Superammortamento dei veicoli, "no alla riduzione dell'aliquota"

Superammortamento dei veicoli, "no alla riduzione dell'aliquota"

Nel piano Industria 4.0 il Governo prevede un superammortamento come agevolazione per chi investe in innovazione con aliquota al 140%, ad eccezione di veicoli ed altri mezzi di trasporto. Uggè: "proposta non coerente con il taglio delle agevolazioni sulle accise per i veicoli più anziani e inquinanti che l'autotrasporto ha già subìto".

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23 settembre 2016

"Bene le finalità e l'architettura di gestione pubblico-privata. Inopportuna invece l'annunciata riduzione dell'aliquota del beneficio (dal 140% al 120%) per i veicoli e altri mezzi di trasporto, a partire dal prossimo anno". Il vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè esprime il proprio rammarico, condiviso dagli associati Conftrasporto - imprese di trasporto e Unrae - costruttori esteri - in merito alla misura annunciata dal Governo nel piano Industria 4.0 (nel testo si prevede anche un superammortamento come agevolazione per chi investe in innovazione con aliquota al 140% "ad eccezione di veicoli ed altri mezzi di trasporto che prevedono una maggiorazione ridotta al 120%, ndr). "La proposta di riduzione non è coerente con l'avvenuto taglio delle agevolazioni sulle accise per i veicoli più anziani e inquinanti, che l'autotrasporto ha già subìto – dichiara Uggè - e che per essere massimamente efficace sul fronte dell' ambiente e della sicurezza della circolazione avrebbe bisogno di una proroga integrale del beneficio per l'acquisto di nuovi mezzi". "Confidiamo – conclude il vicepresidente di Confcommercio - che il ministro Calenda accolga il grido d'allarme di una filiera trainante per l'economia nazionale ripristinando l'aliquota originaria del 140% del beneficio anche per questa tipologia di investimento". 

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