Ruote d'Italia: "L’Italia riparta davvero e non a parole"

Ruote d'Italia: "L’Italia riparta davvero e non a parole"

DateFormat

14 aprile 2021

La grande iniziativa di confronto e di sensibilizzazione che la Fipe, la federazione della Confcommercio che rappresenta i piccoli esercizi, ha tenuto in settimana e l’annuncio della prossima convocazione che, nella qualità di presidente della Fai/Conftrasporto, ho deciso di effettuare, sono segnali che dovrebbero essere colti dagli uomini di governo. Rischiamo anche iniziative di protesta nell’autotrasporto?

Non v’è dubbio che i due settori siano interconnessi. La ristorazione è certamente collegata al mondo del turismo che inevitabilmente deve trovare infrastrutture adeguate. Proprio come il mondo dei trasporti e della logistica, che necessita di collegamenti infrastrutturali funzionali (altro che annunci sulla mobilità dolce). Forse bisognerebbe concentrarsi sui fatti concreti che oggi sono riaperture e ristori adeguati per poter rifornire gli esercizi e far giungere i prodotti necessari al mondo del turismo e ristorazione. Entrambi, dunque, sono legati dalla necessità di una rete di trasporti funzionante. Altrettanto come per portare sui mercati europei i prodotti del sistema produttivo e di trasformazione, realizzata in Italia, si deve puntare sulla permeabilità alpina. Gli austriaci, che hanno annunciato di aver già elevato 3 mila contravvenzioni ai nostri vettori, annunciano controlli più serrati per intensificare i controlli più impattanti. Tutto questo mentre il governo italiano scrive lettere….

Da tempo avevamo avanzato come ci si sarebbe dovuti concentrare sui due aspetti fondamentali per il mondo della logistica e dei trasporti. Rapidità nei collegamenti, spinta propulsive negli interscambi tra le diverse modalità, funzionalità nei sistemi portuali e soluzione sui temi specifici nel settore del trasporto su gomma. Pochi di questi aspetti sono stati affrontati. I discorsi avveniristici oggi forse servono meno.  Ciò che il Paese ha bisogno è la soluzione ai problemi immediati, se vuole ripartire. Riaperture e vaccini.

Le attività degli uffici delle motorizzazioni continuano a non essere idonei ai reali bisogni degli operatori. I trasferimenti nei trasporti internazionali sono sempre oggetto di limitazioni e così, oltre ad incrementare i costi per le imprese si recano danni all’ambiente per i colli di bottiglia che si determinano. Purtroppo le questioni, aperte da tempo con il dicastero competente, sono ancora in attesa di soluzioni. In cambio chi ha ricevuto ristorni a causa dei danni subiti per la tragedia subita in Liguria (tragedia del Ponte ed intralci per lavori) ha invece dovuto versare all’erario le imposte sulle somme ricevute. Non è questa responsabilità dell’Agenzia delle Entrate ma di un Esecutivo (Conte) disattento. Inoltre si è pensato anche bene di estendere la tassazione per una Autorità, quella dei trasporti, che non regolamenta nulla in quanto l’autotrasporto non è sottoposto ad alcuna regolazione, e quindi perché corrispondere un balzello? Per la vigilanza? Gli eroi così sono stati premiati. Si fa pagare una tassa per mantenere una realtà inutile per la loro attività. In Parlamento pare che forze politiche si stiano impegnando in queste ore a cancellare l’errore ed a presentare anche misure che siano di ausilio alla categoria. Se otterranno l’approvazione renderemo noti i presentatori ma anche chi avrà votato, speriamo di no, contro.

Un Governo certamente impegnato a trovare soluzioni ai gravi problemi del Paese non dovrebbe limitarsi in settori strategici ad affrontare in grandi convention solo le futuristiche evoluzioni. E’ bene si facciano ampi confronti di carattere generale ma nel contempo si affrontino i problemi concreti settoriali. Se non vengono affrontati esiste il fondato rischio che il principio della palla di neve, che non fermata diventa valanga, è in modo evidente reale. I primi segnali già si intravvedono.

Ci preoccupa osservare che ai vice ministri e sottosegretari non siano state ancora ufficializzate le deleghe per metterli in condizione di operare legittimamente. Il ministro non può seguire tutto.

Si deve evitare che la situazione rischi di sfuggire di mano, se non gestita. Le lamentele che da diverse realtà italiane, la più evidente è stata espressa, oltre a quella di Confcommercio, recentemente dal trasporto in Sicilia, ma se gli annunciati interventi a riduzione dei trasferimenti all’autotrasporto, le disfunzioni delle motorizzazioni, le limitazioni ai valichi proseguiranno, l’estensione delle ipotesi annunciate con i rischi di iniziative di protesta, diverranno realtà. Queste situazioni hanno indotto la Fai/Conftrasporto a dare voce, come più volte richiesto dai propri aderenti, alla categoria. Per questo ho deciso di convocare l’assemblea generale richiestami, aperta alla partecipazione di chi vorrà intervenire. Ovviamente se l’iniziativa che viene annunciata troverà la condivisione di altre realtà saremmo ben felici. Ma è urgente che la categoria senta vicino le proprie rappresentanze. Noi vogliamo che i nostri operatori possano esternare le loro esigenze, problematiche e malcontenti per confrontarci con loro. I conflitti vanno prevenuti e gestiti. Se non se ne comprendono in tempo le ragioni e non si aprirà il confronto, ognuno assumerà le proprie responsabilità delle inevitabili conseguenze.

Paolo Uggè     

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca