Ruote d’Italia: “il governo deve agire e scegliere tra sicurezza e diritto al lavoro”

Ruote d’Italia: “il governo deve agire e scegliere tra sicurezza e diritto al lavoro”

DateFormat

22 febbraio 2022

“La vita è davvero semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata” così ricordava il filosofo cinese Confucio. La complichiamo quando non accettiamo e non affrontiamo con la dovuta serietà le vicende che incontriamo nel percorso di ogni giorno. Ma soprattutto, quando dimentichiamo che, oltre ai diritti, ci sono anche i doveri.

Esistono poi persone che non assumono mai posizione e che si adattano a tutto, non si interessano a niente e, anche di fronte alle ingiustizie, si fanno sempre gli affari loro. Questa non è altro che l’immagine dell’indifferenza, indossata come abito ogni giorno. A queste, si aggiungono quelle persone che giudicano tutto e tutti e che pensano di possedere sempre la verità ed hanno invece un veleno nel cuore che riversano sempre sugli altri.

È l’immagine della cattiveria e dell’acidità, tenute nelle tasche come un biglietto da visita.

Queste persone purtroppo non sono poche e talvolta le incontriamo anche nel nostro operare quotidiano. Di solito, quando si cerca di metterle alla prova, o scompaiono o accampano mille impegni per defilarsi e non accettano neppure il principio della maggioranza.

Nei momenti difficili che stiamo vivendo, tutte queste categorie le troviamo sulla nostra strada. Sono gli agitatori di professione, che ingannano gli ingenui ed i disinformati; sono i professionisti della rappresentanza e del mondo politico che agiscono solo per il loro tornaconto oppure, peggio ancora, per interesse ideologico. Mi limito a due esempi che sono indici o di stupidità oppure di volontà persecutoria. Come non definire persecutore chi, quando l’Europa in gran parte sta togliendo le limitazioni, dopo la fase intensa della pandemia, impone ancora oggi ai conducenti italiani con più di 50 anni il possesso del green pass per effettuare le operazioni di trasporto, esentando però da tale obbligo i conducenti stranieri. Bel modo per ringraziare gli “eroi di un tempo”. Cos’è? Malafede, impreparazione o - peggio ancora - protervia dell’arroganza? Ed ancora, è possibile che vi sia chi si definisce, a seconda delle situazioni, leader di un’associazione dell’autotrasporto e lancia accuse alle altre federazioni? Purtroppo per Lui è ben conosciuto anche per aver tentato anni fa di spalleggiare il movimento dei forconi che non funzionò. Ora tenta di strumentalizzare le difficoltà in essere, ma farà la medesima fine se chi ha il potere decisionale lo utilizzerà adeguatamente, rispondendo alle richieste ragionevoli.

Ebbene, se oggi si sta vivendo una fase difficile nel mondo del trasporto lo si deve a questi elementi. Eppure, in diverse occasioni abbiamo evidenziato come l’insieme di tante superficialità e disattenzioni siano la base che sta innescando situazioni di difficoltà che coinvolgono uomini e donne colpevoli solo di voler operare in un clima nel quale le regole siano applicate.

E che dire della colpevole assenza della parte pubblica? Molte regole esistono, ma quante volte vengono fatte rispettare? Quanti controlli ai committenti si sono effettuati per verificare la responsabilità condivisa in presenza di incidenti gravi con decessi?

Ancora una volta le federazioni responsabili si rivolgono agli operatori, proponendo soluzioni possibili e non contestabili dalle Autorità comunitarie. (Si è consapevoli che gli interventi non compatibili vengono recuperati con gli interessi? Ci si ricorda che viviamo ancora in una fase di emergenza che impone certi comportamenti?). Attenti ai fomentatori di professione che, solitamente, dopo aver distribuito pillole velenose, compiuto il loro ruolo e raggiunto l’obiettivo, scompaiono lasciando solo macerie.

Le federazioni responsabili cercano di trovare le soluzioni compatibili e non contestabili a posteriori. Chi, a volte anche per scarsa conoscenza delle normative, illude degli operatori con ipotesi irrealizzabili, dovrebbe essere messo in disparte.   

N. B. la situazione in atto mi induce ad anticipare la rubrica settimanale “Ruote d’Italia”.

 

Paolo Uggè

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca