Ruote d’Italia: “il green pass e l’incremento delle fonti energetiche mettono a rischio molte imprese”

Ruote d’Italia: “il green pass e l’incremento delle fonti energetiche mettono a rischio molte imprese”

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13 ottobre 2021

In un recente comunicato stampa, commentando la congiuntura nefasta che sta per investire il mondo dei trasporti, il Segretario FAI ha parlato di “tempesta perfetta” in arrivo. Da tempo anche Conftrasporto, attraverso comunicati e dichiarazioni, chiede l’interessamento del Governo rispetto ai problemi del comparto. L’auspicio è quello di riuscire a scongiurare i prevedibili effetti che l’indifferenza delle istituzioni potrebbe produrre di qui a qualche mese. Pochi hanno dato peso alle ipotesi che abbiamo fin qui paventato, forse pensando che i timori da noi espressi fossero frutto solo di una strategia di comunicazione. Oggi le manifestazioni di protesta - talune inaccettabili, se non addirittura strumentali - e le grida d’allarme che ormai si levano con forza da tutto il mondo produttivo, sono lì a dimostrare che le nostre preoccupazioni erano basate su fatti.

Quello che da tempo ci si aspettava dall’Esecutivo erano comunicazioni chiare e inequivocabili che, recependo le istanze ragionevoli che sono state sollevate, evitassero l’innesco di ulteriori tensioni sociali e la propagazione di un clima esacerbato anche presso gli operatori economici.

In particolare, il mondo dei trasporti marittimi e stradali ha ripetutamente invocato correttivi atti ad impedire che la superficialità e i condizionamenti ideologici di taluni avessero ripercussioni sulle attività delle imprese e sugli stessi lavoratori, finendo per coinvolgere anche l’intero sistema produttivo e la catena di distribuzione.

A proposito del tema Green Pass, i principi rivendicati dai diversi dirigenti di Conftrasporto sono di una chiarezza e di una semplicità esemplari e si basano sulla necessità di avere parità di trattamento tra i vettori esteri e quelli italiani. Le leggi dello Stato debbono in ogni modo valere per chiunque operi sul territorio nazionale. È necessario elaborare dei protocolli dei trasporti che, tenendo conto del miglioramento complessivo della situazione, riconoscano la validità dei vaccini approvati dall’OMS effettuati all’estero e forniscano i dovuti chiarimenti su tutti i nodi ancora da sciogliere, come ad esempio quelli in merito alle responsabilità e alle sanzioni applicabili. A meno di rinvii, tali decisioni dovranno essere assunte prima del 14 ottobre, se non si vuole correre il rischio che si scateni, appunto, la tempesta perfetta.

Un’osservazione non può che imporsi alla nostra attenzione. All’inizio della fase pandemica, si è deciso di lasciare agli operatori del trasporto la possibilità di operare, pur con degli accorgimenti. Oggi, sebbene ci troviamo in una situazione decisamente migliore sul fronte dei contagi, si ostacola la loro attività condizionandola al possesso Green Pass. Se nella fase più aggressiva della pandemia questi lavoratori non hanno diffuso il virus, perché oggi dovrebbero trasmetterlo? Possibile che i responsabili non si pongano questo quesito? In questa sede non si vuole mettere in discussione la necessità di potenziare la campagna vaccinale, che Conftrasporto ha sempre sostenuto, ma richiamare ad una più saggia e oculata gestione della stessa, che non ostacoli inutilmente le imprese e i lavoratori.

In questo fine settimana a Sassuolo e a Verona ho avuto la gioia di potermi nuovamente incontrare in presenza con tanti operatori dell’autotrasporto. A Sassuolo, l’occasione è stata offerta dalla seconda fiera regionale dell’autotrasporto, svoltasi sotto la sapiente organizzazione del vicepresidente Lanzi e dei dirigenti territoriali. A Verona invece ho potuto incontrare molte donne e uomini, presenti alla celebrazione della cinquantesima edizione della giornata in ricordo delle vittime dalla strada, presso il santuario denominato “Il Cristo della Strada”.

Gli autotrasportatori che percorrono l’autostrada del Brennero possono vedere un capitello in vetro e la Chiesa lì edificata. Un’oasi di pace e di riflessione sulla vera essenza della vita umana. La chiesa può contare sull’impegno di molte donne e uomini, tra i quali, negli anni trascorsi, in particolare Don Angelo Santi, un prete di frontiera con un passato da autotrasportatore. La riflessione è semplice ed induce a pensare come sul fine della vita non esista alcuna differenza; davanti al mistero della morte tutti sono uguali e tutti si dirigono verso l’unica certezza che aspetta ogni uomo al termine della propria esistenza e che lo attende, sorridendogli, dall’alto della Croce. Appunto Il Cristo, come quello che domina la chiesa che si trova a Brentino di Belluno (un invito per chi passa in quelle zone: si fermi per una visita).

Tornando ai nostri temi più urgenti - spero che nessuno voglia considerarmi troppo bigotto o blasfemo perché mischio il sacro con il profano - ho chiesto a quella stupenda immagine, un Cristo di legno alto sei metri, di illuminare i nostri governanti perché prestino attenzione alle esigenze degli uomini che, sia che operino via mare sia che operino su gomma, consentono alla nostra Italia di poter generare benessere e dare lavoro. Senza le attività di trasporto e logistica il Paese si ferma. L’ho chiesto insieme ai nostri autotrasportatori, lì convenuti su invito di Corsi, titolare della omonima ditta, che si è sacrificato per anni per sostenere le attività necessarie al santuario del “Cristo della strada”, e dal nostro segretario FAI - Verona, Alessio Sorio. Un’iniziativa coinvolgente che spero proprio possa illuminare i nostri governanti e produrre risultati positivi.

L’obiettivo di Conftrasporto e dei tanti operatori presenti è molto diverso da coloro che manifestano, purtroppo talvolta anche violentemente, nelle nostre città. La volontà è collaborare con le istituzioni per trovare quelle giuste risposte che sono utili alla comunità nazionale. L’importante è poter contare su interlocutori attenti e senza pregiudizi ideologici.

Un fine settimana che, come ho detto in una mia comunicazione recente, apre il confronto con gli operatori dell’autotrasporto in diverse zone del Paese. La prossima settimana si terrà un’iniziativa in Campania e poi in altre zone d’Italia. Fai/Conftrasporto intende aprire un confronto con gli operatori che meritano, dopo che sono stati definiti “Eroi” sia dal Santo Padre che dal nostro Presidente Mattarella, la giusta attenzione. Non per loro stessi ma per l’intero Paese.

 

Paolo Uggè

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