Settore idrotermosanitario, continua la frenata

Settore idrotermosanitario, continua la frenata

Osservatorio Vendite Angaisa: a marzo -13,78% rispetto allo stesso mese dello scorso anno (-6,81% il primo trimestre).  “Fondamentale puntare sulla formazione e ‘fare sistema’”.

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2 maggio 2024

Secondo i nuovi dati dell’Osservatorio Vendite di Angaisa – l’Associazione nazionale dei distributori idrotermosanitari, aderente a Confcommercio – nello scorso mese di marzo, il mercato della distribuzione idrotermosanitaria ha fatto registrare un pesante -13,78% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, con il primo trimestre in flessione del 6,81% rispetto allo stesso periodo del 2023.

“Come avevamo già avuto modo di sottolineare nei mesi scorsi – commenta il presidente Maurizio Lo Re siamo di fronte a una brusca inversione di tendenza rispetto alla forte crescita dei fatturati di cui avevano beneficiato, negli ultimi anni, l’edilizia e tutte le filiere collegate. In attesa che si possano concretizzare le nuove opportunità legate soprattutto all’efficientamento energetico (con gli obiettivi previsti dalla direttiva ‘Case Green’), temo che per gli imprenditori del nostro settore si prospettino scenari complessi, con un ulteriore e progressivo ridimensionamento del mercato”.

In effetti, secondo le anticipazioni dell’Osservatorio Economico-Finanziario Its Angaisa (pubblicate a fine 2023), il 2024 potrebbe chiudersi con un decremento del volume d’affari nell’ordine dell’11%. Oltre agli appelli che Angaisa ha ripetutamente rivolto al Governo affinché vengano reintrodotti meccanismi di incentivazione efficaci, rivolti in particolare alle famiglie a basso redito, il presidente Lo Re ricorda l’importanza del ruolo che le imprese del comparto sono chiamate a interpretare, per cercare di affrontare e superare insieme le difficoltà attuali e quelle dei prossimi mesi:

“Come già avvenuto in occasione della pandemia, è fondamentale che anche oggi distributori e produttori restino uniti e continuino a collaborare, nel pieno rispetto delle scelte che ogni azienda è naturalmente libera di fare. Io – puntualizza - sono da sempre convinto che sia necessario “fare sistema”, per salvaguardare gli attuali rapporti di partnership e per valorizzare sempre di più la qualità e la professionalità dell’intera filiera. Solo l’adozione di comportamenti lineari e coerenti, attraverso strategie condivise, potrà garantire alle nostre imprese un futuro di crescita e di rinnovati successi”. Ma per tutelare e rafforzare qualità e professionalità è necessario promuovere percorsi di formazione adeguati e gestire correttamente il fisiologico ricambio generazionale all’interno delle imprese.

“Nonostante le incertezze del mercato, oggi molti imprenditori sarebbero pronti ad assumere, garantendo a giovani neodiplomati o laureati un posto fisso in azienda. Purtroppo è sempre più difficile trovare figure che abbiamo almeno una preparazione di base e siano sufficientemente qualificate per affrontare le nuove sfide che l’evoluzione tecnica ci propone”, prosegue il presidente di Angaisa.

È per questo che l’Associazione ha attivato un nuovo programma di iniziative (partito a Messina il 4 aprile), “Angaisa entra nelle scuole”, che "ci consentirà di entrare in contatto con tanti ragazzi degli istituti tecnici e professionali. Vogliamo cercare di sensibilizzarli sui temi della sostenibilità, dell’efficientamento energetico e dell’innovazione, per far capire quali e quante opportunità di crescita professionale si legano a questi temi di estrema attualità, che saranno in futuro sempre più strategici per l’intero Sistema Paese”, conclude Lo Re.

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