicazioni; intermediazione monetaria e finanziaria;attività immobiliare, noleggio,informatica, ricerca, sanità; istruzione servizi domestici.
(6) Comprende le imprese che sono state registrate nel Registro delle imprese senza il codice relativo all'attività svolta.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca