Fipe "accoglie" Angem e locali storici

Fipe "accoglie" Angem e locali storici

Il Consiglio direttivo ha dato il via libera all'ingresso di Angem, l'associazione nazionale della ristorazione collettiva, e de Gli Storici, il sindacato dei locali che svolgono la loro attività da almeno 70 anni.

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19 ottobre 2021

Fipe "festeggia" un nuovo ingresso e un ritorno nell'ambito della federazione: il Consiglio direttivo ha dato il via libera all'ingresso di Angem, l'associazione nazionale della ristorazione collettiva, e de Gli Storici, il sindacato dei locali che svolgono la loro attività da almeno 70 anni. Se nel caso dei locali storici si tratta di un debutto assoluto, che arriva a meno di 4 mesi dalla nascita dell'associazione, per Angem, principale rappresentante della ristorazione collettiva, in grado di servire oltre 1,5 miliardi di pasti l'anno a 11 milioni di italiani, si tratta di un ritorno a casa. Un ritorno strategico anche perché porta con sé un mercato dal valore complessivo pre pandemia stimato in 6,5 miliardi di euro e che conta oltre 80mila addetti. "Nel complicato e prolungatamente incerto contesto economico attuale - sottolinea il presidente di Fipe-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani - l'ingresso nella Federazione dei più importanti gruppi della ristorazione collettiva attraverso Angem appare un segnale forte per il mondo della rappresentanza e, soprattutto, un passaggio utile per il mondo dell'impresa. Sappiamo infatti bene che oggi più che mai è necessario lavorare insieme, creando integrazioni e sfruttando economie di esperienza, per affrontare temi ampi che vanno dagli appalti alla legislazione di settore, dai contratti di lavoro alla promozione dell'educazione alimentare". "Dal 1973 Angem promuove il valore sociale ed economico del settore della ristorazione collettiva - ha dichiarato il presidente Carlo Scarsciotti - La decisione di entrare a far parte di Fipe è un ulteriore passo in questa direzione e uno strumento di ulteriore crescita per entrambe le rappresentanze che permetterà di raggiungere gli obiettivi comuni che ci legano per la valorizzazione e la tutela dei servizi e dei valori di cui siamo portatori". Discorso simile per quanto riguarda l'associazione "Gli Storici" - Caffè e Ristoranti Storici d'Italia, nata il trenta giugno scorso con un obiettivo ambizioso. "Noi abbiamo il compito di portare all'attenzione del governo e delle istituzioni le complesse e delicate particolarità del mondo dei locali storici - sottolinea il presidente Alessandro Cavo - Occorre evidenziare come dietro a luoghi di pregio e fascino ineguagliabile sussistano problemi e criticità che altrove non esistono. Primo tra tutti il dovere degli imprenditori di manutenere un patrimonio materiale architettonico e di arredo prezioso, sovente vincolato dalle Soprintendenze, con tutto quello che questo comporta". "La costituzione de l'associazione Gli Storici nel contesto di Fipe - conclude Stoppani - è emblematico della vera e propria funzione culturale che il nostro settore esercita in un Paese come l'Italia. Dai pubblici esercizi, luoghi di incontro di poeti, politici, rivoluzionari e artisti è passata infatti tanta storia materiale d'Italia, ma non solo: bar e ristoranti incorporano il valore e i valori di una componente fondamentale della nostra cultura, dello stile di vita italiano e della nostra immagine all'estero, quella enogastronomica".

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