Sistri, "è ora di dire basta"

Sistri, "è ora di dire basta"

Fai Conftrasporto invita il Governo a cancellare questa "vergognosa pagina della storia italiana, per progettare da zero, con l'aiuto, sempre a costo zero, di veri esperti, un sistema che assicuri la tracciabilità dei rifiuti pericolosi per tutti i mezzi di trasporto". Sondaggio online sul sito dell'Associazione.

DateFormat

24 luglio 2014

Sistri, ovvero SIamo STanchi RIpartiamo da zero. È questo lo slogan scelto da Fai Conftrasporto per sferrare l'attacco decisivo al sistema di monitoraggio dei rifiuti pericolosi che, denuncia l'associazione in un messaggio a tutta pagina affidato al quotidiano Il Giornale in edicola giovedì 24 luglio, "è una vergogna tutta italiana che dura da 4 anni, costato centinaia di milioni di euro a migliaia di imprese, mai entrato in funzione e al centro di indagini giudiziarie". La principale associazione di categoria del Paese invita espressamente il Governo a cancellare una volta per tutte questa "vergognosa pagina della storia italiana, per progettare da zero, con l'aiuto, sempre a costo zero, di veri esperti, un sistema che assicuri la tracciabilità dei rifiuti pericolosi per tutti i mezzi di trasporto, esteri compresi, a costi sostenibili dalle imprese e tramite software che siano interfacciabili con qualsiasi sistema già montato nelle diverse cabine di guida". Fai Conftrasporto ha inoltre attivato un sondaggio sul proprio sito, invitando gli imprenditori a dire se vogliono un sistema davvero in grado di combattere le ecomafie dicendo sì all'abrogazione del Sistri, destinato a entrare di diritto  nell'elenco dei grandi sprechi di questo Paese.  Per partecipare al sondaggio basta cliccare  www.conftrasporto.it

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca