Sangalli: "Serve un cambio di rotta, strutture non al passo coi tempi"

Sangalli: "Serve un cambio di rotta, strutture non al passo coi tempi"

Il presidente di Confcommercio chiede al governo e alla politica di intervenire su un sistema di mobilità delle merci e delle persone non competitivo tramite "una programmazione di più ampio respiro". Le inefficienze del sistema di logistica e trasporti costano a ogni italiano "una tassa occulta di circa 700 euro l'anno, in tutto 42 miliardi".

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9 ottobre 2015

CERNOBBIO - Giù le tasse subito su famiglie e imprese, e colpo di acceleratore sulle riforme economiche di cui il Paese ha bisogno. E' l'appello lanciato dal presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, in apertura del Forum Conftrasporto, considerato che "la ripresa è ancora ben lontana dall'essere robusta e diffusa", come nel Sud dove per il 2015 il centro studi confederale prevede un Pil a -0,5%. Le riforme, si diceva. Per Sangalli servono anche per il sistema di mobilità delle merci e delle persone che nel nostro Paese "vanta" strutture materiali e immateriali "non al passo con i tempi". Fatto non sorprendente, visto che gli investimenti in questo comparto dal 2000 al 2013 si sono dimezzati e gli stanziamenti di risorse in bilancio sono passati dagli 80 miliardi del 2004 a poco meno di 15 di quest'anno. Tutto ciò si traduce, ha sottolineato Sangalli – "in una progressiva perdita di competitività che rischia di tagliarci fuori dalle nuove rotte internazionali delle merci" e mette sulle spalle di ogni italiano "una tassa occulta di circa 700 euro l'anno". Ma perché tutto ciò? Per la semplice ragione che la "'questione logistica' non è stata colta come una priorità". Va da sé, allora, che "su questo punto è necessario un cambio di rotta da parte dell'Esecutivo e della politica tutta" tramite "una programmazione di più ampio respiro". Confcommercio chiede al riguardo l'adozione di alcune misure, alcune a costo zero, come l'armonizzazione e l'applicazione uniforme delle regole europee in materia di autotrasporto; il ripristino di un regime di normalità amministrativa nei porti; l'adeguamento infrastrutturale degli scali portuali e la semplificazione delle procedure burocratiche; il rilancio delle autostrade del mare; l'abbassamento dei costi per l'accesso alla rete ferroviaria al fine di rendere il trasporto delle merci su ferro più competitivo. "Non amo gli slogan e le eccessive semplificazioni - ha concluso Sangalli – ma  penso di poter affermare che per il bene del Paese, delle imprese e dei lavoratori puntare sulla logistica conviene".

Angelo Moretti

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