Fiavet denuncia: dal 31 dicembre scorso, data limite per la presentazione delle domande, non è arrivata alcuna comunicazione. Jelinic: “stiamo passando dalla burocrazia classica alla burocrazia digitale”.

Dove sono finiti i rimborsi Alitalia? Se lo chiede Fiavet-Confcommercio a proposito dei 100 milioni di euro “sbloccati” lo scorso anno dal Ministero dello Sviluppo Economico per sanare la situazione debitoria della società in amministrazione controllata verso i passeggeri, gli operatori turistici e le agenzie di viaggio in possesso di voucher.

Fiavet-Confcommercio già al momento dello stanziamento aveva fatto osservare quanto la misura fosse insufficiente (basti pensare a tutto il turismo scolastico e agli eventi business slittati nel 2020 e 2021), ma aveva comunque dato sostegno ai suoi associati per la presentazione tempestiva e corretta della domanda di indennizzo, che andava inoltrata entro il 31 dicembre dello scorso anno. Ma arrivati quasi a giugno del 2022 non ci sono state repliche di alcun tipo alle domande digitali.

“Il problema e che stiamo passando dalla burocrazia classica alla burocrazia digitale, in cui chi cerca di accedere a dei fondi dall’altra parte trova un muro di gomma che non risponde in alcun modo, e anche se si afferma che la presentazione corretta della domanda è garanzia certa di rimborso, se il rimborso non c’è le aziende non sanno come reagire”, denuncia Ivana Jelinic, presidente di Fiavet-Confcommercio.

“Nessun operatore ha ricevuto comunicazioni ufficiali dal Governo né da Alitalia. Riteniamo che, soprattutto in un momento di difficoltà come questo, con il rincaro dei trasporti che ostacola la ripresa corretta del turismo, bisognerebbe prestare una maggiore attenzione a questi passaggi critici che possono mettere ancora più in difficoltà un comparto già allo stremo”, conclude Jelinic.