Presidenza Carlo Sangalli 2006

I fatti salienti della Presidenza Sangalli (2006)


14 dicembre

Confcommercio firma il protocollo d'intesa con il Governo sugli studi di settore. Il Presidente Carlo Sangalli si augura che questo passaggio segni "la fine della concertazione strabica", sottolineando che "così come erano stati immaginati all'inizio, gli studi di settore erano per noi del tutto indigeribili: avevamo infatti ipotizzato di non sottoscrivere il protocollo. Abbiamo fatto un'opposizione dura, forte, ma anche avanzato numerose proposte serie". Per Sangalli "due modifiche ci interessano in particolare: una è il rafforzamento della selettività, per cui chi deve pagare di meno può farlo senza ulteriori oneri e adempimenti; l'altra è una garanzia per i contribuenti coerenti e congrui di non essere perseguitati da un aumento dei controlli inutili, invadenti e costosi".

22 novembre

Presentato e commentato, dal presidente di Confcommercio e dal direttore Generale del Censis, il rapporto Censis–Confcommercio "I consumi in Italia e in Europa nel 2006", un'indagine comparativa che "fotografa" le tendenze della domanda interna e l'evoluzione dei modelli di consumo nel 2006 in Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna. Dal rapporto emerge in particolare che la ripresa dei consumi in Italia appare ancora lontana, mentre sembra più viva la domanda interna in Francia, Spagna, Germania e Gran Bretagna. Nel nostro paese, le famiglie restano in bilico tra voglia di futuro, ottimismo e moderazione nelle spese ma prevale la sensazione di incertezza per l'immediato, anche a causa di segnali poco rassicuranti provenienti dal sistema politico ed economico.

14 novembre

Si svolge, per la prima volta nella storia della Confederazione, l'Assemblea Straordinaria di Confcommercio, evento storico che vede la mobilitazione dell'intera categoria per protestare contro la Finanziaria. L'Assemblea, alla quale partecipano più di 1.500 delegati in rappresentanza delle oltre 800mila imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti aderenti alla Confederazione, si svolge sotto lo slogan "Una finanziaria da cancellare, perché aumenta le tasse e tassa lo sviluppo, perché penalizza le imprese e non aiuta il paese". Nella sua relazione il Presidente di Confcommercio sottolinea che "la rotta tracciata dal Governo con la Finanziaria, va drasticamente cambiata. E' una rotta che non aiuta il paese ma rischia di deprimerne le potenzialità''. Analizzati e commentati, in un mini talk-show con il direttore del Messaggero, Roberto Napoletano, e i deputati Nicola Rossi e Bruno Tabacci, i risultati del rapporto Censis-Confcommercio "L'impresa di fare impresa", da cui emerge la difficoltà di avviare e gestire, in Italia, un'impresa ma soprattutto quanto l'impresa italiana viene penalizzata non solo da questa finanziaria ma anche da un sistema di procedure e adempimenti farraginoso, costoso, complicato. Mostrati nel corso della manifestazione anche due brevi video: il primo contiene alcune interviste ad imprenditori di Milano, Roma e Napoli che spiegano le problematiche, le difficoltà, gli ostacoli che incontrano nello svolgimento della loro attività e le loro critiche alla manovra finanziaria; nel secondo sono riportate alcune delle oltre 3.000 e-mail di protesta contro la finanziaria raccolte attraverso il sito Internet di Confcommercio.

9 novembre

Presentati i risultati dell'Outlook sui consumi Censis-Confcommercio che ha monitorato le famiglie italiane e le loro aspettative prima e dopo la presentazione della finanziaria, tra settembre e ottobre 2006, e che fornisce indicazioni aggiornate e tempestive sul "sentiment" delle famiglie italiane e il "polso" dei consumi. Tra settembre e ottobre 2006, scende dal 30% al 27,4% la percentuale di famiglie che prevedono di incrementare i consumi; aumenta di 7 punti percentuali la quota di coloro che prevedono una diminuzione della propria capacità di risparmio; cresce del 4% la quota dei pessimisti sul proprio futuro.

30 ottobre:

Si tiene a Roma presso il Teatro Caprinica la manifestazione congiunta contro la Finanziaria organizzata da Confcommercio insieme a Casartigiani, Cna, Confartigianato, e Confesercenti, in rappresentanza di oltre 4 milioni di imprese che costituiscono il 70% del sistema produttivo italiano e impiegano 13 milioni di addetti, pari al 63% degli occupati. Presentato un documento comune che contiene la richiesta di cambiare profondamente la legge finanziaria riequilibrando un impianto che è fortemente penalizzante per i comparti dell'artigianato, del commercio, del turismo, dei trasporti e dei servizi. Per il Presidente di Confcommercio si tratta di un manovra su cui cade il ''nostro profondo dissenso, la nostra critica'' proprio a causa dello scarso apporto allo sviluppo e che si qualifica come ''ambiziosissima nelle sue quantità ma davvero deludente dal punto di vista qualitativo''.

23 ottobre

Si svolge a Varese il quarto Forum Nazionale dei Giovani Imprenditori di Confcommercio. Alla tavola rotonda sul tema "+ Giovani + Imprese = + Sviluppo" partecipano, insieme al presidente Carlo Sangalli, il ministro per la Famiglia, Rosy Bindi, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e gli onorevoli Roberto Maroni, Nicola Rossi, Daniela Garnero Santanchè e Bruno Tabacci. Illustrati, dal presidente nazionale dei Giovani Imprenditori, Michela Vittoria Brambilla, i risultati della ricerca sul tema "Finanziaria 2007, liberalizzazioni, Industria 2015: l'impatto delle nuove politiche di programmazione economica e fiscale sul sistema delle PMI del terziario", da cui emerge una sostanziale bocciatura per la manovra economica del governo. Il 70,6% degli intervistati considera la manovra "non equa" per i fini redistributivi dichiarati dal Governo, mentre l'insoddisfazione è completa, cioè a prescindere dal parametro dell'equità, per il 76,2% degli intervistati.

18 ottobre

Il ministro dello Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, è ospite del Consiglio Generale di Confcommercio. La Confederazione ribadisce il giudizio di ''bocciatura'' della manovra che, come sottolinea il presidente Sangalli, ''rinuncia sostanzialmente all'ambizione, enunicata nel Dpef, di incidere strutturalmente sulle spesa pubblica. E sceglie, invece, di far leva su maggiori entrate: con un incremento complessivo della pressione fiscale, tra quest'anno e il prossimo, dell'1,3%''. Il ministro Bersani sottolinea che ''intanto alcune cose si stanno correggendo, troveremo un maggiore equilibrio" e definisce "positivo" il confronto in Confederazione.

Presentato l'Osservatorio Economico di ottobre del Centro Studi di Confcommercio che prevede un rallentamento dell'economia italiana a fine anno e nel 2007. Il nostro Paese sconta ancora il gap di sviluppo sia rispetto all'eurozona che ai principali partner europei, Francia e Germania in particolare. Alle positive dinamiche dell'export e degli investimenti si contrappone una sostanziale debolezza della domanda interna, caratterizzata da un andamento altalenante dei consumi delle famiglie. L'evoluzione dei prezzi è sostanzialmente sotto controllo anche se risente ancora delle recenti tensioni registrate sui mercati petroliferi, mentre appare non molto positivo il quadro della finanza pubblica legato anche agli effetti delle recenti misure contenute nella Finanziaria.

28 settembre

Conferenza stampa del presidente Sangalli, a margine della Conferenza Organizzativa della Confederazione in svolgimento a Villasimius (Cagliari), per fare il punto sulla Finanziaria. "Quello che sta pensando di fare il governo sulle pensioni, e cioè di intervenire sulle questioni previdenziali del commercio e dell'artigianato, senza discutere del problema con le categorie, è una vera e propria invasione di campo.

19 settembre

Il viceministro dell'Economia, Vincenzo Visco, presenzia al Consiglio Generale di Confcommercio. Per il presidente Sangalli "la strada da imboccare è chiara: riduzione della spesa pubblica, senza lacrime e sangue, ma con riforme che incidano strutturalmente; controllo e riduzione della pressione fiscale; sostegno all'innovazione, soprattutto nei servizi, come leva per l'incremento di produttività di tutto il sistema-Paese". Per il viceministro Visco è stato un confronto "utile" con un interlocutore "affidabile" e "credibile".

5 settembre

Confcommercio incontra il ministro del Lavoro, Cesare Damiano. Al centro del colloquio il fenomeno del lavoro sommerso che secondo la Confederazione deve essere affrontato in maniera complessiva, puntando in particolare su alcuni elementi: ruolo delle parti sociali, semplificazione degli adempimenti, valore della contrattazione collettiva e della bilateralità.

28 agosto

Commento del presidente Sangalli sulla proposta del Segretario Generale della CISL, Raffaele Bonanni, di reintrodurre la minimum tax per i lavoratori autonomi. "E' un'ipotesi priva di senso e che non regge. E' una proposta che – spiega Sangalli – fa a pugni con i principi costituzionali che garantiscono a ciascun cittadino-contribuente, sia esso un lavoratore autonomo sia esso un lavoratore dipendente, il diritto/dovere di essere tassato in base al suo reddito effettivo. Tornare ad un sistema di coefficienti presuntivi ed alla logica della catastizzazione del reddito di intere categorie non sarebbe, dunque, un segnale di impegno al contrasto dell'evasione e dell'elusione, ma al contrario una scelta di resa".

8 agosto

Presentata una ricerca del Centro Studi di Confcommercio sugli effetti del caro petrolio su famiglie e imprese da cui emerge che nei primi sei mesi dell'anno l'impatto dell'aumento del prezzo del petrolio sul tasso di crescita dei prezzi e' stato dello 0,6%. Il peggio per l'economia europea, però, potrebbe arrivare nel biennio 2007-2008, con un rallentamento della crescita tra lo 0,1% e lo 0,4%. Dal confronto con gli altri paesi europei, lo studio rileva come l'Italia sia al primo posto per il prezzo del gasolio da riscaldamento, al secondo per quello da autotrazione e al quinto per la benzina: accise ed Iva pesano per il 58% sul prezzo finale della benzina e per il 51% su quello del gasolio.

2 agosto

Conferenza stampa del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, e del Direttore Generale del Censis, Giuseppe Roma, di presentazione dell'analisi quali–quantitativa Censis–Confcommercio di un anno di consumi degli italiani e previsioni per i prossimi mesi. Dallo studio emerge una crescita al rallentatore e consumi stabili per oltre il 60% delle famiglie. Per il presidente di Confcommercio "nel complesso, resta confermato un comportamento 'riflessivo' dell'insieme delle famiglie, quale che sia il loro livello di reddito''. ''Dietro questo comportamento 'riflessivo' con cui la distribuzione commerciale si confronta ormai da diversi anni e che restera' il tratto distintivo dei consumi delle famiglie italiane anche nei prossimi anni, - spiega Sangalli - c'è sostanzialmente la consapevolezza del fatto che l'economia italiana, nel suo insieme, cresce poco, troppo poco e che questa è la realtà con cui tutti, anche nei prossimi anni, dovremo fare i conti''.

7 luglio

Alle notizie fornite dal Governo sull'impianto generale del DPEF approvato dal Consiglio dei Ministri Confcommercio si riserva di esprimere una valutazione compiuta non appena si avrà modo di esaminare il documento nel dettaglio. "Intanto – osserva la Confederazione - ci limitiamo a due considerazioni generali: l'una di metodo e l'altra di merito. Dal punto di vista del metodo concertativo, infatti, non possiamo non rilevare che la discussione sulla definizione del tasso d'inflazione programmata è questione che interessa tutte le parti sociali e non soltanto i Sindacati dei lavoratori. Dal punto di vista del merito, vedremo poi in che modo il DPEF articolerà la strategia di intervento per il controllo e la riduzione della spesa pubblica.

6 luglio

Si svolge la XIX Assemblea Generale di Confcommercio presso l'Auditorium Conciliazione a Roma. Circa 1.500 i partecipanti tra i quali spiccano rappresentanti del sistema associativo e numerosi esponenti delle istituzioni, del governo, della pubblica amministrazione, dei partiti, del mondo bancario e imprenditoriale. Nel parterre, tra gli altri, il presidente del Senato, Franco Marini, i ministri Pierluigi Bersani (Sviluppo Economico), Antonio Di Pietro (Infrastrutture), Giuseppe Fioroni (Istruzione), Paolo Gentiloni (Comunicazioni), Linda Lanzillotta (Affari Regionali), Luigi Nicolais (Funzione Pubblica). Ventuno tra Viceministri (tra cui Visco, Pinza, D'Antoni) e Sottosegretari. Sette i presidenti di Commissioni parlamentari presenti. Tra i presidenti e i segretari di partito: Silvio Berlusconi, Lorenzo Cesa, Piero Fassino. Compiuto dal presidente Sangalli, nel corso della sua relazione, un giro d'orizzonte sulla situazione complessiva dell'economia italiana: dalla crescita lenta del Pil alla crescente terziarizzazione delle imprese, dalla valorizzazione del turismo alla riduzione della spesa pubblica e alla lotta all'evasione fiscale, dalle liberalizzazioni alle infrastrutture, dalla "questione" settentrionale al mercato del lavoro. Secondo Sangalli, "bisognerà misurarsi, con tutta la difficoltà di costruire una politica economica che tenga saldamente insieme il tempo del rigore della finanza pubblica con quello delle scelte per la crescita e lo sviluppo. E' difficile. Ma lo si può fare. E, soprattutto, lo dobbiamo fare". Nel suo intervento all'Assemblea, il ministro dello Sviluppo economico Bersani sottolinea che "nonostante lo scontro, anche aspro, sul commercio le riforme sono state possibili". Il ministro si dichiara "pronto a firmare" l'appello al cambiamento lanciato dal presidente Sangalli e sul fronte delle liberalizzazioni chiarisce che "il commercio ha già dato". Il decreto sulle liberalizzazioni, per ciò che riguarda il settore, "non contiene – spiega Bersani - che richiami ai punti fondamentali della riforma" varata nel ‘98. Ciò che occorre "è riprendere dei tavoli per la manutenzione della riforma e questa manutenzione deve partire proprio dai luoghi del commercio, cioè dalle città".

1° luglio

In seguito alle decisioni prese dal Consiglio dei Ministri in materia di liberalizzazioni Confcommercio chiede l'apertura subito di un tavolo di confronto sui contenuti del "pacchetto Bersani" e sul "pacchetto Visco" per definire, insieme, modifiche e miglioramenti a vantaggio di tutti, imprese e consumatori. Per quel che riguarda la distribuzione commerciale, Confcommercio ritiene in linea generale che "si tratti di un'operazione di riaffermazione dei principi della riforma del '98, promossa dal ministro Bersani. Una riaffermazione, in particolare, nei confronti dell'interpretazione di quella riforma fatta da alcune Regioni, nell'ambito del cosiddetto "federalismo commerciale". Ma proprio per questo sarebbe stato bene attenersi al metodo della concertazione con le categorie economiche, ma anche con le Regioni e gli Enti locali che, nella Repubblica federale, sono chiamate a partecipare al governo del sistema commerciale". "La concertazione – sottolinea la Confederazione - non può essere invocata solo quando si tratta di chiedere a tutti di fare sacrifici per consentire il miglioramento dei conti dello Stato ed essere poi considerata superflua, ingombrante quando invece si tratta di assumere decisioni che riguardano il mercato, le imprese, i consumatori".

