Nuovo crollo per il mercato dell’auto
Nuovo crollo per il mercato dell’auto
Aprile è il decimo mese consecutivo in calo: immatricolazioni giù del 33% rispetto allo stesso mese del 2021. Nei primi quattro mesi dell'anno perso il 26,5% rispetto al periodo gennaio-aprile dello scorso anno.
Non si ferma il trend al pesante ribasso per il mercato automobilistico italiano. Ad aprile sono state infatti immatricolate 97.339 vetture, il 32,98% in meno rispetto alle 145.243 dello stesso mese dell'anno scorso. È il decimo mese di fila “in rosso”. I trasferimenti di proprietà sono stati 357.473 contro i 281.483 di aprile 2021, con un aumento del 27%. Il volume globale delle vendite mensili ha dunque interessato per il 21,4% vetture nuove e per il 78,6% vetture usate. Nei primi quattro mesi del 2022 le immatricolazioni sono state 435.647, il 26,5% in meno rispetto alle 592.488 dello stesso periodo del 2021.
Unrae: “urgente dare il via libera agli incentivi”
"La lunga attesa degli incentivi che incombe sul settore sta logorando il mercato ormai dall'inizio dell'anno; c'è da sperare che già nei prossimi giorni si provveda a pubblicare il necessario Dpcm sugli incentivi, atto necessario a risollevare la curva delle immatricolazioni che da troppi mesi è orientata verso il basso". È il commento di Michele Crisci, presidente dell'Unrae, che sottolinea poi che l’Associazione si augura che che “quanto prima si possa discutere come modificare l'originario impianto degli incentivi, includendo nei benefici anche le persone giuridiche, categoria sempre più rilevante nel mercato della mobilità e, quindi, motore della transizione energetica. La loro esclusione dagli incentivi, sommata a un trattamento fiscale che già penalizza le imprese italiane e ne riduce la competitività nell'ambito europeo, sicuramente non aiuta il percorso di decarbonizzazione del Paese".
Federauto: “a rischio la tenuta delle nostre imprese“
"Quello appena trascorso è stato un altro mese durissimo per le immatricolazioni, con il peggior segno negativo, sempre a doppia cifra, dall'inizio dell'anno. L'operatività degli incentivi è ancora in sospeso e in una situazione in cui il mercato è sostanzialmente fermo, non riusciamo a capitalizzare le già basse intenzioni di acquisto della clientela che visita i nostri saloni: sono a rischio la tenuta dei nostri bilanci e la sopravvivenza stessa delle nostre imprese". Così Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, per il quale "è necessario velocizzare la messa a disposizione dei fondi stanziati dal Governo, dissolvendo in parte quell'incertezza che da inizio anno domina il settore e le vendite di veicoli green. Le decisioni di acquisto sono ulteriormente indebolite dall'aumento generale dei prezzi, a partire dai costi dei carburanti. Si tratta di variabili che, se non adeguatamente compensate, rischiano di ridurre ancor di più il potere d'acquisto di famiglie e imprese”.