Metsola: "Siamo all'alba di una nuova era europea"

Metsola: "Siamo all'alba di una nuova era europea"

Lettera della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, al presidente Sangalli in occasione del Forum internazionale di Villa Miani.

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17 aprile 2024

Pubblichiamo di seguito la lettera della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, al presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli:

"Caro Presidente Sangalli,

la prego portare il mio saluto a tutti coloro che si sono riuniti così numerosi per queste due giornate. A lei Presidente, va un ringraziamento speciale per essere da quasi vent’anni un riferimento importante per la più grande rappresentanza d'impresa d’Italia. Questi anni non sono stati facili, il momento che viviamo non è facile. Ma a Malta abbiamo un detto: 'l'acciaio più forte si forgia nel fuoco più caldo'.

Ci siamo trovati di fronte a scelte impossibili, durante una pandemia, una guerra nel nostro continente, una transizione energetica, l'inflazione e la guerra informatica. Il tutto nel contesto di una rivoluzione digitale in corso, sfide climatiche e migratorie, disastri naturali e cambiamenti geopolitici in atto sulla scena mondiale. Ma siamo rimasti saldi. E siamo stati in grado di prendere decisioni difficili e far coincidere la retorica con l'azione. E soprattutto siamo rimasti fedeli ai nostri valori e ai nostri principi. Ecco perché l'Europa ne è uscita rafforzata. Quando parliamo delle principali conquiste dell'Unione europea, dobbiamo riconoscere quanta strada abbiamo fatto. E non dobbiamo commettere l'errore di pensare che sia una cosa nata per caso.

Tutto è nato grazie a persone che si sono sacrificate, a persone che hanno creduto. L'Unione europea non è perfetta. C'è ancora molto da fare e molto da realizzare. Dobbiamo riformare i nostri processi decisionali che a volte sono scoraggianti pure per me. La mia risposta non è distruggere, bensì costruire. Costruire meglio. Dobbiamo diventare più bravi a spiegare le nostre decisioni politiche, ascoltando di più le nostre imprese, di più tutti coloro per i quali la promessa dell'Europa sembra ancora troppo lontana. Insieme ai miei colleghi e colleghe del Parlamento europeo, abbiamo lavorato per avvicinare l'Europa ai suoi cittadini, cercando di realizzare leggi efficaci che aiutino le persone.

Al culmine della pandemia - che ha colpito duramente anche l’Italia- abbiamo sostenuto i lavoratori e le imprese e ci siamo uniti come mai prima d'ora per concordare uno strumento di ripresa e resilienza da 723 miliardi di euro, che ha aiutato le economie nazionali a riprendersi. Le nostre nuove leggi sul digitale sono fondamentali e garantiranno modernizzazione ed efficienza anche per stimolare la nostra crescita economica, rafforzare la competitività dell'Unione e la nostra autonomia e libertà. Abbiamo dato il primo quadro normativo di valenza mondiale per l’intelligenza artificiale.

L'Unione europea è stata l'attore globale più influente nel portare avanti l'agenda internazionale sulla decarbonizzazione e la lotta al cambiamento climatico. Ma dobbiamo stare attenti a non andare troppo lontano, troppo in fretta. Ogni anno che passa in cui non abbiamo le infrastrutture giuste per sostenere la transizione verde, i nostri imprenditori, che sono la nostra forza, si sentiranno sempre più esclusi. C'è una linea invisibile oltre la quale non si può spingere la gente. I cittadini per avere fiducia nel progetto europeo, devono avere accesso a strumenti che consentano loro di compiere il cambiamento e devono poterselo permettere.

Ecco perché dobbiamo diventare più capaci di ammortizzare l'impatto economico e sociale di queste decisioni. Dobbiamo essere onesti con noi stessi su dove avremmo potuto fare meglio. E dobbiamo avere le risposte riuscendo a dimostrare, con sicurezza e senza vergogna, che siamo in grado di fornire le condizioni giuste per rendere la vita delle persone più facile e più sicura. Dobbiamo contrastare il facile cinismo che si è insinuato nel discorso politico di troppi. discutendo delle preoccupazioni reali. Come mantenere la competitività europea in un contesto globale polarizzato, come stimolare l'innovazione nel settore manifatturiero europeo in contesto di relazioni economiche minate da tensioni globali, come salvaguardare la nostra sicurezza energetica. Dobbiamo rimanere su un percorso stabile per una crescita sostenibile e a lungo termine. Ma l'introduzione della sostenibilità nel nostro modello economico deve far parte di una strategia più ampia che comprenda tutti i settori, deve fornire incentivi e reti di sicurezza reali e, soprattutto, deve funzionare per le persone.

Quando il 24 febbraio 2022 il mondo è cambiato, abbiamo capito che i carri armati del Cremlino minacciavano non solo l'Ucraina, ma tutto ciò che vogliamo proteggere. L'Europa ha risposto. E L’Italia ha avuto un ruolo importante nella nostra azione comune. L'Europa spingerà sempre per la pace. Ma sappiamo che una pace senza dignità, senza responsabilità e senza giustizia non è una vera pace.

Un'Europa forte ha un ruolo da svolgere anche in Medio Oriente. Continuiamo ad adoperarci per ridurre l’escalation degli ultimi giorni e impedire che la situazione degeneri e si debbano contare altre vittime innocenti. Anche la situazione nel Mar Rosso è preoccupante. Dobbiamo proteggere questo corridoio marittimo altamente strategico. E serve un coordinamento a livello europeo per diminuire un impatto sulle nostre economie. Il nostro progetto di pace dipende dalla nostra capacità di essere sicuri e autonomi.

Quindi per proteggere la nostra sicurezza collettiva, dobbiamo anche agire per costruire un nuovo quadro di sicurezza dell'Ue. In questo nuovo contesto geostrategico, l’allargamento rimane una priorità. Un'Unione europea allargata, basata su obiettivi, criteri e meriti chiari, sarà sempre il nostro migliore investimento in termini di pace, sicurezza, stabilità e prosperità. Siamo all'alba di una nuova era europea. Dove l’Europa può essere protagonista, creando lavoro con più investimenti, e contribuire alla stabilità e alla pace, con una vera politica estera e di sicurezza, difendendo gli interessi europei nel mondo globale. Mancano poco più di cinquanta giorni alle elezioni europee. Mai come oggi abbiamo di un’Italia forte in Europa, e forte deve essere la vostra voce il prossimo 8 e 9 giugno".

Roberta Metsola

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