30 giugno

Commento del presidente Sangalli al varo, da parte del Consiglio dei Ministri, del pacchetto in materia di liberalizzazioni: "Ci eravamo lasciati appena ieri, a Palazzo Chigi, concordando tutti sul fatto che le grandi riforme di cui il Paese ha bisogno, richiedono una concertazione rafforzata e rivitalizzata. Penso dunque – osserva Sangalli - che questa concertazione vada praticata non solo ai fini del risanamento della finanza pubblica, ma anche quando si tratta di fare le scelte che guardano al mercato. Non possiamo non rilevare che, sul piano del metodo, occorre intervenire urgentemente, aprendo subito un tavolo di confronto con le categorie economiche interessate".

22 giugno

Incontro a Palazzo Chigi tra il presidente Sangalli e il presidente del Consiglio dei Ministri Romano Prodi. Al termine del colloquio, definito "molto interessante e positivo", con il premier, il numero uno di Confcommercio riferisce di aver discusso con Prodi dei "processi evolutivi del settore commercio, gli abbiamo esposto la nostra posizione sul cuneo fiscale e le aliquote Iva". Confcommercio, quindi, "è favorevole ad una riduzione del cuneo, seppure in termini graduali. Sui criteri selettivi siamo pronti a discutere, ma no a discriminazioni del nostro settore".

15 giugno

Il presidente Sangalli incontra il ministro dell'Economia Padoa-Schioppa al dicastero di via XX Settembre. Soffermandosi a parlare con i giornalisti al termine dell'incontro, definito "molto cordiale", il presidente di Confcommercio dichiara che al ministro "abbiamo esposto quelle che sono le nostre richieste", in particolare per quanto riguarda gli interventi sul cuneo fiscale.

9 giugno

Una delegazione di Confcommercio composta dal Vice presidente nazionale, Franco Pecorini, dal Presidente della commissione Confederale sui porti, Paolo Odone, e dal Presidente regionale Federagenti Calabria, Giuseppe Biacca, incontra il Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi. Affrontate e discusse nel corso dell'incontro le problematiche inerenti, in particolare, i ritardi dell'intero comparto dei trasporti in Italia e le ricadute che ne derivano sulla competitività e l'economia del Paese.

8 giugno

Presentato alla stampa l'Osservatorio economico di giugno del Centro studi Confcommercio sulle dinamiche in atto nell'economia italiana e sulle prospettive 2006-2007. Dal rapporto emerge un risveglio dell'economia italiana anche se l'Europa resta lontana. Desta preoccupazione la situazione dei conti pubblici, mentre è modesta la crescita dei consumi. Restano, inoltre, sul tappeto i nodi strutturali che condizionano pesantemente l'andamento della nostra economia e penalizzano la ripresa: la forte dipendenza dal petrolio e le alte quotazioni dei prodotti petroliferi, la situazione critica dei conti pubblici, la debolezza della domanda interna.

17 maggio

Il presidente Sangalli formula i migliori auguri di buon lavoro al nuovo Governo che "si confronterà con l'esigenza di fare presto e bene". "Per parte nostra – sottolinea Sangalli – intanto auspichiamo che ci sia in tempi rapidi un confronto tra l'esecutivo e le forze sociali per iniziare a condividere alcune scelte qualificanti per rilanciare la crescita e lo sviluppo del nostro Paese, che è ormai diventata la vera priorità. Ed è scontata la nostra disponibilità al dialogo per poter contribuire anche con un supplemento di responsabilità a questo obiettivo".

3 maggio

Tavola rotonda in Piazza Belli su "La ‘questione settentrionale' dopo il voto. Fisco e infrastrutture, impresa diffusa e lavoro autonomo come temi di un'agenda di legislatura". Insieme al presidente di Confcommercio Sangalli e al segretario generale del Censis De Rita, partecipano Nicola Rossi, Maurizio Sacconi, Bruno Tabacci. Per Sangalli c'è "la necessità di un sistema Paese fiscalmente più competitivo e di una politica alta che si confronti sugli interessi generali del Paese con quello spirito bipartisan che contraddistingue un bipolarismo maturo e capace di costruire larghe intese". Presentato un rapporto del Centro Studi Confcommercio sull'identikit dell'imprenditore del Nord dal quale emerge, tra l'altro, che il Settentrione contribuisce in larghissima misura al gettito fiscale e fornisce quasi la metà delle risorse fiscali destinate al servizio sanitario nazionale, che circa il 54% del Pil proviene dal Nord e che il Pil pro-capite è superiore all'incirca del 20% rispetto alla media nazionale.

4 aprile

Nella sede confederale il presidente Sangalli e i presidenti delle Associazioni territoriali e di categoria aderenti a Confcommercio incontrano il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in vista delle elezioni politiche e nell'ottica degli incontri organizzati dalla Confederazione con l'Unione e con la Casa delle Libertà. Discusso il documento di analisi e proposta di Confcommercio "Dieci azioni per rilanciare la crescita e lo sviluppo del Paese".

Eletti, all'unanimità, dal Consiglio di Confcommercio due nuovi Vice Presidenti: Maurizio Maddaloni e Sergio Rebecca. Deliberata anche la costituzione di otto Commissioni Consiliari: politiche per il Mezzogiorno, politiche per il federalismo, filiera agroalimentare, politiche portuali, marketing territoriale, politiche per il sistema radiotelevisivo; politiche energetiche, relazioni interconfederali.

30 marzo

Confcommercio ospita l'on. Piero Fassino, Segretario dei Democratici di Sinistra nel quadro degli incontri organizzati con l'Unione e con la Casa delle Libertà in vista delle elezioni politiche. Presentato e discusso il documento di analisi e proposta della Confederazione "Dieci azioni per rilanciare la crescita e lo sviluppo del Paese" in tema di commercio, turismo, fisco e lavoro, concorrenza, competitività e sviluppo, Mezzogiorno, territorio e aree urbane.

28 febbraio

Il Consiglio di Confcommercio nel corso della prima seduta dall'elezione di Carlo Sangalli elegge, all'unanimità, i Vice Presidenti, i componenti della Giunta, nomina l'Amministratore e costituisce l'Advisory Board per affinare i temi decisivi dello sviluppo come quelli relativi alla politica economica, all'innovazione nel senso più ampio, ai rapporti con l'Unione Europea e con gli organismi istituzionali e associativi di livello mondiale. I Vice Presidenti eletti dal Consiglio sono: Bernabò Bocca, Vicario; Renato Borghi delegato all'organizzazione; Pietro Blondi, Fabrizio Palenzona, Franco Pecorini. Su proposta del Presidente è nominato Amministratore Gianni Bort. Il Consiglio, oltre ad eleggere i componenti della Giunta delibera la costituzione di dieci Commissioni Consiliari, i cui Presidenti parteciperanno, insieme all'Ufficio di Presidenza, al Comitato di Presidenza istituito dallo Statuto.

10 febbraio

Carlo Sangalli è eletto per acclamazione presidente per il quadriennio 2006-2010 dall'Assemblea di Confcommercio, riunita in seduta ordinaria e in prima convocazione, a cui partecipano i 250 rappresentanti delle Associazioni territoriali e delle Federazioni nazionali di categoria con diritto di voto in rappresentanza di oltre 800mila imprese del commercio, del turismo e dei servizi. L'Assemblea, inoltre, elegge all'unanimità e con voto palese i 75 membri del nuovo Consiglio generale della Confederazione ai quali si aggiungono, come previsto dallo Statuto, i rappresentanti regionali membri di diritto. Partecipazione e trasparenza sono i due capisaldi sui quali si fonderà l'azione del nuovo presidente di Confcommercio che nella sua prima dichiarazione subito dopo l'elezione alla guida della Confederazione annuncia: "su questi due importanti riferimenti, anche l'assemblea di oggi, ha voluto sottolineare il suo impegno e la mia elezione significa proprio questo: fare in modo che questa importante Confederazione che ha alle spalle 60 anni di grande impegno, possa e debba continuare in questa sua scelta importante, non solo per gli associati, per il mondo che rappresenta, ma ritengo anche per il Paese".

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