MONTE BIANCO: CONFTRASPORTO "BOCCIA" GAYSSOT

MONTE BIANCO: CONFTRASPORTO "BOCCIA" GAYSSOT

Definite "pretestuose e demagogiche" le dichiarazioni del ministro dei Trasporti francese. Bonus fiscale: si riparla di blocco. LUNARDI DICE SI' ALLA RIAPERTURA TOTALE PER IL 25 GIUGNO

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3 aprile 2002

Monte Bianco: Conftrasporto critica con il ministro dei Trasporti francese

 

Per il segretario generale di Conftrasporto Paolo Uggè le dichiarazioni rilasciate a "La Stampa" dal ministro dei Trasporti francese Gayssot in merito alla riapertura del tunnel del Monte Bianco, "sono pretestuose". Secondo Uggè, Gayssot "si nasconde dietro il bisogno di sicurezza per protrarre la riapertura del tunnel del Monte Bianco e tenta di addossare al ministro Lunardi, al quale confermo il pieno apprezzamento della categoria sulle posizioni fin ora espres se, responsabilità frutto solo della necessità del governo francese di non dispiacere gli ambientalisti prima delle elezioni". "La sicurezza, e il signor Gayssot dovrebbe ben saperlo – ha continuato Uggè - non procede a tappe e soprattutto non aumenta giorno dopo giorno. O esiste o non esiste". "Dalle dichiarazioni, apparse sulla "Stampa" – ha precisato il segretario della Conftrasporto - sembrerebbe che il ministro francese non abbia neppure letto le osservazioni del Comitato per la Sicurezza che, il 24 e il 25 marzo, al termin e di una accurata ispezione, ha concluso che non sussistono ragioni per impedire a qualsiasi veicolo di poter transitare nel tunnel. Le ridicole scusanti addotte dal responsabile dei trasporti del governo transalpino nascondono, dunque, qualche altro obiettivo. Non è possibile non rendersi conto, infatti, che con il mantenimento dei divieti si finisce per penalizzare proprio quel traforo che, per definizione dello stesso Gayssot, risulta essere "il più sicuro delle Alpi". Se applicassimo "il metro Gayssot" a tutti gli alt ri trafori avremmo il traffico europeo paralizzato, visto che il tunnel più sicuro risulta, per assurdo, essere il più ostacolato".

"Conftrasporto – ha sottolineato Uggè - chiede la riapertura del tunnel in senso bidirezionale da subito, per i veicoli isolati aventi una portata non superiore alle 24 tonnellate ed entro il 29 aprile a tutti gli altri veicoli. Anche la poco edificante proposta di autorizzare solo il passaggio di coloro che operano entro i 100 km di distanza dal traforo e solo con mezzi inferiori alle 24 tonnellate è un tentativo puramente demagogico-populista, che non risponde certo neppure ai bisogni ambientali tanto conclamati". "Se le merci sono trasportare con autocarri, piuttosto che con autotreni o autoarticolati – ha puntualizzato Uggè - le emissioni sono sempre identiche, anzi poiché il numero dei passaggi dovrebbe raddoppiarsi si determinerebbe solo un peggioramento dell'impatto ambientale, con buona pace degli ambientalisti che fino ad oggi hanno sostenuto il ministro francese in nome delle esigenze ecologiche. Ma forse al ministro francese interessa più suscitare nuove speranze, che sempre pagano in campagna elettorale, e far balenare la possibilità di nuove opportunità di occupazione agli elettori dell'Alta Savoia, piuttosto che occuparsi seriamente di mobilità e ambiente".

"Così operando – ha concluso Uggè - si finisce con il creare illusioni e di prendere in giro tante persone che in buona fede e scarsamente informate credono alle ridicole affermazioni, come quella che gli automobilisti italiani si fermerebbero sotto al tunnel a far fare la pipì ai bambini, rilasciate da un ministro che per ora si è distinto solo per creare ostacoli alla mobilità euro pea e nella penalizzazione dell'economia italiana".

 

Bonus fiscale: Conftrasporto torna a minacciare il blocco

Blocco dell'autotrasporto se la richiesta di restituzione del bonus fiscale non verrà seguita da interventi compensativi per sollevare il settore dalla situaz ione di "disagio competitivo" in cui si trova. Nel corso di un incontro con una delegazione dei Democratici di sinistra e della Margherita, i rappresentanti di Conftrasporto sono tornati a minacciare il fermo del traffico merci in Italia.

In occasione del vertice sono stati affrontati anche i temi della riapertura del Traforo del Monte Bianco, dell'aumento dei costi di attraversamento delle Alpi e della rimozione degli ostacoli che impediscono una effettiva e reale libera circolazione delle merci in Europa.

All'incontro hanno partecipato gli ex ministri dei Trasporti Pierluigi Bersani e Tiziano Treu, il responsabile del dipartimento dei Trasporti dei Ds Franco Raffaldini, il Presidente e Segretario generale di Conftrasporto Francesco Colucci e Paolo Uggè.

 

 

 

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