Welfare aziendale sempre più diffuso nelle pmi

Welfare aziendale sempre più diffuso nelle pmi

Presentato il settimo Rapporto “Welfare Index Pmi”. Confcommercio: “leva strategica per incrementare competitività e performance aziendali”.

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6 dicembre 2022

Il welfare aziendale ha raggiunto un alto livello di maturità ed è sempre più appannaggio anche delle pmi, visto che il 68% ha superato il livello base e che è raddoppiato il numero di piccole e medie imprese con livello molto alto e alto, passato dal 10,3% del 2016 al 24,7% del 2022. I dati emergono dal Rapporto Welfare Index PMI 2022 sullo stato del welfare nelle piccole e medie imprese italiane, giunto alla settima edizione e presentato il 6 dicembre scorso a Roma.

Dalla ricercae merge che la quota di imprese con livello elevato di welfare è massima (70,7%) tra quelle con oltre 250 addetti e molto rilevante (66,8%) nelle pmi  tra 101 e 250 addetti. Raddoppiano le microimprese (da 6 a 9 addetti) con un livello elevato di welfare che passano dal 7,7% del 2017al 15,1% del 2022, un incremento dovuto in buona parte alla semplificazione delle normative e alle risorse pubbliche stanziate per la protezione sociale.

Per Marina Elvira Calderone, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, “il welfare è un volano in grado di far crescere la produttività, grazie ad un migliore coinvolgimento dei lavoratori nei processi aziendali. Conoscere e accompagnare i bisogni dei dipendenti è quell'attenzione che denota una chiara e precisa volontà di dare al lavoro una dimensione più ampia. Un coinvolgimento che quasi sempre è ripagato da una rinnovata dedizione alla mission aziendale in grado di aumentare efficienza e produttività. In quest'ottica, il welfare diventa un'opportunità per le aziende e per i suoi lavoratori e viceversa”.

“Il welfare, in questi anni difficili, ha rappresentato una chiave importante per interpretare in modo efficace i nuovi bisogni di imprese e lavoratori. Diffondere quindi una maggiore consapevolezza degli strumenti di welfare messi a disposizione dal nostro sistema – ha affermato Marco Abatecola, responsabile Settore Welfare Pubblico e Privato di Confcommercio - continua a rappresentare per la Confederazione una priorità alla quale vengono dedicate importanti iniziative, sempre con
l'obiettivo di dare una risposta più efficiente alle esigenze delle nostre imprese ed ai profondi cambiamenti del contesto lavorativo ed economico. Il welfare, così, non è semplicemente
una politica retributiva, ma può essere una leva strategica per incrementare la resilienza, la competitività e le performance aziendali, anche migliorando il benessere dei dipendenti destinatari sia degli strumenti contrattuali che delle sempre più numerose azioni di welfare aziendale nate in questi anni”.

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