Uggè: "L'autotrasporto non dovrebbe pagare il contributo richiesto dall'Authority"

Uggè: "L'autotrasporto non dovrebbe pagare il contributo richiesto dall'Authority"

DateFormat

11 aprile 2017

L'autotrasporto sembra essere escluso dalla vigilanza dell'Authority dei trasporti. Lo chiarisce una sentenza emessa nei giorni scorsi dalla Corte Costituzionale, che ha riconosciuto la legittimità della legge ma ha ribadito che il contributo debba essere richiesto solo ai settori sottoposti, per legge, alla vigilanza dell'Authority. Pertanto, così come sostenuto nei giorni scorsi da Conftrasporto le imprese di autotrasporto dovrebbero essere esentate. L'Authority quindi dovrà fare un passo indietro: la sentenza infatti sembra confermare la completa estraneità dell'autotrasporto all'ambito di intervento del garante, come è stato più volte ribadito con lettere indirizzate nel corso del 2014 dall'autorità politica dell'epoca al presidente Andrea Camanzi. La Corte Costituzionale, a cui il Tar del Piemonte si era rivolto, si è ora pronunciata:  l'autotrasporto merci non può rientrare tra i settori tenuti al pagamento del contributo all'ART, non essendo un settore in cui questo organismo ha esercitato in concreto delle funzioni regolatorie (né, a normativa vigente, potrà farlo in futuro). Soddisfatto il presidente di Conftrasporto e vice presidente di Confcommercio Paolo Uggè, che recentemente aveva protestato contro la reiterata richiesta dell'Authority di un contributo annuale del 6 per mille nei confronti del mondo dell'autotrasporto. Uggè aveva proposto, per contro, di destinare, piuttosto, analogo contributo alla formazione delle ‘giovani leve' dell'imprenditoria dei trasporti. "Che adesso qualcuno non si permetta di emanare un provvedimento di legge per introdurre un nuovo balzello per l'autotrasporto", avverte Uggè.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca