Ruote d’Italia: “fine stato di emergenza e accordo governo-Unatras fanno ben sperare”

Ruote d’Italia: “fine stato di emergenza e accordo governo-Unatras fanno ben sperare”

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30 marzo 2022

Dopo due anni, sta finalmente per cessare lo stato d’emergenza legato all’emergenza pandemica e, con esso, verranno meno le misure adottate dal Ministro Speranza, tra cui l’obbligo di green pass per i lavoratori, il cui termine è fissato per il 30 aprile. Non c’è dubbio che le scelte operate dal Ministro hanno pesato sulle nostre attività. Non possiamo in alcun modo dimenticare né giustificare le discriminazioni introdotte solo a svantaggio degli operatori nazionali del trasporto. Forse, se il Ministro avesse voluto ascoltarci, avrebbe evitato di penalizzare in modo così evidente una categoria. Si è forse dimenticato di quando i conducenti dei mezzi pesanti venivano definiti “eroi”? Noi no e glielo ricorderemo al momento opportuno.

Nelle scorse settimane le federazioni responsabili dell’autotrasporto hanno lavorato duramente per portare all’attenzione dei decisori politici il tema del caro gasolio, facendo sì che essi adottassero le decisioni utili a fronteggiarlo. Non posso né voglio dire che le soluzioni individuate abbiano soddisfatto tutti, ma senz’altro sono adeguate rispetto alle necessità del mondo del trasporto e della logistica. Naturalmente si deve riconoscere e apprezzare l’impegno che la Viceministro Bellanova e i suoi collaboratori hanno profuso per sopperire alle difficoltà sofferte dalle aziende di trasporto. I provvedimenti scaturiti dalle interlocuzioni con i rappresentanti di categoria, prontamente inseriti nel DL 21/2022, offrono risposte sia per quanto riguarda il ristoro dei maggiori costi sostenuti, sia per quanto riguarda il rispetto delle regole. Tutto finito? Certo che no! Il Decreto deve ora passare al vaglio del Parlamento ed essere convertito in Legge, per questo non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Ricordiamo, comunque, che il Decreto è un atto che ha valore di legge.

I primi incontri funzionali a individuare le modalità più opportune per attuare concretamente le misure indicate dal Decreto si sono già svolti e proseguiranno nei prossimi giorni. Unatras, che a differenza di altri ha cercato soluzioni fattive e possibili, non indietreggerà, ma si impegnerà, caso mai, ad implementarle.

Forse per la prima volta dopo tanto tempo, sui contenuti del Protocollo d’intesa - e in particolare per quanto riguarda la parte normativa - si è registrata la convergenza di tutte le federazioni presenti nell’Albo. Questo è senza dubbio un segnale positivo, che dovrebbe indurre a ricercare sempre più in futuro le occasioni di confronto che favoriscono l’unità anziché le divisioni.

Certamente la concitazione dei giorni scorsi e la rapidità nell’evoluzione della trattativa hanno fatto sì che si generassero alcune incomprensioni tra gli operatori. Chiarire gli equivoci e fornire gli elementi per una valutazione corretta dei fatti è compito delle federazioni. Non dimentichiamo mai che nessuna rappresentanza di categoria può operare come un sarto: il vestito su misura non si può fare quando sono in gioco temi così complessi. Al contrario, il compito delle associazioni è quello di ricercare, nei limiti imposti dal diritto nazionale e comunitario, le soluzioni che vengano incontro alla gran parte degli interessi delle imprese da esse rappresentate. Sicuramente esistono delle esigenze che non possono essere messe in discussione, rispondendo a valori imprescindibili e innegoziabili, come il rispetto delle regole di sicurezza sociale e della circolazione. Altri aspetti possono trovare soluzione nell’ambito dei mutamenti che si vanno determinando al livello europeo. Ecco perché occorre avere sempre una forte dose di senso di responsabilità e di fermezza, che coniugandosi possono trovare le risposte adeguate in ogni situazione.

Il mondo del trasporto e della logistica è forte se riesce a trovare il comune denominatore che lega interessi generali con quelli del Paese. Non è facile. Conftrasporto è nata per questo e continuerà su questa strada insieme a coloro che sono disponibili a trovare le soluzioni possibili e ad impegnarsi nell’interesse delle imprese.

 

Paolo Uggè

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