Ruote d’Italia: “ora occorre dare concretezza all’azione di governo”

Ruote d’Italia: “ora occorre dare concretezza all’azione di governo”

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15 marzo 2023

Se qualcuno volesse andare rileggersi quanto pubblicato all’inizio dell’anno, scoprirebbe che molte delle ipotesi prospettate si stanno realizzando.

Indubbiamente, riscontriamo che iniziative concrete e che vanno nella giusta direzione sono state portate avanti, in particolare per quanto riguarda il contrasto alle politiche punitive europee sui motori termici e il “caso Brennero”. Questo sta a dimostrare che già i governi passati avrebbero avuto margine di azione, se solo avessero voluto agire davvero, invece di perdere tempo a modificare la denominazione del ministero dei trasporti. Tuttavia, ben poco è stato fatto per le imprese di trasporto e logistica. Va dato atto dell’impegno profuso dalla ex-Viceministro Bellanova a favore del nostro settore, impegno certo apprezzabile, ma non sufficiente a controbilanciare certi “voli pindarici” dell’allora titolare del dicastero.

Oggi, purtroppo, molte questioni aperte con il protocollo di intesa, a suo tempo sottoscritto, debbono ancora trovare risposta. Mi limito ad alcuni esempi: il tema del contributo dovuto all’ART, la spendibilità di risorse già approvate e stanziate, ma in attesa dell’emanazione dei necessari atti amministrativi, il sostegno al trasporto combinato (mare e ferro), la funzionalità delle motorizzazioni, i tempi di pagamento, le soste improduttive, etc. Con ciò non intendo compiere un atto di chiamata in correità, ma ribadire la necessità di smuovere le incrostazioni che purtroppo non dipendono sempre e solo dalla volontà politica, ma dalla triste condizione nella quale versa anche la “parte buona”, la burocrazia, che la rende inconcludente. Anche queste sono conseguenze delle scelte di una politica scellerata costruita su filosofie e non su fatti.

Assumo ad esempio un’attività essenziale per il Paese, come è quella dei trasporti eccezionali. È una vergogna che un settore così strategico e delicato debba vivere continuamente di rinvii. Come è possibile programmare il futuro in uno stato di incertezza perenne. Possibile che non si sia trovata la soluzione per poter coniugare lo svolgimento di questa attività con il valore sicurezza?

Non la faccio lunga. Ma dall’incontro di domani, 16 marzo, le federazioni dell’autotrasporto si aspettano che le tante problematiche ancora aperte inizino a trovare concrete risposte con un cronoprogramma effettivo, che renda operativi quegli stanziamenti di risorse che le imprese attendono da troppo tempo.

Conftrasporto è sempre stata, e lo è ancor di più ora, disponibile a prestare la propria collaborazione perché i protocolli divengano operativi. Il ministero deve tuttavia saper riconoscere quali sono gli interlocutori seri e affidabili con cui portare avanti un processo costruito su atti concreti. Dalle federazioni responsabili avrà tutto il sostegno possibile. È necessario però evitare perdite di tempo e dedicarsi invece ad affrontare concretamente i temi ancora aperti. Gli slogan sono utilizzati da qualcuno solo per prendere tempo e per poi dire che l’Esecutivo non rispetta i patti sottoscritti. Una trappola devastante!  

Ad ognuno il suo! Le federazioni responsabili ci sono.

 

Paolo Uggè

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